Le origini
della città
di Vincenzo Riccio

Chiesa di S. Maria del
Principio, Piazza V. Emanuele - 1903
|
Massimo
Troisi
di Maria Pasqua Di
Donna
Se siete
curiosi come me, allora vi accontento. Innanzitutto vi devo dire
che il caro amico Troisi è stato e lo sarà sempre uno dei miei
attori preferiti; lui in passato mi ha molto divertito ed
entusiasmato con le sue stupende interpretazioni teatrali e
cinematografiche.
Nacque a San Giorgio a Cremano nel 1954, fu attore e regista,
figlio di un ferroviere, e sin da ragazzo si appassionò al
teatro. Iniziò a recitare a quindici anni, mentre ancora
frequentava la scuola. Nel 1969 insieme agli amici Lello Arena ed
Enzo Decaro, fondò un gruppo detto "Il Saraceno", in
seguito rinominato "La Smorfia". La popolarità giunse
nel 1976, dopo alcune partecipazioni a programmi radiofonici e
grazie a fortunate trasmissioni televisive.
Nel 1980 Troisi diresse il suo primo film, "Ricomincio da
tre", nel quale, come avrebbe fatto in futuro, si presentava
anche in veste di attore. Tra i suoi film si ricordano
"Scusate il ritardo" (1982), "Non ci resta che
piangere" (1984), insieme a Roberto Benigni, "Le vie del
Signore sono infinite" (1987), "Pensavo fosse amore
invece era un calesse" (1991), ed infine "Il
Postino" (1994, tratto da un romanzo di Antonio Karmeta),
girato in collaborazione con Michael Radford e terminato pochi
giorni prima della morte del povero e sfortunato Troisi, stroncato
da un infarto durante una notte, non ancora quarantenne.
Ricordo ancora vivamente la sua genuina capacità comunicativa:
riusciva a farci ridere in un modo diverso ed originale. La figura
dell’uomo comune, timido, impacciato e goffo era messa
comicamente in luce per sdrammatizzarne l’incapacità
competitiva ed esaltare i sentimenti semplici e genuini.
Dietro la maschera del comico si celavano l’animo sensibile di
un grande artista ed una profonda e sofferta umanità .
Se siete curiosi
come me, allora vi accontento. Innanzitutto vi devo dire che il
caro amico Troisi è stato e lo sarà sempre uno dei miei attori
preferiti; lui in passato mi ha molto divertito ed entusiasmato
con le sue stupende interpretazioni teatrali e cinematografiche.
Nacque a San Giorgio a Cremano nel 1954, fu attore e regista,
figlio di un ferroviere, e sin da ragazzo si appassionò al
teatro. Iniziò a recitare a quindici anni, mentre ancora
frequentava la scuola. Nel 1969 insieme agli amici Lello Arena ed
Enzo Decaro, fondò un gruppo detto "Il Saraceno", in
seguito rinominato "La Smorfia". La popolarità giunse
nel 1976, dopo alcune partecipazioni a programmi radiofonici e
grazie a fortunate trasmissioni televisive.
Nel 1980 Troisi diresse il suo primo film, "Ricomincio da
tre", nel quale, come avrebbe fatto in futuro, si presentava
anche in veste di attore. Tra i suoi film si ricordano
"Scusate il ritardo" (1982), "Non ci resta che
piangere" (1984), insieme a Roberto Benigni, "Le vie del
Signore sono infinite" (1987), "Pensavo fosse amore
invece era un calesse" (1991), ed infine "Il
Postino" (1994, tratto da un romanzo di Antonio Karmeta),
girato in collaborazione con Michael Radford e terminato pochi
giorni prima della morte del povero e sfortunato Troisi, stroncato
da un infarto durante una notte, non ancora quarantenne.
Ricordo ancora vivamente la sua genuina capacità comunicativa:
riusciva a farci ridere in un modo diverso ed originale. La figura
dell’uomo comune, timido, impacciato e goffo era messa
comicamente in luce per sdrammatizzarne l’incapacità
competitiva ed esaltare i sentimenti semplici e genuini.
Dietro la maschera del comico si celavano l’animo sensibile di
un grande artista ed una profonda e sofferta umanit

Disegno di Adelaide Tagliaferro "Il Postino", l’ultimo
capolavoro del compianto Troisi |
Scopriamo
un po’ la storia di San Giorgio a Cremano. Il suo nome risale
all’anno 993 d.C., data di una delle eruzioni del Vesuvio; si
racconta che i fedeli dei villaggi alle falde del vulcano,
pregarono San Giorgio affinché li proteggesse dalla lava.
Gli abitanti, scampato il pericolo, edificarono una piccola chiesa
in onore del santo ed il luogo prese il nome di S. Georgii ad
Crematum, vale a dire S. Giorgio sul Cremato. Sulle origini di S.
Giorgio a Cremano restano ancora molti punti oscuri dovuti alla
distruzione di documenti nell’eruzione del Vesuvio del 1631.
Nel 1645, i Sangiorgiesi,
furono succubi del dominio brutale di Antonio Caracciolo, poi essi
si |
ribellarono
e in seguito il popolo si riscattò ottenendo maggiori
concessioni. I Sangiorgiesi furono di nuovo in allarme per le
eruzioni del Vesuvio negli anni 1701-1767, mentre Napoli diveniva
dominio spagnolo.
S. Giorgio a Cremano, divenne anche luogo turistico per i nobili
ed aristocratici e in questo periodo, il popolo godé di simpatia
e benessere da parte della monarchia.
Nel 1799 San Giorgio divenne Repubblica paesana e dette un attivo
contributo di uomini e d’idee ai moti del1820. Dopo l’Unità d’Italia,
il paese ebbe un periodo di decadenza, pur restando un ricercato
ed apprezzato luogo di villeggiatura. |
Il vecchio
e il nuovo
La
Chiesa di Santa Maria del Principio, in piazza V. Emanuele, fu
aperta ai fedeli nel 1570, era la parrocchia di tutti i
sangiorgesi dell’epoca, sia di quelli del casale di S. Aniello,
sia di quelli di S. Giorgio. Fu chiamata così, in onore alla
Madonna, per non privilegiare uno dei due santi locali e
dispiacere ai fedeli paesani. Fu distrutta parzialmente durante l’eruzione
del Vesuvio nel 1631 e ricostruita nel 1680. Versa in attuale
profondo degrado ed abbandono e necessita di efficaci lavori di
restauro.

Piazza Europa, con al centro
la scultura di Renato Barisani
Piazza Europa,
simbolo della rinascita e della riqualificazione urbana, è la
dimostrazione concreta della volontà dell’amministrazione di
rilanciare un territorio periferico e di restituire serenità agli
abitanti dopo la tragica morte del sedicenne ucciso nello scorso
agosto. La scelta del nome è stata dei cittadini con un sondaggio
proposto dall’amministrazione. La futurista ed armonica scultura
posta al centro della piazza è opera del maestro partenopeo
Renato Barisani. |
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