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- 3 - Pirati in Sardegna

Dura vita sul mare
dalla luna nuova di primavera
per mesi e mesi uomini al vuocio
come bestia bendata al pozzo
a strascicare sul fondo
lo ‘ngigno
che violento strappa
e aggrappa l’oro rosso.
Galeotti sul mare
riarsi nella canicola
fino ai libecci autunnali
e alle attese fresche buriane
foriere dell’agognato ritorno,
privi di affetti di famiglia
e comodi di casa. 

Giosuè imbarca
con l’equipaggio
anche i figli in tenera età,
nel destino atavico di giovani
votati al mare per nascita e istinto
e per necessità attratti a seguire
l’orma sull’acqua del padre
privi di altro mestiere.

Con le barche alla pesca
al largo delle coste di Sardegna,
la solitaria e selvaggia piana di Bosa
dove il Temo dà rifugio ai legni
quando venti occidentali
da maestro e libeccio
forzano gli uomini al riposo,
sui ricchi rossi fondali corallini
stabiliti ab antiquo dagli antenati
all’esercizio dell’industria
principe dei torresi.   

Proditorio fu l’assalto di pirati tunisini,
Giosuè è per negozio ad Alghero,
contro inermi e pacifici marinai
dalla crudeltà barbaresca
sopraffatti e vinti.
Barche frodate
e cristiani alla catena
condotti ai porti africani,
e alla durezza della schiavitù.   


Galera

Erano quelli ancora gli anni della guerra
tra Borboni, Inglesi e l’Imperatore,
e appena un lustro era trascorso
dalla inclemente persecuzione
seguita al pietoso tramonto
del sogno Repubblicano
e Leonora è già stata
‘mpesa
e mo abballa
mmiez’ ‘o Mercato,

con l’accorato addio alla vita
«Forsan et haec olim
meminisse juvabit»
e l’idioma napoletano
non ancora ‘nfranzesato
con la lingua di Gioacchino,
quando Giosuè perse il pescato
due barche e il figlio maggiore
non ancora ventenne.

 3. Pirati in Sardegna
E’ l’anno 1804. A Napoli regna Ferdinando IV di Borbone con la moglie Carolina d’Austria. La Repubblica Napoletana, vissuta da gennaio a giugno del 1799, è tramontata per l’intervento di inglesi e delle bande armate, l’esercito di Santa Fede, del cardinale Ruffo. Eleonora Pimentel Fonseca è stata impiccata nella Piazza del Mercato.



Entrata dei Francesi a Napoli



L'Albero della Libertà


Eleonora Pimentel Fonseca

1799, la Repubblica Partenopea.

Breve la stagione
da pluvioso a pratile
nell’ambita indipendenza
della Repubblica Partenopea
negata all’aiuto francese
vilmente soffocata
dalla crudele crociata
del cardinale di santa fede
con l’aiuto delle brigantesche orde
avanzanti tra saccheggi e barbari eccidi
di mostri Mammoni e Fraddiavoli
fatti generali e colonnelli
e duca per gratitudine
dall’amica Carolina,
riconoscente
nella sete di vendetta
per il riconquistato trono. 
 

Il cardinale Ruffo

1799. La Repubblica Partenopea.
Breve riferimento alle vicende sfortunate del primo tentativo di democrazia nel Regno di Napoli.


Michele Pezza detto Fra Diavolo 

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