Una storia
spezzata
di
Ida Balzano
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La
violenza
di Antonio Giordano
La violenza
può essere psichica, psicologica o verbale, comunque è un sopruso
subito. Essa è cosa di tutti i giorni e ci sono milioni di persone,
bambini, vecchi, poveri che soffrono per questa sopraffazione.
Quelle di cui tratta la televisione, soprattutto nei telegiornali
all’ora di pranzo, sono plateali, ma evidentemente c’è un
"sottobosco" di violenze che si perpetuano già nel nucleo
familiare e nella vita quotidiana, come scippi, piccoli furti non
denunciati, che sono la maggioranza delle aggressività patite.

Se
volessimo dare un dato anche più evidente, le denuncie per furto d’auto,
racket, usura, spaccio di stupefacenti, spesso rimangono solo
procedimenti contro ignoti, non avendo neanche giustizia.
Se si operasse con una concertazione d’intenti tali da convincere
gli altri alla non violenza, attraverso i mezzi di comunicazione di
massa, fino alla piccola ed anonima mostra di dipinti, l’uomo
comune non correrebbe dietro facili guadagni, invidie e
prevaricazioni fini a se stesse, si potrebbe vivere molto meglio
valorizzando più "l’essere" che "l’avere".
Ho
gettato
laspugna
di Lucio
Bonelli
Nella box quando il secondo getta la spugna per
evitare al suo pugile di subire guai ancora più seri, allora è per
salvargli quello che resta della sua stima, ma al momento, questo,
il pugile lo sente come una batosta che fa ancora più male di un
pugno al mento. Ed anch’io mi sono reso conto che sulla quarantina
bisogna gettare la spugna della mania di grandezza di non
accontentarsi mai.
Anch’io ho capito, a caro prezzo, che solo così si può
guadagnare una misura di vita a "grandezza naturale" per
così dire, cioè avere stima di se stessi o meglio godere di quello
che si è conquistato.
Dopo ho pianto di gioia perché ho ritrovato l’autostima, la
mitezza e la voglia di vivere in armonia con me stesso e gli altri. |
Un
giorno insieme ad altri amici ci recammo a Nola a rendere omaggio a
Lucio. Sua sorella, durante il lungo viaggio, tra le lacrime e la
rabbia ci parlò di lui: aveva solo 42 anni, ma ne dimostrava di
più, forse a causa della sua malattia. Mangiava poco, fumava molto,
specialmente fino al filtro delle sigarette e quando gliene si
offriva una la rifiutava e preferiva fumare la "cicca".
Purtroppo, quando parlava non aveva un filo logico il suo discorso,
era molto trasandato e spesso era ricoverato.
Era triste vederlo in quello stato confusionale e con una vita piena
di ombre scure. Quando seppi della sua morte piansi per un po’ di
tempo, addolorandomi profondamente.
La sorella ci ricordava che spesso egli affermava che doveva morire
fra tre giorni, quasi come se avesse avuto dei presentimenti
negativi.
Lucio un giorno uscì di casa per una passeggiata, ma come è finito
a Nola solo Dio lo sa. Si presuppone che |
avendo perso la memoria non sia stato
capace di rincasare e con un passaggio in auto si fosse recato in
quel paese. Dopo quattro giorni di ricerche, la sorella guardando in
TV la trasmissione "Chi l’ha visto" riuscì a trovarlo e
fu chiamata per riconoscerne il cadavere.
Lucio era stato investito da un camion!
Quando deponemmo i fiori e la foto sul luogo della disgrazia io e la
sorella ci chiedemmo perché un impiegato comunale aveva dichiarato
che lì c’era una lapide, mentre noi non trovammo neppure una
croce. Ma poi riflettendo pensai che a ben poco poteva servire una
lapide, perché chiunque che fosse passato di lì avrebbe solo
guardato con curiosità il nome.
Credo che se Lucio avesse avuto dei buoni amici, una comunità
terapeutica o una casa famiglia, avrebbe anche sviluppato il suo
talento d’artista, avendo frequentato il liceo artistico.
Penso con la mia fantasia che sia in Paradiso a disegnare e a
dipingere cherubini dalle ali d’oro. |
Matrimoni
e famiglia
di Mimmo Matrone
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N elle
menti, nei fatti ed anche per mezzodelle leggi si stanno
moltiplicando le aggressioni contro il matrimonio e contro la
famiglia. È un’offesa in piena regola.
Il matrimonio? Molti lo considerano come un’istituzione sociale
superata, un attacco alla personalità. La famiglia? È una sede di
conflitti tra generazioni di epoche profondamente diverse. È meglio
la compagnia degli amici!
La corrente di moda è il rigetto dei principi, delle costrizioni e
dell’ordine stabilito; è l’anticonformismo e l’esaltazione
dell’individualismo e del piacere, senza responsabilità, né
obblighi. |
Libertà: questa è la parola d’ordine della
nuova società. Abbasso i vecchi tabù! Ai nostri figli si insegna l’evoluzionismo
e si distrugge, nei loro cuori, la fede nel Creatore, come pure il
rispetto di tutto quello che Egli ha stabilito. Si dà loro un
insegnamento sulla procreazione, ma con la volontà deliberata di
provocare una rivoluzione dei costumi, di rifiutare non solo Dio, ma
perfino l’ultima traccia di morale fondata sul Cristianesimo.
Ma la gente ci dirà: in nome di che cosa vi opponete a questo
cambiamento? In nome di una morale sorpassata? Niente affatto! È in
nome della verità di Dio, che ha rivelato la sua volontà nella
Bibbia, il nostro unico riferimento. |
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