Anno III
Novembre dicembre 2003
n. 11-12

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NEMICI MIEI CARISSIMI

A colloquio con Antonio Civitillo
di Giuseppe  Della Monica

Direttore editoriale di Ephemerides, periodico a distribuzione gratuita, in cartaceo con 4000 copie e on line: www.ephemerides.it, e-mail: redazione@ephemerides.it, tel/fax 081.881.56.95, in Torre del Greco (Na), edito da: Octava Srl, sito internet www.octava.it

 “Il giornale nasce nel 2000, è iscritto al tribunale di Torre Annunziata come agenzia multimediale, ed il caso anomalo è che nasce prima sul web, poi va anche in stampa. In effetti abbiamo fatto in modo che facesse prima pubblicità ai nostri servizi informatici. Infatti EPHEMERIDES edito da <<Octava srl>> Che si occupa di siti web, abbiamo in concessione un programma di contabilità e facciamo formazione in campo informatico.”
Antonio Civitillo, direttore editoriale di EPHEMERIDES mi guarda serio da dietro i suoi occhiali. Per il suo dinamismo può essere considerato una sicura promessa dell’imprenditoria cittadina. Ho dovuto penare un po’ per fissare l’intervista, e non c’è verso di ottenere una sua foto: detesta “apparire”, e non gli si possono dare tutti i torti.

Cosa vuol dire il nome della testata, <<Ephemerides>>?

“Volevamo un nome diverso dai soliti, e che restasse impresso. Abbiamo fatto un po’ di ricerche ed è venuto fuori <<Ephemerides>>. E’ di origini greche, ed in latino vuol dire <<La notizia del giorno>>”.

Ci vuole pure un po’ di coraggio e di passione, per fondare un giornale…

“Anche e soprattutto per la tipologia del giornale. Già è stato un atto di audacia farlo a colori. Quanto poi alla linea editoriale, è completamente diversa: diamo spazio a voci cosiddette <<minori>> e trattiamo argomenti monotematici. Ad esempio recentemente abbiamo trattato del servizio civile e della mancata pubblicità del relativo bando di concorso. Per il resto ci occupiamo di eventi, cultura e sport minori”.

E che tipo di messaggio, in generale, cercate di veicolare?

 “Abbiamo il culto dell’obiettività. Anche se parliamo di politica, cerchiamo di essere apolitici. L’importante è che - anche se qualcuno di noi ha qualche forma di appartenenza politica – i dirigenti politici dell’area in cui il giornale viene distribuito si sentano spronati ad operare al meglio. Inoltre cerchiamo di dare l’informazione che gli altri non danno, anche se sappiamo che questa strada pagherà solo alla lunga”.

Ecco, a proposito, in che zona viene distribuito il giornale?

“In sostanza viene distribuito

massicciamente nei comuni del Miglio d’Oro: Torre del Greco, Ercolano, Portici, S. Giorgio a Cremano”.

A che pubblico vi rivolgete?

“Ad una fascia di cultura medio-alta, di qualsiasi età: da coloro a cui piace il teatro, a quelli interessati ad internet oppure ai problemi locali… Con la massima obiettività possibile e l’assoluta coerenza con la nostra linea editoriale, che di volta in volta, del resto cerchiamo di calibrare agli argomenti trattati”.

Perché avete scelto la distribuzione gratuita?

“Provenendo da internet, quella della free-press è stata una scelta consequenziale. Del resto anche la struttura del giornale denuncia le nostre origini telematiche: articoli brevi, nitidi, cerchiamo di dire tutto in poche parole, di dare il massimo di informazioni nella massima concisione. E questo, ripeto, proprio perché proveniamo dalla

realtà online, dove c’è il culto della sintesi.

Cosa sogna e cosa si augura per il suo giornale?

“Il giornale sta avendo una crescita ed un consenso dei lettori esponenziale. Naturalmente ci sono anche quelli che dicono che non scriviamo niente. Ovviamente a questi rispondo che non ci interessa la cronaca spicciola o il pettegolezzo. Preferiamo toccare argomenti diversi dagli altri.

E’ stato naturale, per noi, mantenere questa filosofia anche nel cartaceo. Tuttavia diamo anche molta importanza alla completezza dell’informazione, e, ripeto, all’obiettività, anche perché ci troviamo sempre più spesso  a trattare di argomenti delicati”.
Cosa mi auguro? Che ovviamente il giornale continui ad esistere, a volte vengono momenti davvero duri. Siamo anche un giornale non finanziato da nessuno, istituzioni o potentati locali, andiamo avanti semplicemente grazie ai nostri sforzi…