A
volte mi soffermo a pensare quante cose mi sono
rimaste al mondo per cui vale veramente la pena di
vivere e prima fra tutte mi viene in mente il suo
volto, mi appare come un angelo che mi tende le mani e
mi dice di poter contare sempre su di lei: è mia
madre!
Quando non sei in te e ti chiudi nei tuoi pensieri,
non vedi quello che ti circonda, questo mi succedeva
anche nei confronti di mia madre all’inizio della
mia malattia. Assumevo dei farmaci che facevano di me
un robot, la mia vita era un comando che partiva dagli
altri e la mia mente era offuscata, riuscivo solo a
pensare ai miei problemi. |
Ora mi sento più lucida e
capisco meglio i sacrifici che lei ha fatto per me per
capirmi ed aiutarmi, mi è sempre stata vicino, senza
lasciarmi un attimo: sono per lei il centro della sua
vita. E anche quando credevo che non mi capisse, in
realtà era sempre lì ad ascoltarmi e a venirmi
sempre incontro e combattere insieme. Pensare a mia
madre mi da un senso di sollievo e di dolore.
Di sollievo perché so che lei è la mia più grande
amica, sa tutto di me, è come uno scrigno che
nasconde i miei segreti, è una spalla su cui piangere
e uno specchio su cui si riflettono i miei sorrisi. |
E’ la medicina migliore per superare le crisi, perché
con la sua mano mi trasmette la forza di sperare che
un giorno starò meglio.
Di dolore perché penso di averla delusa come figlia.
Di tanti progetti che avevo in mente avrei voluto
realizzarne almeno uno, non solo per me, ma
soprattutto per lei, per darle una soddisfazione e
l’illusione di una figlia normalmente integrata in
società, con una vita da costruire. Invece quante
volte l’ho vista consumarsi di pianto…, anche se
fa di tutto per non lasciar vedere le sue sofferenze,
io so di esserne la causa.
A volte avrei preferito non nascere pur
di evitarle tutto ciò. Sento di averla legata a me
per sempre, non solo per una questione di amore, ma
anche perché si ritiene la più responsabile per la
mia incolumità; sento di costringerla ad essere la
mia ombra, a causa mia non vive liberamente la sua
vita, ma la organizza in base alle mie esigenze e,
anche se so che lo fa perché mi ama, io ne soffro.
Mamma perdonami se non sono più l’Enrica di una
volta ma ricorda sempre che il tuo amore è il mio
mondo: grazie di esistere! |