MARINAIO
DI TORRE DEL GRECO ARRESTATO SULLA NAVE
L’uomo, seguito da tempo dai carabinieri, è stato stanato
nel porto di Civitavecchia: furto, rapina, estorsione e
spaccio di stupefacenti le accuse nei suoi
riguardi.Ufficialmente era un marinaio efficiente e in gamba,
imbarcato su una nave passeggeri che viaggiava abitualmente
tra il Lazio e la Sardegna, dal porto di Civitavecchia alla
regione autonoma attraversando il Mar Tirreno. Ma Giuseppe
Panariello, marinaio di Torre del Greco, era ricercato per
furto, rapina, estorsione e spaccio di stupefacenti.Da qualche
mese di lui si erano perse le tracce, perciò i carabinieri
del Servizio navale torrese agli ordini del luogotenente
Amitrano, coordinati dal capitano Buonomo, si erano messi
sulle sue tracce cercando di seguirne gli spostamenti. Sulla
testa di Panariello, infatti, pendeva un provvedimento di
carcerazione emesso dalla procura generale della Repubblica di
Napoli per sentenza definitiva con cumulo di pene.Così quando
l’attività investigativa dei militari ha ottenuto un
riscontro al porto di Civitavecchia dai carabinieri della
stazione locale diretti dal luogotenente Olivetta
nell’ambito dei controlli di polizia previsti per la cattura
di latitanti, ricercati e sorvegliati speciali, la latitanza
di Panariello ha avuto le ore contate. Il primo maggio gli
uomini della compagnia di Torre sono arrivati a Civitavecchia
e saliti a bordo della nave traghetto di una compagnia di
navigazione straniera dove il marinaio lavorava, regolarmente
imbarcato con la qualifica di «piccolo di camera», hanno
fatto scattare le manette ai polsi dell’uomo.D’altra parte
per poter procedere all’arresto, i carabinieri del mare
hanno dovuto impartire al comandante della nave un preciso
ordine di sbarco del marittimo, peraltro molto stimato a bordo
per le ottime qualità professionali. Alla richiesta dei
militari il comandante, piuttosto sorpreso dal provvedimento
pendente su uno dei membri del suo equipaggio, non ha potuto
far altro che acconsentire.Così, dopo le formalità di rito
eseguite presso il comando del porto lazale, Panariello è
stato trasferito direttamente nel carcere di Civitavecchia
dove dovrà scontare una pena di oltre cinque anni di
reclusione.
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