Anno II
Aprile 2002 
n. 4

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L’Ariete  di Felice Gaglione

cosa c’è dietro il "Pesced’Aprile"?
  di Adelaide Tagliaferri

    

Sulle origini degli scherzi del 1° aprile c’è una quasi totale assenza di fonti, solo l’Archivio per la Tradizione Popolare propone qualche nota.
Ne avevano conoscenza le alte e medie sfere, o per meglio dire prima della rivoluzione del Sessanta, o per relazioni con la Francia o per commerciali o marittime con Genova, l’uso è recentissimo tra noi del popolino propriamente detto...
Dobbiamo quindi dire che le moltissime notizie che abbiamo le abbiamo in gran parte dalla lettura dei giornali che per tutti i giorni ci fanno raccapricciare con descrizioni di disastri, di incendi, di assassinii etc., hanno avuto almeno la carità di esilararci una volta l’anno con una burla più o meno spiritosa.
Come è noto il cosiddetto "Pesce d’Aprile" è costituito da uno scherzo che può avere due varianti: a) attaccare un pesce o una sua rappresentazione sulle spalle della vittima senza che questi se ne accorga; b) colpire la vittima con uno scherzo vero e proprio, anche pesante.
Sappiamo che gli scherzi del 1° aprile un tempo consistevano nel colpire qualcuno facendolo correre da una parte all’altra, spesso con incarichi senza alcun senso pratico. Infatti, si dice che "In aprile si fanno correre i matti". In alcune località il primo aprile si mandavano i più creduloni alla ricerca di oggetti impossibili: si mandavano i fanciulli in cerca di una fune per legare il vento, o di un bastone ad una sola estremità, di un pesce senza spine etc.
All’affermazione della figura del pesce qualcuno chiarisce che alcuni fanno derivare l’uso della pesca, che in certi paesi cominciò il 1° aprile, che, infruttuosa dal principio poté dar luogo all’abitudine di cogliere il semplicione offrendo un’esca che a loro sfugge, così come il pesce in aprile sfugge al pescatore. Altri vi scoprono un fatto meramente mitologico, altri videro uno scandaloso significato fallico; altri più delicatamente l’uso di mandare o di offrire alla donna o alla ragazza un pesce con un intendimento erotico; altri ancora un’esalazione dello spirito umano allo scherzo dovuto al ritorno della bella stagione.
Dunque l’ambiguità che circonda le origini del "Pesce d’Aprile" continua a rimanere tale, è un mistero avvolto da suggestioni, allusioni, tradizioni. Mentre l’innocenza dello <<scherzo>> continua simpaticamente in autonomia.

Caratteristiche

Segno di fuoco, cardinale, maschile, positivo, governato da Marte, relativo al concetto dell’inizio perché è il primo dello zodiaco. S’identifica nel risveglio della natura in primavera, nei ghiacci che incominciano a sciogliersi, negli animali che si destano dal lungo letargo invernale, nell’alba che annuncia il nuovo giorno.

L’Ariete vive essenzialmente la dimensione presente, è un entusiasta ed è difficile annoiarsi con lui, perché si comporta come un disco fatto girare a velocità elevata. E’ insieme al Leone tra i più vitali dello zodiaco e ciò è dovuto al fatto che il sole trova nel segno dell’Ariete il suo domicilio d’esaltazione. Essendo però anatomicamente legato alla testa, spesso cade in profonde crisi depressive, che riesce tuttavia a superare bene. Ha un destino generalmente movimentato, perché

trova sempre il modo di essere in fermento. Il suo settore d’appartenenza è il primo, cioè l’ascendente, e rappresenta la prima parte della vita, la personalità. L’Ariete, infatti, si caratterizza già da piccolo nelle attività sportive, che sono quelle a lui più congeniali. Non è un bambino difficile, ma ha bisogno di molto spazio e movimento; non ha problemi relazionali e lega generalmente bene con gli altri della sua età.
Chi ha forti valori marziani nel proprio quadro astrologico è favorito professionalmente per le attività di medico, chirurgo, militare, sportivo, fabbro, meccanico, carrozziere, vigile del fuoco, ed in genere per tutte quelle attività che esigono forte personalità.
Plutone trova in questo segno il suo domicilio base, rendendolo sensibile al sesso e all’occulto.
La parola è la sua arma vincente nella seduzione, infatti, l’Ariete tra gli amici è molto popolare proprio perché ha un’ottima capacità di comunicazione; quando qualcuno gli piace sa come catturare la sua attenzione ponendogli le giuste domande.

          La poesia
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Il Silenzio
del Cuore

di Mariella Fiorini

 

"Hei! Amico", perché non mi senti?
Ti ascolto ma tu non parli
Bé forse io non parlo,
ma da quando ti ascolto sento che
qualcosa dentro di me si dimena.
Ho deciso voglio ascoltarti,
ma siimi amico, altrimenti
potrei trovare il vuoto dentro di me.

1° Concorso di Poesia "Sport Insieme"

Organizzato dal Gruppo Sportivo "Calcio Insieme"

Le poesie, in italiano o in dialetto, massimo due, complete di nome, cognome e numero di telefono dell’autore, dovranno essere spedite, entro il 30 aprile 2002, a Luciano Evangelista per via fax n° 081.5551447 o per via
e-mail: lucianoevangelista@inwind.it.
La partecipazione al concorso è gratuita ed è aperta a tutti gli amanti dello scrivere. Il tema di riferimento è: lo sport. Una giuria valuterà le migliori tre poesie.