LA TORRE     pag. 5

   N. 6 - 18 febbraio 2006           Sta come Torre ferma che non crolla già mai la cima per soffiar dei venti

IL GRUPPO
COLANINNO

Ritengo di poter affermare che ove mai dovesse crollare. Torre del Greco, si potrebbe mantenere sulle azioni Seat Pagine Gialle che possiedono gli amici di Torre.

Le azioni Seat insieme con le Telecom Italia, Tim, Olivetti e le ex Tecnost oggi fuse in Olivetti, fanno parte dell’oramai famoso gruppo Colaninno, che messe insieme rappresentano un terzo della capitalizzazione del Mib30. Negli ultimi otto mesi circa, il ragioniere mantovano (così viene chiamato il Colaninno), ha chiesto al mercato solo soldi. Nel dettaglio:

1 – conversione delle azioni Tim risparmio in ordinarie con conguaglio pagato in contanti dagli azionisti pari a 3,70 €;
2
– conversione delle azioni Seat pagine gialle risparmio in ordinarie con conguaglio pagato in contanti dagli azionisti pari a 0,89 €;
3
– prossima conversione delle Telecom Italia risparmio in ordinarie con conguaglio da pagare in contanti pari a 6,25 €;
4
– aumento capitale di Olivetti da 5mila miliardi con pagamento in contanti da parte di quanti hanno aderito all’operazione, di 2,6 € per ogni nuova azione;
5
– emissione di un bond (obbligazione) Olivetti convertibile in Telecom;
6
– emissione di un bond Telecom convertibile in azioni Seat o Tim
E il buy back sulle Telecom risparmio a 6,50 € dello scorso anno, portato a termine solo in parte, per cui il "Fondo Liverpool", ha presentato un esposto alla Consob, oltre ad aver dichiarato guerra a Colaninno sulla operazione della prossima conversione in ordinarie delle Telecom Italia.
In contropartita, il gruppo non ha creato molto valore, anzi!! Innumerevoli le "voci di mercato" dal febbraio 2000, quando fu annunciata la maxi fusione Seat-Tin.it che faceva decollare il prezzo del titolo Seat in borsa dai 2,5 € circa fino a raggiungere quota 7,5 €, insieme con un lancio di un’OPA non ostile da parte di Telecom, su Seat a 4,20 € per le azioni ordinarie ed a 2,90 € sulle risparmio.
Al che, gli analisti assegnarono al titolo Seat quotazioni sempre più alte, addirittura alcuni affermavano che non era possibile dare una quotazione appropriata tanto era il valore, altri invece scommettevano che per fine anno ad operazione conclusa, il titolo sarebbe arrivare a quotare la cifra di 20 euro. Successivamente veniva annunciato l’acquisto da parte di Seat, del gruppo televisivo Telemontecarlo, con pagamento al Cecchi Gori di una parte in contanti e di una parte in azioni apprezzate a 4,7 €. Nel mentre si perfezionava una parte della fusione Seat-Tin.it, con l’acquisto da parte di Telecom Italia del 19.9% del capitale Seat al prezzo di 4,77 € per azione. Intanto l’azienda portava a termine grosse acquisizioni tipo Buffetti, Virgilio, Europages, Tdl Infomedia, Databank, Netcreations ed altre. Molte, portate a termine mediante pagamento in azioni derivanti da aumenti di capitale. Alla data del 19 marzo 2001, da notizie ufficiali Consob, sono in circolazione 10miliardi838.704.179 azioni ordinarie, e 187.689.368 azioni di risparmio, tutte del valore nominale di 50 lire.
Queste ed altre notizie, facevano considerare l’azione Seat Pagine Gialle un titolo su cui puntare ad occhi chiusi.
Oggi le Seat quotano in borsa 1,20 € circa, e per l’anno 2000 hanno dichiarato di non pagare dividendi. Analisti quali Rasfin, Banca Intermonte, Merril Linch, Metzler, hanno assegnato in questi giorni un target price all’azione addirittura di 0,89 €.
L’azione Seat Pagine Gialle all’inizio della corsa in borsa quotava 0,36 €, ed il titolo era solo il famoso elenco telefonico dalle pagine gialle. Oggi, dopo le tante operazioni espansionistiche effettuate, è possibile che valga poco meno di un euro??!! Mi auguro che la verità stia nel mezzo, altrimenti dobbiamo arguire che in tutta questa storia ci sono state delle mani che hanno manovrato le fila in maniera sporca.
Sui prossimi numeri cercheremo di analizzare anche gli altri titoli della scuderia.

BENCHMARK

6 – FTSE 100
Elaborato da Ftse International, misura l’andamento dei principali 100 titoli negoziati alla Borsa di Londra selezionati in base a criteri di capitalizzazione. L’indice viene considerato nella sua valuta base escludendo il rischio valutario sterlina-euro. Il valore dell’indice viene aggiornato più volte nell’arco di una giornata. Il riferimento è al valore dell’indice alla chiusura del mercato.


Ercolano, villa Campolieto, il 10 marzo 2001, affollato competente convegno

AMIANTO SUI NAVIGLI,
RISCHI DALL’A ALLA Z

Amianto o asbesto è il nome di una famiglia di composti del silicio che si presentano in fibre più o meno flessibili. Nessuno poteva pensare un secolo fa, quando si cominciò ad impiegare l’amianto su vasta scala per la economicità, resistenza ad acidi e fuoco, bassa conducibilità termica, insonorizzazione di ambienti e la possibilità di ridurlo in fibre sottili, che la sua diffusione avrebbe provocato lutti tra chi, con tale materiale avrebbe avuto a che fare. Non è difficile immaginare quante applicazioni ha, specie sui navigli, dove abbondano ambienti e apparati da proteggere termicamente o da insonorizzare, sia ridotto in fibre sottilissime sia come additivo per materiali da costruzione. Il problema è nelle dimensioni di queste fibre, che possono scendere all’ordine dei micron, cioè dei millesimi di millimetro. Una volta sbriciolate, trasportate dall’aria, inspirate e instaurate nel sistema respiratorio, inducono processi infiammativi che col tempo (decenni), talvolta degenerano in tumori. Non nocivo è invece l’amianto impastato con altre sostanze perché le fibre non possono liberarsi. Il rischio "amianto" riguarda dunque solo quelli che potrebbero inspirare le terribili particelle, e, mentre è riconosciuto per alcune categorie di lavoratori, ( treni ) non altrettanto è avvenuto per i lavoratori del mare.
Sensibili al problema, studiosi, amministratori, medici e gente di mare, hanno organizzato una giornata di studio a Villa Campolieto, coordinata dal capitano Antonio Raiola e sotto il patrocinio della città di Ercolano, richiamando un pubblico che il pur capiente salone della villa non riusciva a contenere. Competente l’introduzione dall’Ass.alle Politiche Sanitarie dottor Aniello Iardino, moderava il prof. Eduardo Farinaro, direttore della Cattedra di Medicina delle Comunità dell’Università Federico II.
Il prof. Roberto Rizzo, docente di Sicurezza Impianti Industriali presso la facoltà di Ingegneria del suddetto Ateneo.e titolare della Cattedra Impianti Industriali dell’Università di Parma, illustra come la sicurezza scaturisca da tre fattori: materiali, comportamenti, tecnologie. Non si può imputare al solo amianto il rischio tumore, ma bisogna esaminare il ruolo delle tecnologie per la produzione delle fibre e stabilire codice di norme e procedure nel trattare questo materiale. Secondo l’ing. Giuseppe Graziuso, del Consorzio per la Sicurezza e la Salute sui Luoghi di Lavoro- L’uomo conosceva questo materiale (amianto è parola greca che significa "incorruttibile") almeno dai tempi di Plinio il Vecchio. Veniva utilizzato per avvolgere i cadaveri da bruciare, onde evitarne la dispersione delle ceneri- ed è passato alle applicazioni moderne del materiale, in matrice compatta e friabile. E’ la seconda forma ad essere pericolosa, in quanto riducibile in minuscole particelle. La normativa italiana non sempre è in sintonia con quella europea. La legge 257/92 ha messo al bando l’amianto sin dall’aprile del ’94. L’ing. Francesco Mazzeo, dell’Ufficio Ambiente e Sicurezza Unione Industriali, ha trattato il problema della bonifica. L’amianto friabile è cancerogeno. Il D.M. 6 09 94 ha fissato le norme per la bonifica che può essere fatta: rendendo sicuro il materiale mediante l’aspersione sulle fibre, di una resina che ne evita la dispersione; confinandolo, dopo opportuno trattamento, in discariche attrezzate (siti di non facile reperimento). L’ing.Ciro Magliano, tratta il rischio nelle operazioni di bonifica sulle navi traghetto.Operazioni previste e regolate da decreto del Ministero della Sanità del 20 08 99. Esso disponeva che entro un anno pervenissero le mappature delle navi contenenti amianto, ma è stato disatteso.. Su circa 1700 navi da mappare, erano pervenute solo 40 mappature.
La valutazione del rischio connesso all’esposizione, può essere fatta con l’ispezione visiva e il monitoraggio ambientale, con risultati. concreti dal punto di vista operativo. Gli aspetti sanitari sono stati trattati da un gruppo di medici allievi del prof. Umberto Carbone, docente di Medicina del Lavoro presso la facoltà di Medicina della Federico II. Il docente tratteggia la connessione tra il mesotelioma ed altri tumori connessi all’amianto, dalle prime intuizioni alle attuali certezze. Una dettagliata descrizione delle patologie da amianto (Pneumopatie, pleuropatie benigne, neoplasie, lesioni cutanee) è svolta dalla dott. Antonella Maisto. Un comune fattore su cui riflettere: sono tutte patologie che si conclamano dopo molti anni dall’esposizione. Valutazioni, norme e procedure, dalla dott. Francesca Cimmino, della facoltà di Medicina dell’Ateneo Federico II.Il dott. Giancarmelo Puca , medico del lavoro presso l’Ateneo Federiciano. si sofferma sulla sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti all’amianto, regolata nel comparto marittimo dal decreto legislativo 271/99, e sulle leggi che regolamentano la sorveglianza sanitaria.
Competenze specifiche sono delineate dal dott. Ciro Scalingi e problematiche sociali del lavoro marittimo dalla sociologa dott.Maria Porzio.
Sugli aspetti legali si è soffermata l’avv. Antonella Calabria. Poi, gli interventi numerosissimi del pubblico. Speranze, delusioni, amarezza, rabbie; proposte a volte esasperate, altre ragionevoli (tra cui la nascita di un Osservatorio dell’amianto). (P.C.)

LA TORRE

SPORT

2001: FORMULA 1
CHE PASSIONE!

SFIDA ANNUNCIATA
TRA SHUMACHER
E HAKKINEN

Di seguito, le avvincenti gare in diretta televisiva su RAI UNO

SAN MARINO – 15 aprile, ore 14.00 – Imola 4,933 Km

SPAGNA – 29 aprile, ore 14.00 – Barcellona 4,730 Km

AUSTRIA – 13 maggio, ore 14.00 – Spielberg 4,326 Km

MONACO – 27 maggio, ore 14.00 – Montecarlo 3,370 Km

CANADA – 10 giugno, ore 19.00 – Montreal 4,421 Km

EUROPA – 24 giugno, ore 14.00 – Nürburgring 4,556 Km

FRANCIA – 1 luglio, ore 14.00 – Magny-Cours 4,251 Km

GRAN BRETAGNA – 15 luglio, ore 14.00 – Silverstone 5,141 Km

GERMANIA – 29 luglio, ore 14.00 – Hockenheim 6,825 Km

UNGHERIA – 19 agosto, ore 14.00 – Budapest 3,975 Km

BELGIO – 2 settembre, ore 14.00 – Spa-Francorchamps 6,968 Km

ITALIA – 16 settembre, ore 14.00 – Monza 5,303 Km

USA – 30 settembre, ore 20.00 – Indianapolis 4,192 Km

GIAPPONE – 14 ottobre, ore 7.30 – Suzuka 5,864 Km

 

Dopo i due pareggi, nuova battuta d’arresto

TURRIS:

ALLARME ROSSO

Battuti per 1 a 0 nell’ultima gara a Catanzaro

 

Turris in crisi d’identità: dopo l’uno pari ottenuto a Sora, col gol realizzato in extremis da Galli, la squadra, obbligata a dare il meglio nella successiva gara interna col S.Anastasia, mancava l’appuntamento con la vittoria, riuscendo ad ottenere l’ennesimo striminzito pareggio. Nell’ultimo turno a Catanzaro, esce sconfitta per 2 a 0 ritrovandosi con una classifica a dir poco preoccupante: 28 punti in 28 giornate. Un solo punto in più al Castrovillari, ultimo in classifica; 4 in meno al Tricase che naviga tranquillo nella zona salvezza, e 3 punti di distanza dal terzetto composto da Cavese, Foggia e Giugliano. La prossima gara vedrà impegnata la compagine di mister Apuzzo nella difficile sfida casalinga contro un Taranto reduce dal pareggio casalingo con la Cavese.

 

LA TURRIS fa breccia nel cuore dei torresi (1931-32) 2^ parte

Fu veramente una buona squadra PM l 1931-32 un bel successo, non raggiungendo a serie C solo perché preceduta dalla formazione B del Napoli. Giunse ad ottenere una certa partecipazione passionale dal freddo pubblico torrese, (quando Torre contava circa 50.000 abitanti Tra questi, comunque, c‘era il fior fiore della gioventù locale.Si trattava come detto, di dilettanti, di ragazzi, che giunsero a far breccia in molti cuori.

Essa ottenne nel 1931-32 un ottimo risultato,non pervenendo alla serie C solo perché preceduta dalla formazione B del grande Napoli. Tuttavia la Torrese giunse ad ottenere una certa partecipazione popolare dal freddo pubblico di Torre, con un migliaio di spettatori (quando Torre contava circa 50.000 abitanti).

Tra questi c’era una bella schiera di giovanissimi che potè avere, grazie al Campo Sportivo, per la prima volta un imprimatur sportivo in tenera età; Si trattava di dilettantie ragazzi, che però riuscirono a seminare il germe dei fondatori, circa 15 anni dopo, della turris del dopoguerra, nel 1944.

Nei vicini centri di Torre Annunziata e Castellammare, invece, fin dall’inizio non si badò a spese pur di primeggiare nel calcio, anche se questa mentalità incontrollata ed inflazionistica portò più di una volta al fallimento di quelle società.

 

Una delle prime fotografie della Turris-Nova Iuventus nata nel 1917, foto che sarebbe dovuta apparire prima di quella uscita nel n.ro scorso del giornale e che invece rappresenta la Torrese del ’31-’32.

 

 


ORARI FF.SS.

Partenze da Torre del Greco per Napoli

10

08.17 c.f.

16.10

20.03

06.44

09.19 c.f.

16.49

20.10 c.f.

07.02

10.11

17.10

21.03 c.f.

07.20

13.08

17.40

21.11 c.f.

07.51

14.08

18.00 c.f.

21.47 c.f.

08.12

15.11

19.02

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c.f.: Campi Flegrei

Partenze da Napoli
per Torre del Greco

05:24 p.g.

12:24 p.g.

16:05

19:24 p.g.

06:24 p.g.

13:49 p.g.

16:55

20:25

07:25

14:10

17:06

21:30

08:27

14:25

18:00

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11:25

14:38

18:30

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11:50

15:10

18:48

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p.g.: Napoli Piazza Garibaldi