Anno III
Novembre dicembre 2003
n. 11-12

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LO SPORT
Intervista al mister Massaro

Allenatore della “Gaudianum Torrese” ex “Turris”,  squadra di calcio professionistica di Torre del Greco (Na), militante nel campionato di Eccellenza.

                                                                            di Falanga Sabatino

 
   
“Mister Massaro, allenatore
     della Gaudianum Torrese”

La violenza negli stadi purtrop- po è una realtà persistente: quale rimedio proporrebbe per stempe- rare l’aggressività di alcuni tifosi?

La violenza è da allontanare in tutti i settori compreso lo sport. I tifosi violenti con il loro comportamento penalizzano anche la squadra.

Se si portassero le famiglie, mogli e figli allo stadio sarebbe ottimale per la Turris?

Non solo per la “Turris”, ma anche per molte altre squadre sarebbe una grande vittoria. Purtroppo gli stadi sono carenti di strutture e di sicurezza, a differenza di altri stadi dell’Europa e degli Stati Uniti d’America.

Che cosa si augura per il futuro?

Un mondo socialmente migliore.

                         Falanga Sabatino

Mister ci racconti come è nata la sua passione per il calcio e i successi ottenuti

La passione per il calcio mi è nata da piccolo, chiaramente, e si è sviluppata nell’adolescenza. I successi ottenuti sono tanti, ho giocato per molto tempo al calcio. A 18 anni ero già un professionista, ho giocato in C1 e nel lontano 1984 anche nella “Turris”. Ho un passato sportivo abbastanza ricco.

Quale è stata la squadra sportiva che più l’ha impegnata e quale quella che ne ha un migliore ricordo?

Come giocatore la “Casertana” in particolare, ma tutte le squadre in cui ho giocato mi sono rimaste nel cuore, compresa la “Turris”.

Nel nostro girone qual è la squadra più seguita dai tifosi?

Penso sia la “Turris”, senza dubbio

Quale settore della Gaudianum migliorerebbe?

Gli ultimi arrivati hanno portato un contributo molto importante in attacco e considero la squadra competitiva in tutti i settori, forse manca qualche giocatore d’esperienza che non abbiamo e che può fare da chioccia in una squadra giovane come la nostra.

Se dovesse qualificare con un aggettivo i suoi giocatori come li definirebbe?

Penso che sia la “sfrontatezza” con cui affrontano le gare e questo può essere un vanto come un difetto
Fa qualche rituale scaramantico prima della partita o ha dei portafortuna?

Da giocatore ero più scaramantico; da cristiano e da cattolico penso che per la nostra fede non esiste la scaramanzia
Nel nostro campionato qual è la squadra che più ci può dare difficoltà?

In questo momento la squadra che potrebbe darci più difficoltà è la “Acerra”, sta andando bene ed è la nostra diretta concorrente.
Il suo è un allenamento duro: i giocatori danno il massimo perché la temano o l’amano?

Questo bisognerebbe chiederlo a loro. Che sia un allenamento duro non lo so, ma lo faccio fare ai ragazzi con molto scrupolo e attenzione, credo che anche allenarsi sia una passione, quindi credo che più di temermi mi amino.

Qual è il suo pronostico di fine campionato?

Mi auguro di vincere il campionato con la “Gaudianum”, ovviamente.

Un Calcio
Insieme

Un convegno dibattito sul Calcio e riabilitazione psichiatrica in Campania e presentazione del libro:”Un Calcio Insieme”

di Mangiafuoco

Copertina del libro
"Un Calcio Insieme"

sinteticamente la storia della manifestazione, soprattutto per quel che riguarda le interazioni fra operatori ed utenti e fra gli utenti  stessi. Successivamente Antonio Turco, presidente dell’ A.I.C.S., l’associazione che ha gestito la parte organizzativa di <<Calcio Insieme>>, ha illustrato il rapporto, sicuramente gratificante, fra l’associazione e gli utenti psichiatrici, in un quadro di crescita reciproca.
Fra gli altri interventi, dei quali in questa sede è possibile ricordarne solo alcuni, spicca quello del prof. Walter Di Munzio, presidente della fondazione Ce.R.P.S. di Nocera, il quale ha espresso la sua soddisfazione per l’iniziativa, dicendo anche che queste occasioni, in una scienza necessariamente empirica come è la psichiatria, spingono a rimboccarsi le maniche e “a fare”; e quello di Paolo, un utente che ha contribuito al libro, che ha portato la sua singolare e toccante esperienza personale.
Appuntamento, per tutti, sui campi di gioco e sugli organi di informazione: una manifestazione così, che si avvia proprio in questi giorni all’undicesima edizione, non può finire, e non può e non deve passare inosservata.

 Spettatori un po’ stralunati ma partecipi ed attenti, relatori dall’aspetto vagamente eccentrico a Palazzo Serra di Cassano a Napoli venerdì 28 novembre scorso. E’ la presentazione del libro <<Un Calcio Insieme>> di Luciano Evangelista e del nostro direttore Maurilio Tavormina. La pubblicazione ripercorre, illustra e celebra le dieci edizioni annuale <<Calcio Insieme>>, torneo amatoriale di calcio a cinque per utenti ed operatori dei Centri di Salute Mentale di svariate Asl della Regione.
Introdotti da Luciano Evangelista si sono succeduti al tavolo degli oratori

numerose personalità della riabilitazione psichiatrica in Campania. Dopo il saluto inaugurale di Raffaele Tecce, assessore alle politiche sociali del Comune di Napoli, che ha impegnato se stesso e l’amministrazione di cui fa parte al reperimento di spazi fruibili per l’iniziativa, il dr. Tavormina ha esordito, ripercorrendo brevemente il momento genetico del volume, narrando come esso sia nato con un processo “a cascata”, cumulando attorno all’idea di base i suggerimenti di altri operatori ed  alcuni utenti.
Successivamente Ciro Pica, presidente dell’associazione "Calcio Insieme", ha ripercorso