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Nel
1967 Padre Salvatore Loffredo, missionario dei Sacri Cuori, ripubblicò un
testo prezioso per la storia della marineria di Torre. L’autore era
Pietro Loffredo, figlio di Giosuè, suo antenato in linea diretta,
proprietario e comandante di coralline nell’ottocento. Una copia mi fu
donata con dedica da Padre Salvatore, mio compare di cresima, e cugino di
mia madre, anche lei discendente da Giosuè Loffredo.
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1 - Il mare seccato Radicata alla nera lava un’antica famiglia giù alla marina della Torre dove era mare e la montagna si destò dopo secoli di palese quiete dall’arcano sotterraneo ribollire e il mare dalla Ripa arretrò e nacque un quartiere abbascio a mare. |
1. Il mare seccato. Così fu chiamata la fascia di terra creatasi sotto la Ripa, dove allora era il lido e l’approdo delle barche, con l’eruzione del 12 dicembre 1631. Il mare arretrò per l’enorme quantità di detriti defluiti dalla montagna con il diluvio che seguì l’eruzione. Nacque un nuovo quartiere marinaro, ora che l’antico borgo marinaro del vaglio, intorno alla chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, si era allontanato dal mare.
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![]() Eruzione del 1631 Pag.1 |