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– 16 – L’avventura di Marsiglia.

Finita la stagione
sulle coste di Alghero
è Pietro desideroso di rivedere
la giovane novella moglie
e consolare la madre
assieme ai fratelli
per la dipartita del padre
nel santo giorno della Pasqua
dell’anno milleottocentoventisei,
ma non può tornare alla Torre.
Dallo zio padrone del gozzo
per la vendita del pescato
è inviato a Livorno.


Corallina

I prezzi scannati
degli ebrei di Livorno
convincono Pietro e un amico
a portarsi a Marsiglia per la vendita
profittando del passaggio del Vapore.
Quattro volte
 la corsa si interrompe,
non ancora affidabili i congegni,
e nel porto di Villafranca
in terra di Francia
la nave tocca scoglio
per l’audace presunzione
e l’inespertezza del comandante.
Con l’aiuto provetto di Pietro
e col riflusso di marea
è libera alla fine.

Si sbarca a Marsiglia
e l’autunno volge alla fine
e prontamente fatta la vendita,
il ritorno su un brigantino di Sorrento
navigando per quattordici giorni
con difficoltà di mare
per essere a casa
per Natale.


Panorama



   
La prima nave a Vapore

1918. La prima nave a vapore.

Da Napoli diretto a Marsiglia
primo bastimento a vapore
fumante solca le acque
del Mediterraneo
con ruote a remi,
lo scafo napoletano
costato seimila ducati
con la perizia di artigiani
nel cantiere di mastro Filosa
sulla spiaggia di San Giovanni
con 16 camerini per gli ospiti di prima
e ampio camerone di 50 posti letto
per chi qualcosa può spendere
e anche più di 200 individui
a stare sopra la coperta.
E si possono caricare
incirca tonnellate
60 di mercanzia.



Il Forte Vigliena a San Giovanni

Il Ferdinando I
bastimento a vapore
detto a Napoli ‘o serpentone
quella specie di drago marino
perché sbuffante fumo e fiamme
dalle bocche delle caldaie a carbone,
ha una portata di 260 tonnellate,
è lungo 126 piedi e largo 28.
Da Napoli a Livorno52 ore,
e 22 da Livorno a Genova
l’inaugurale viaggio
si compie.


Castelnuovo

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