LA TORRE     pag. 16

    N. 10 - 3 marzo 2006             Sta come Torre ferma che non crolla già mai la cima per soffiar dei venti

Turismo d’autore:
I Parchi Letterari

Nel Mezzogiorno d’Italia, in quegli stessi luoghi dove i poeti e scrittori hanno vissuto e tratto ispirazione per l’ambientazione delle loro opere, sono stati recentemente istituiti, come già al Nord, i Parchi Letterari.
L’idea, risalente alla fine degli anni Ottanta, si è sviluppata e ampliata a seguito di una sovvenzione della Commissione Europea e attraverso l’azione del Touring Club Italiano, della Fondazione I. Nievo e del Dipartimento del Turismo presso il Ministero dell’Industria, Commercio e Artigianato.
Con tali parchi viene proposta una nuova fruizione turistica che offre visite guidate, spettacoli teatrali, premi letterari, festivals artistici, inizative editoriali, centri di studio, percorsi culturali, ecc. Sedici questi sono, approvati dal progetto europeo, fra i quali quelli di Nola dedicato a Giordano Bruno (Il candelaio), di Morra (AV) dedicato a Francesco de Sanctis (Un viaggio elettorale, La giovinezza), di Aliano (MT) dedicato a Carlo Levi (Cristo si è fermato ad Eboli) dell’a Barbagia (NU) dedicato a Grazia Deledda (Canne al vento, L’edera, Elias Portolu), di Procida dedicato a Luigi Pirandello (Le novelle), del Vesuvio, uno dei maggiori luoghi del paesaggio e della cultura italiana, dedicato a Plinio il Giovane che descrive la sua ascesa al vulcano in ‘Viaggio in Italia’, a Shelley per l’’Ode a Napoli’, al Gregorovius per ‘Passeggiate per l’Italia’, a Renato Fucini per ‘Napoli a occhio nudo’, a William Hamilton, ambasciatore inglese studioso di vulcanologia, a Giacomo Leopardi che soggiornò, come ben si sa, nella torrese villa dei Ferrigni e ivi compose ‘La ginestra’ e ‘Il tramonto della luna’.
Il territorio del Parco comprende tredici comuni alle pendici del vulcano, cioè Ercolano, Torre del Greco, Boscoreale, Boscotrecase, Trecase, Massa di Somma, Ottaviano, Pollena Trocchia, S. Giuseppe Vesuviano, S. Sebastiano, S. Anastasia, Somma Vesuviana, Terzigno.

                                                 Ciro Di Cristo

TURRIS ALL’ASTA,
SALVIAMOLA

1-2-3 gare coralline:
vittoria, sconfitta, vittoria
.

Dopo la convincente vittoria "scacciacrisi" tra le mura amiche contro il Foggia il grosso sembrava risolto, e invece, la Turris ricrolla fuori casa contro la Juve Stabia battuta per 2 a 0. Una giornata di riposo sembra essere per i corallini la manna piovuta dal cielo, per riordinare idee e schemi di gioco. La squadra al ritorno dalla pausa di campionato batte il Gela con un rigore di Scarpa realizzato al 13 st. L’avevamo lasciata in piena zona play-out, la ritroviamo ora al terz’ultimo posto, a quota 26, in compagnia di S.Anastasia e Cavese, a 2 lunghezze dal Foggia il quale naviga fuori dalla zona calda a 28 punti. La nota più positiva è il distacco dall’ultimo posto, occupato dal Castrovillari con 21 punti, che fortunatamente è salito a 5. Dopo gli altalenanti risultati, non resta che attendere la prossima Domenica (9a giornata di ritorno n.d.r.) che vedrà impegnata la Turris in casa del Sora e schiarirsi le idee sulle effettive possibilità di rimanere in C2.
Intanto notizie sconvolgenti dal fronte societario. I dirigenti pur di trovare acquirenti, hanno posto un’inserzione sul "Corriere Della Sera", sostenendo di non avere più liquidità per sostenere le spese. Ultimo disperato tentativo per evitare il fallimento.
                                             Fabio De Silva

UN VESUVIO
SFRATTATO
A PADOVA

Il 22 marzo 2001, il Vesuvio, per una serata, sfrattato da Napoli, è migrato a Padova, presso il Caffè Letterario Pedrocchi

Proprio così.

Alla presenza di un folto pubblico formato da scrittori, poeti, artisti, qualche giornalista, il Vesuvio presiedeva l’incontro nel corso del quale è stato presentato il movimento artistico-culturale "Arte Sfrattata", la rivista "Soup-soap" a cui fa capo il libro "Le Vesuviane"
Mentre venivano descriti il sentimento che anima il movimento e i suoi capiscuola il Genoino e il Gabbiano, sono stati lettio alcuni brani delle Vesuviane della sua autrice Clelia Sorrentino che di Soup-soap è la direttrice, la quale ha giustamente raccolto consensi ed applausi. Su uno schermo gigante, alle sue spalle, scorrevano le immagini del Vesuvio ritratto dal Porto Borbonico del Granatello di Portici e da varie zone del Vesuvio stesso.
Apprezzato dai presenti il dono di un pezzettino di vulcano e con esso il migliore sentimento vesuviano fatto di spessore culturale, buon gusto, semplicità, gioiosità.
Le pietrelaviche sono state servite in un vassoio quasi fossero cioccolattini, mentre Ulisse intonava con la fisarmonica "funiculì-funiculà" " ‘u surdato ‘nnammurato" " tammurriata nera", trascinando nel motivo persino alcuni passanti al di là delle vetrate del compunto quanto famosio ed antico caffè.
Il Vesuvio, gli Sfrattati, Clelia, le pietre laviche, hanno riproposto Napoli, come commentava uno scrittore padovano presente alla manifestazione, quale centro europeo d’arte e cultura.
La novità del movimento dell’Arte Sfrattata, il reale interesse e i ricercati commenti dei presenti sulle sue aree tematiche: -Dopo il futurismo, dopo il Dadaismo, l’Arte Sfrattata?-, i motivi cantati allunisono quasi fossero inni nazionali, davano la fondata impressione di nuova dimensione internazionale della cultura partenopea.
Clelia Sorrentino, con la sua personalità forte e fine al contempo, con il suo libro e con il sorriso smagliante che sempre le illumina il volto, ha poi messo il sigillo al tutto.
Il Vesuvio voleva rimanere ancora qualche giorno a Padova, ma poi è tornato a casa; il suo posto è a Napoli.

6.3.2001 Ninì -Autore anonimo che viene dal mare.