Storia torrese dei pupi pag. 6 | ||
Capitolo Terzo IL TEATRO Prima di parlare di teatro a Torre del Greco va
chiarito di quale teatro si vuole parlare, il titolo del capitolo è
generico è abbraccia tutto in vece va diviso in due tipi di teatro
quello fatto d'Attori professionisti venuto anche da fuori e quello
fatto dagli appassionati locali "i così detti dilettanti";
dell'uno e dell'altro dirò qualcosa dando più spazio ai secondi che ci
sarà più gente interessata ha sentir parlare di loro, certamente
saranno i famigliari e qualche conoscente di quelli che non ci sono più
fra noi, è all'ora questa mia ultima fatica può essere considerato un
omaggio alla memoria degli scomparsi e per i viventi si ricorderanno
della gioventù che non li ritorna più, se ne potranno servire come una
testimonianza quando raccontano ai propri figli e ai nipoti le cose
dell'oro passato maggiormente se gli eredi aspirano di rientrare nel
mondo dello spettacolo e potranno dire "vedi ho fatto teatro
anch'io in gioventù" ( non è un suggerimento il mio è solo per
dire qual cosa). Nello stesso capitolo dirò dei locali pubblici e di
quelli privati dove si faceva il teatro, il tutto sarà una specie di
antologia dell'argomento trattato credo che la si può chiamare così
oppure chiamatelo come meglio Vi piace, io vado avanti con il racconto. |
"una promessa va fatta prima di andare avanti" chi legge deve tenere presente ché i giovani dall'ora non erano assai tifosi del calcio come quelli di adesso, quando io era ragazzo pure si giocava il pollone ma erano pochi gli appassionati, tantissimo per il teatro "maschi" non come oggi che ci sono pochi uomini è tante donne aspiranti all'arte del palcoscenico ed è tutto al contrario di prima che si dovevano vestire gli uomini da donna per le parte femminile oppure si chiamavano le Attrice di mestiere da Napoli è pacarle. Incominciamo con i locali pubblici del primo ventenne del secolo; il primo è il più antico teatro comunale era il Garibaldi ubicato nella via omonimo, un altro chiamato "Sbrentore" gestito dai privati stava in Piazza del Popolo (mieze 'a Torre) alle spalle del monumento a Garibaldi, nel locale che fa angola al vico III Giardino del Carmine quando fu chiuso il teatro nel locale fu aperto il "Caffè Italia" con la sala bigliardo, negli ultimi levato il caffè ci misero la vendita di cereali e legumi, ha poco lontano nella stessa piazza cera l'Opera dei pupi e fu chiuso nel 1924, nel 1930 poi l'opera dei pupi fu aperto in via Antonio Luisi. In Piazza Santa Croce c'era il Cinema Savoia dove adesso ce il Bar De Nicola, un altro Cinema era il Vittorio conosciuto come "ò Cinema 'e Don Lione" perché il proprietario si chiamava Leone Mazza era un discendente della famiglia Popoto grande armatori di barche per la pesca del corallo: nel 1928 /29 fu chiuso il Teatro Sbrentore e incominciarono a costruire il Teatro all'aperto di via Gaetano De Bottis col danaro di una società in tre, Ciro Salerno gestore del negozio "Tutto Per Tutti" in via F. Romano, Pietro e Guglielmo Vitiello cognati del prof: Antonio Mennella, (questi li chiamavano i Zucanale), dopo una anno dell'apertura Guglielmo si ritirò cedetto la sua sua parte al suocero del Salerno, Donato maestro di sartoria con bottega in via Piscopia conosciuto come "Ronatiello 'O cusetore"; questo teatro lo visto nascere lo seguito dall'abbattimento degli alberi è tutto il processo di costruzione, dirò i dettagli più avanti. Qualche anno dopo fu distrutto un altro giardino per costruirono il Cinema Teatro JRIS dai figli di Don Leone Mazza: erano questi i teatri a Torre prima del II conflitto mondiale; il Metropolitano, il Corallo e l'Oriente sono stati costruiti dopo guerra ed è storia recente. |