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Ngigno


- 17 – L’ingegno.

Due varre robuste
 di legno fatto a croce
cinque metri di lunghezza
e grappoli di retazze pendenti,
coscioni e purgatorio,
e piombo al centro
a zavorra
per l’affondamento
e la squisita abilità del poppiere,
la gomena scorrente al tatto sul ginocchio
a seguire gli occulti movimenti
dello ‘ngigno immerso,
è quanto impose dei torresi
il primato nella pesca del corallo.
Pietro s’industria con soddisfazione
a concepire un meccanismo
a prestar sollievo e forza
a chi deve lavorare
con l’ordegno.



Ngigno



La pesca fu pingue
nell’anno trenta dell’ottocento
ma il prezzo fatto da usurai crollò
più del quarantapercento
e si dovette pignorare
e la somma fu rosa
dagli interessi.

 

Ngigno

 

 

- 18 – Per non restare oziosi.

Nel tempo fresco d’autunno,
com’è usanza, da corallari
a pescatori pisciavinnoli
per non restare oziosi,
s’uniscono due gozzi
a strascinar la rete
sulle vicine coste
tra Cuma e Procida.
Di pesci
 si praticò la pesca
ma senza convenienza
e si dismise l’uso
e gli ordigni
rimasero inoperosi
con perdita del capitale.


Pescatori

Si parte allora alla raccolta
di legna buona da fuoco
in spiaggia di Salerno
stracquata dal mare
venduta in parte
a scomputo delle spese
e per l’utile della famiglia
all'uso proprio d’inverno.

A maggio
 si caricano pomodori
dalle parule nostrali,
sessanta cantaj,
e lusingati
dal favore di vento
si volle vendere a Genova.
Cinquanta lire la gabella pretesa,
né in Roma né a Livorno si usava tanto,
e per l’assenza di mercanti all’ingrosso,
per condursi nelle piazze delle erbe
senza aiuto di facchini scaricatori,
fu necessità comprare le sporte
per smaltire alla minuta.
Ma i camalli del porto
imposero prepotenti
la loro spettanza
due franchi ogni collo.
L’ammirazione fu grande
per le fresche rosse tomate
ma l’acquisto era ignorato a peso
e limitato ad uno o quattro frutti
e finalmente si svendette
a un locale rigattiere
pagando anche una tassa
a barattare la resa modesta
in comoda moneta
 nostrale.

Per non tornare a vuoto si volle
caricare pignoli e legname grasso
verso le Maremme di Toscana
Castiglione e Santo Stefano
ma vana risultò la ricerca
e vuoti si fece ritorno.

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