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Corallina
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19 – Da marinai a venditori.
Giunti alla Torre
nel mese d’agosto dell’32
si pensò al commercio di limoni
richiesti a Genova e Livorno,
e solo in parte si poté fare
carico pieno a Sorrento
per l’esoso aumento
da quattro prima
a sei ducati chiesti
per soli mille limoni.
A completare il carico
va Pietro all’isola d’Ischia
e presto un gendarme l’arresta
e a nulla valgono le espressioni per lui
di buona condotta dei pescatori del posto
e solo con l’intervento del suocero
e di un paglietta, venuti da Torre,
dopo undici giorni di carcere
è fatto libero Pietro,
ma impedito al commercio
e con una multa di venti ducati.

La Vicaria
Trascorse così
l’estate senza profitto
da nessuna delle speculazioni
non di loro naturale usanza
per necessità tentate.
Come ogni anno
per i marinai di Torre
a novembre si arma barca
per la pesca di pesci a Salerno
fino ai giorni delle feste di Natale.
Ma il tempo si fece disagevole
e venduto il pescato al prezzo
di ducati otto al cantajo,
e pagato il nolo
e rimpiazzati
gli ordegni perduti
neanche da questa attività
si rinvenne alcun lucro,
svolta per necessità
e per non restare
oziosi.
Così ci
lasciò scritto
Pietro Loffredo.
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Panorama

Pietro Loffredo.
Il porto di
Torre, oggi.
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20 – Da Giuseppe Loffredo
a Nonna Luigia.
Da Giuseppe
Loffredo, (1600)
nacque Tommaso, (1704-1764)
che sposò Angela Scognamiglio
e nacque Giosuè (1755-1826)
che sposò Maria Rosa Borrelli
e nacque Pietro (1800-1884)
che sposò Angela Rivieccio
e nacque Maria Rosa
che sposò Michele Luise
e nacque Carmela
che sposò Salvatore Maglione
e nacque Luigia
che sposò Giacomo Di Lauro
e nacque Colomba
che sposò Giuseppe Argenziano.
Foto
del 1935
Pag.
23
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