Storia torrese dei pupi pag. 4 | ||
Ha tarda ora ci siamo imbarcato sul tram provinciale chiamato la "Piedi monta" con questo mezzo si arrivò in piazza Carlo terzo nella città di Napoli era già passato la mezzanotte, le luci delle strade erano abbrunate per l'emergenza bellico camminammo pochi passi, di fronte al maestoso palazzo reale cera un grosso portone aperto con poca luce un filo di chiarore ce lo dava un lumicino innanzi all'edicola della Madonna nell'androne del palazzo con quel poca luce abbiamo visto la scritta AL RICOVERO una freccia accanto indicava una lunga scalinata da scendere si fece tutti gli scalini è ci trovammo in un vano ampio sotterraneo dove stava tanta povera gente accampati per paura dai bombardamenti, dormivano per terra con i ragazzini arrotolati nei cenci, ci siamo seduti sul nostro zaino per passare le poche ore della notte, di dormire se ne fece poco di parlare tanto con gli occupanti di quella caverna oppure grotta la si può definire; l'argomenti erano di attualità del momento, del clima che correva all'ora che sò i viveri introvabili pur pacandolo ha caro prezzo "al mercato nero", del comportamento degli occupanti, dei bombardamenti che non finivano mai ed altro ecc. ci fu uno che mi domandò dove ero diretto, glie lo detto è quando ha sentito il nome del paese dove doveva arrivare disse non ci puoi farlo, il perché gli dissi è lui ripresi "ci sono già gli Americani l'anno occupato questa mattina con un conflitto ha fuoco tanto forte che l'abbiamo sentito anche qui a Napoli per arrivarci dovete passare il fronte", il racconto di quest'uomo mi fece reflettere un po ma poi deciso ha proseguire mi feci coraggio di andare pur di passare il fronte come diceva lui. Alle sei di mattino salutai tutti anche l'amico Nicola che andava a Frattamagiore dove era sfollata la famiglia, mi avviai alla stazione della Vesuviano salì su di un trenino che mi portò a Ercolano si fermò siamo scesi tutti per la linea interrotta, ripresi ha camminare a piedi fino a casa: il bombardamento c'era stato il giorno prima a Torre del Greco che distrusse l'ospedale e la Chiesa in corso Vittorio Emanuele con d'anni ingenti morti e feriti, quello che me ne aveva parlato la notte nel ricovero s'aveva confuso non c'era stato l'occupazione del paese fatta dagli Angloamericani ma un bombardamento ha tappeto fatti da gli stessi: all'ora di pranzo del giorno 14 di Settembre del 1943 entrai in casa mia convinto ch'era tutto finito, invece mi sbagliai perché non era finita un bel niente; avevamo gli occupanti in casa e spesso ci venivano piogge di bombe da l'aria senza preavvisi di allarme, cera sempre gente che dormivano nei ricoveri, si lottava per l'accaparramento di genere di prima necessità; i Tedeschi distruggevano ponti binari della ferrovie, ci fu la deportazione per la Germania fui prese anch'io e per fortuna ce la feci ha scappare nello stesso giorno, tanti altri uomini non sono più tornati. Ha Ottobre dello stesso anno arrivarono i liberatori (ho gli occupanti?) presero il comando è amministravano tutta l'aria Meridionale rimanente bloccato sotto Cassino per mesi e mesi, ha Napoli gli Ufficiali Italiano incomincino ha reclutare i Militari sbandati ci andai anch'io mi dettero un foglio di licenza illimitata il atteso del congedo, nella primavera del 1944 mi richiamarono mi mandarono a Taranto presso il Deposito C.R.E.M. (indossai per una seconda volta la divisa) in quel deposito c’era un gruppo che dava spettacoli per le FF, AA, mi aggregai a questi e dopo poco i superiori vista la mia esperienza mi fu affidata la direzione della compagnia, ero esente da ogni servizio militari aveva tanto tempo libero, mi scritturai come attore nella compagnia di Arturo Vedrano, un comico napoletano lavorava fisso nel Teatro del Dopolavoro Arsenale, i suoi spettacoli erano prettamente in vernacoli con commedie sceneggiate e varietà, in questa compagnia ci lavorai un tre mesi fin quanto soggiornò a Taranto e poi si trasferì a Brindisi non lo potuto seguire non era libero di farlo aveva le stellette è continuai allestire spettacoli con i Marinai, eravamo una ventina circa più orchestrali che Attori e cantanti, ha dirigere l'orchestra c'era il Maestro Vittorio Manente (un Sott'Ufficiale di carriera se congedato da Capitano, negli untimi anni dirigeva la banda della Marina, l'ultimo volta che ci siamo visti e stato nel 1990 venne con la tutta Banda a Livorno per il centenario della Accademia Navale, atesso so che pensionato e risiedi a Taranto). Ha Maggio del 1945 mi congedarono e feci ritorno al paese, riprese l’attività che avevo lasciato, d’inverno col Buonandi e d’estate con compagnie girovaghe con recite staccate e feste di piazza. Nel tempo libero mi costruivo le marionette "Pupi" e quando ne raggiunse un numero sufficiente mi avventurai nelle rappresentazioni personali nell’hinterland napoletano. Il mio primo approdo alla città di Livorno lo feci nel 1949, davo spettacoli nei circoli culturali, nell’autunno dello stesso anno mi esibii con un mio spettacolo alla FESTA PROVINCIALE DELL’UNITA’ che fu consumata in piazza Mazzini. L’ultimo spettacolo in quell’anno lo diedi in via delle Sorgenti presso il circolo culturale ancora esistente, fu l’ultimo per il fatto che la città Toscana non mi offriva più di tanto non era sufficiente fare un solo spettacolo alla settimana doveva sostenere la famiglia il soldo mi ci voleva tutti giorni e cosi feci ritorno nella mia terra natale, era il periodo delle prime trasmissioni televisive è fu la crisi totale del settore. Mi arrangiavo con delle compagnie girovaghi che andavano nei piccoli paesi di provincie, ricordo in particolare quella del capocomico direttore “Conte Guerra” oriundo Palermitano, con questa compagnia composta da sette elementi me compreso, ci ritroviamo nel paese di Grisolia in provincia di Cosenza demmo l’ultimo spettacolo prima della separazione totale della compagnia, ritrovatomi ancora una volta senza lavoro rimasi in zona e da buon Napoletano m’arrangiava alla meglio. |
Negli anni sessanta ritornai nella città di Livorno dove avviai un'altra attività artigianale nel settore carte da parati… Arrivati gli anni ottanta ci fu un risveglio nel teatro di animazione è “l’Arte popolare”, erano rivalutate le cose del passato. Un mio amico nel Gennaio del 1984 organizzatore di spettacoli mi convocò e partecipai al “Tempo di Carnevale” programma RAI ha sole voci in sei puntate in quella occasione scrisse IL GIRO DEL MONDO DI PULCINELLA mandato in onda per la regione Campana con la regia di Enzo Clausio. Eseguii un altra registrazione negli studi della RAI di Napoli con i pupi “GLI ULTIMI PULCINELLA” programma di Emma Pierantonio, Claudio Lavazzi e Maria Melosi alcuni pezzi di questa registrazione furono trasmessi su RAIDUE nel programma “BELL’ITALIA LE COSE CHE SCOMPAIOMO”, Portato tutta l’attrezzatura a Napoli rappresentai alcuni spettacoli nelle scuole e per quattro serate nel “TEATRO CENTRO DELLE ARTI” in Torre del Greco. Tornato a Livorno città dove risiedo ho avviato rappresentazioni e mostre ed in particolare elencherò quelle dell’ultimo decennio. Il giorno 6 gennaio del 1988 nel dopolavoro Postelegrafonici è ciò una targa ricordo consegnatami dal presidente del circolo al termine della manifestazione. Il giorno 13 Giugno 1988 è il giorno 6 Gennaio 1996, due spettacoli nel dopolavoro ARCA ENEL in Corso Mazzini ha Livorno: Il giorno 4 settembre INCONTRI 88 - SPETTACOLI NEL BOSCO dei Cappuccini in detto da la Circoscrizione 6 nel Comune di Livorno: Negli Anni 1988 / 89 / 90: FESTA DELL’UNITA’ al parco pubblico di via Torino sempre a Livorno. Negli anni 1988 / 89 / 93: SPETTACOLO D’AUTUNNO tre recite staccate in piazza XX Settembre della stessa città, con il patrocinio detto dalla Cooperativa San Benedetto. Il giorno 2 Ottobre 1990 spettacolo alla FESTA dell’UNITA’ in piazzetta Antignano presso Livorno. Negli anni 1990 / 93 / 96: EFFETTO VENEZIA con tre e quattro serate nel quartiere popolare della Venezia. Il 22 Luglio spettacolo alla FESTA D’ESTATE 1993: nel centro Sociale Forte San Pietro a Livorno. Negli anni 1993 / 94: spettacoli al Centro Sociale Luciano Virgilio in villa Sansone quartiere Ardenza - Livorno. Anno 1993 - INCONTRO CON LA MARIONETTA corso teorico e pratico su la marionetta e il burattino con durata di quattro mesi e saggio finale: in detto da la Commissione Cultura e Attività educative della Circoscrizione 4 del Comune di Livorno. Ha luglio del 1995 ritiro a Castellammare di Stabbia il premio MARIA SIGNORELLI “Una vita per le Teste di Legno” dalla Regione Campana assessorato Istruzione e Cultura. Partecipazione alla “Rassegna Teatro1996” in detto dall'ufficio Cultura del Comune di Livorno nel Teatro Comune Pietro Mascagni di villa Corridi. Il 24 Giugno 1996. Spettacolo in piazza SHANGHAI FRA FANTASIA E REALTA nel quartiere popolare a Livorno Partecipazione in ESTATE RAGAZZI 1996 organizzato da L‘Attività Promozionale Educativo del Comune di Livorno con sei rappresentazione nei parchi pubblici - PARTERRA - Villa FABBRICOTTI - Villa CORRIDI. Per ultimo - CIL Scuola Città in collaborazione con la Provincia di Livorno nella Primavera 1997 nel programma DOLCE APPLAUDIRE 97 ho allestito una “MOSTRA ANIMATA DI MARIONETTE E BURATTINI” presso la Biblioteca dei Ragazzi in villa Fabbricotti a Livorno: nei giorni 14 - 15 - 16 - 17 - 18 Aprile, mattina e pomeriggio davo dimostrazioni teorico e pratiche ai ragazzi delle scuole. Ho detto gli spettacoli con marionette e non quelli con burattini nelle scuole materne.
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