LA TORRE     pag. 2

  N. 10 - 3 marzo 2006             Sta come Torre ferma che non crolla già mai la cima per soffiar dei venti

DISOCCUPAZIONE:

PEI DIRITTI
DEI MARITTIMI

I sindacalisti che ieri promisero ai lavoratori stagionali l’accesso al turno particolare con 9 mesi l’anno di lavoro ingrassano, oggi seduti nelle nuove e comode poltrone sindacali. I lavoratori, che in cambio delle false promesse si tesserarono a questi sindacati continuano a ‘dimagrire’ perché non riescono a lavorare per più di un mese e mezzo all’anno altrimenti maturerebbero il diritto di legge all’imbarco a tempo indeterminato.
Con i nuovi mezzi veloci (tra l’altro difettosi e che arrecano gravi disagi ai passeggeri ed ai marittimi) CAREMAR e TIRRENIA stanno tagliando gli organici, contribuendo all’aumento della disoccupazione e della precarietà lavorativa.
A questo punto si ‘capisce’:

  1. la rappresaglia del gruppo armatoriale che pretende licenziare illegittamemente i lavoratori che hanno ottenuto il riconoscimento della continuità lavorativa e del contratto a tempo indeterminato con sentenza della Magistratura nei primi 2 gradi di giudizio e sono in attesa del pronunciamento definitivo della Cassazione.

  2. l’accordo di sudditanza sindacale firmato il 27 gennaio 2000 tra CAREMAR e CGIL-CISL-UIL-FEDERMAR ecc. che stabilisce (secondo loro che tra l’altro non lavorano) che i ‘massacranti turni di lavoro di 14/16 ore ininterrotte e per 7 giorni consecutivi’ sarebbero conformi alle norme contrattuali e legislative.

Lo Slai Cobas ritiene prioritario attivare ogni tutela sindacale e giuridica dei diritti dei lavoratori marittimi contro i licenziamenti ed i turni massacranti, a garanzia dell’incolumità dei lavoratori e degli stessi passeggeri in quanto i livelli estremi di stress e stanchezza fisica possono compromettere la sicurezza stessa delle navi. Così facendo si può inoltre rilanciare – con fatti e parole – una seria ed efficace lotta per la tutela e lo sviluppo dell’occupazione.

S.L.A.I.
Cobas CAREMAR-TIRRENIA

Vico Orlando, 13 – Torre del Greco 
telefax 081/8495128.

IL COLLETTORE
DI FOCE SARNO

1°marzo. Al Circolo Nautico, incontro dei soci dell'Università Verde con il funzionario dell'Ufficio tecnico del Comune, perito industriale Lorenzo Vitiello.
Si analizza il progetto di collegamento della rete fognaria cittadina all'impianto di Foce Sarno. Il collettore, lungo ben 6900 metri e con un diametro interno di 2,2 metri, solcherà la città da piazza Luigi Palomba (lungo vico Giardino del Carmine, viale Campania, zona delle serre della Litoranea) fino al Palazzone da dove raggiungerà l'impianto di Foce Sarno. L'opera sarà realizzata in galleria , ad una profondità di 21 metri, e raccoglierà tutte le acque reflue e parte di quelle piovane ( le acque meteoriche rimanenti saranno convogliate al largo mediante condotte sottomarine). Il relativo progetto, di competenza del Commissariato Straordinario di Governo per l'Emergenza Ambientale, redatto dalla SOGESID SpA, per un costo presumibile intorno ai 100 miliardi, è stato già inviato per l'approvazione al Consiglio Superiore dei LL.PP. La sua realizzazione risolverebbe in maniera definitiva il problema dei liquami torresi e, migliorerebbe sensibilmente la qualità delle acque del litorale. E’ risaputo che il depuratore di San Giuseppe alle Paludi, in una zona a ridosso delle abitazioni, non può funzionare a pieno ritmo e al primo acquazzone tutti i liquami si riversano in mare.

‘In difesa della salute’

A seguito di continue lamentele da parte di cittadini e lavoratori della sanità e delle scuole, relative a carenza d’igiene negli ambiti di corsie ospedaliere, di scuole e strade, causata da carenza di organico, da scarsa assistenza ospedaliera e da mancanza di sistemi di sicurezza sia nei nosocomi che nelle strutture scolastiche , lo SLAI COBAS, si è fatto promotore, unitamente ai cittadini e ai lavoratori, della costituzione , in data 5 febbraio, di un comitato cittadino in difesa della salute.
Scopo del detto comitato è coinvolgere l’intera cittadinanza a mobilitarsi, a vigilare affinchè le Istituzioni preposte si adoperino con ogni mezzo, per garantire il diritto alla salute e alla sicurezza negli ospedali, nelle scuole e strutture pubbliche, a tutti e non solo ai benestanti.

Comitato di difesa della salute

Vico Orlando, 13 - Torre del Greco (NA) telefax 081/8495128
Seguono 12 firme.

FFSS AL SUD:
ANDATE & RITORNI DI SERIE C

Treni insicuri e ritardatari. Impennate nei costi ma non in puntualità e servizi, fra scioperi e sommosse, disoccupati e gente inferocita e avvelenata da esasperanti lungaggini.
La beffa, dopo prenotazione su costosissimi- blindatissimi Pendolini e Intercity, ciondolare ammassati come pecore in attese snervanti di ore, fra rotaie di miserevoli stazioncelle deserte.Unica voce consolante? La giaculatoria che gracchia della restituzione del costo di metà del biglietto per la replica d’andata o ritorno sullo stesso fortunatissimo-fottutissimo- tratto. AMEN.
Per fortuna da giugno la privatizzazione alterna alle FF.SS. treni privati, quali MetroNapoli. Rail Italy, Trenitalia, sette società, (mentre altre fanno richiesta di licenza al Ministero Trasporti) che dai treni merci dai piccoli tratti regionali, si estenderanno alla rete- passeggieri, iniziando proprio dalla più trascurata, la rete Roma-Napoli, congiungendo l’Italia a tutta l’Europa. Marco Di Costanzo.
                                          Teresa De Angelis

Auguri al nuovo direttore
dell’Osservatorio

Salutiamo il nuovo direttore dell’Osservatorio Vesuviano, dr.Giovanni Macedonia, la cui nomina ha suscitato le solite polemiche in quanto estraneo, quindi supposto di non buon conoscitore del "territorio", e, senza prevenzioni, gli auguriamo buon lavoro. Anche il grandeTarzieff era estraneo al territorio ed ebbe ottime intuizioni, anche la Civetta, ma ha dimostrato di essersi subito "affiatata"e la sua direzione è stata più che corretta.

ACCIDENTI

DUE ETA’:

IPOTESI BABY FEROCIA.
MORTE DA CANE

Torre del Greco,ore 8, scuola Media D. Morelli (Martiri d’Africa), in attesa d’inizio delle lezioni, il quattordicenne Amedeo, usando un temperino, colpisce con due fendenti uno al volto, l’altro al fianco, il compagno Giovanni. Lievi ferite,ma i motivi dell’aggressione? Scatenante gelosia nei confronti di Giovanni, ottimo scolaro e gradito fra le compagne. La vittima, soccorsa da un professore, è prontamente medicato in ospedale. I suoi genitori, denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine, non sono disposti a perdonare l’aggressore, che, seppur quattordicenne "deve pagare le sue colpe". Contestano al preside, invece, i genitori degli altri scolari la riammissione in classe del ragazzo che, "per problemi psicologici, non va emarginato dai compagni"
Il preside ritiene che "obbligo della scuola è educare i ragazzi e non condannarli".
Giorni dopo, una baby triade undicenne rapina un coetaneo nella Villa Comunale torrese. E il fenomeno non è solo locale.Per tutta Europa la cronaca pullula di una giovane generazione estremamente reattiva, pronta ad ammazzare sotto la spinta di una insofferenza.
Non è che questi indulgano a un certo tipo di cartoni animati e di videogiochi, efferata esaltazione di violenze e che prendano esempio e scimmiottino la protervia dei loro eroi e che nerssuno impedisca loro la visione e l’esercizio di esercizi istigatori e crudeli??
I cartoons dedicati ai bambini:Puffi, Holly e Benji, sono soppiantati da nuovi , alquanto diseducativi e aggressivi, tutt’al più adatti ad una platea semi-adulta che possa scrutare con distacco la loro violenza. Si chiedono censure (come per lo spot violento di Fiorello), si polemizza sul preside (nel caso in questione), si condannano televisioni e mass-media, ma la prima forma di sorveglianza e indirizzo vanno attuate proprio in famiglia.

                                          * * *

Domenico Nocerino, pensionato sessantenne, single, viene scovato nella sua abitazione di vico Abolitomonte penzolante dal letto, in una pozza di sangue, stecchito da giorni, in procinto di invocare aiuto, in stato di avanzata decomposizione: Il fetore proveniente dal suo appartamento ha spinto i vicini allarmati a chiamare i vigili del fuoco.Unico segno di vita, la TV accesa a tenergli compagnia.

BUTTAFUORI

FUORI, COME FAREMO?

Soppiantati dal metal-detector, nei locali notturni, come dappertutto la meccanicizzazione sempre più la fa da padrone. Un gorgo che sopprime e riduce il lavoro e la fatica dell’uomo, ma anche il guadagno. Così dall’accordo firmato dal ministro dell’interno Enzo Bianco col Sindacato Impresari dei locali da ballo.Magnifici buttafuori "buttati fuori dalle balere" si aggregheranno ai California Dream Man , ai Centocelle Nightmare? O ce li ritroveremo in tutti i locali campani e non, strip-teasers scultorei alla Full-monthy fra i sollazzi femminili? A rendere i locali sicuri provvederanno le forze dell’ordine, assicurano i sindacati.

                                                 Fabio De Silva

STORIA, NUTRIZIONE,
SANITA’, NEW ECONOMY
IN SEMINARIO

Grosse novità dall’Università Melvin Jones che realizza quattro corsi gratuiti specifici:"Storia e Arte a Napoli nel periodo aragonese", "Corso interattivo in campo nutrizionale","Il cittadino di fronte all’emergenza sanitaria" e "I giovani, la new economy e le nuove professioni".Come dagli stessi titoli, i corsi si occuperanno di Storia, New Economy e Sanità dando vita a seminari che rilasciano relativi certificati di partecipazione.

PRIMO MARZO
PAZZARELLO

Fulmini repentini hanno colpito, senza gravi danni, il litorale di Torre e la vecchia zona marina, piogge insistenti hanno ingrossato il Sarno verso Castellammare, molta paura, poi la neve ha ammantato il Vesuvio e dopo breve soleggiata, un mare forza sette con ondate tempestose ha impedito l’accesso alle isole. Non sono mancati la classica grandinata dai chicchi corposi e tanti tamponamenti , slittamenti e incidenti gravi dovuti a foschia e acquazzoni, specie sulla famigerata tangenziale dove i giovani torresi Antonio Ancona e Vincenzo Cascone hanno trovato la morte al rientro di una festa carnevalesca sui Campi Flegrei.

 

FARE BUSINESS
MIGLIORANDO
L’AMBIENTE

A Rimini, 4^ edizione della Fiera Riciclo e Recupero di Materiali ed Energie. Settore, quello del riutilizzo, in cui l’Italia è "fanalino di coda" d’Europa ma che, secondo le previsioni, otterrà prima del 2003 l’obiettivo di chiusura di tutte le discariche. Da Nord a Sud. Alla raccolta differenziata, si vanno aggiungendo costruzioni di inceneritori e raccolte e riciclaggi in strutture adeguate. Sorgono cooperative incentivate dai finanziamenti previsti per il recupero e il riciclaggio ai fini di tamponare l’insostenibile emergenza rifiuti. E’ il caso di dire l’uomo crea-distrugge-ricrea.

 

MARE
SENZA FRONTIERE

Non più barriere pubbliche e private.Una recente sentenza, ribadisce l’art 1161 del Codice di Navigazione, schiude a chicchessia "impedimenti e barriere all’uso del demanio marittimo." Una "guapparia"di comodo finora esercitata da gestori di lidi, costruttori o proprietari di ville con discese "private" su spiagge e scogli da sogno.