LA TORRE     pag. 4

    N. 6 - 18 febbraio 2006             Sta come Torre ferma che non crolla già mai la cima per soffiar dei venti

POLO ORAFO: A TORRE

Incontro con l’ing. Giovanni Falanga Cons.Comunale D.S.

Fabio De Silva

Lei ha sfiorato la carica di Primo Cittadino alle ultime elezioni politiche. Ora che le posizioni non sono più estreme, quali le sembrano le più significative differenze fra Destra e Sinistra?

"Mi sembra che la Destra compia delle battaglie formali, mentre la sinistra, sostanziali.

Tanto per portare un esempio, noi non puntiamo sull’ottenimento da parte della donna, tanto per parlare di un nostro storico " cavallo di battaglia," del solo stipendio da casalinga, ma all’effettiva liberalizzazione del lavoro e a fornire garanzie sociali alle casalinghe. Per quanto riguarda la donna in politica, pari opportunità non vuol dire candidare per forza una donna a sindaco, ma libero accesso alla politica da parte sua".

I DS hanno posto come condicio sine qua non, la permanenza del Polo Orafo a Torre in cambio dell’appoggio al sindaco Del Giudice…e come la mettete con il condono edilizio, il Porto?

"Le questioni sono sempre tra loro collegate; la nostra è una città particolare e quindi non è possibile parlare disgiuntamente dei vari problemi. La prima cosa da fare è attuare una riqualificazione dei beni culturali torresi, e per primo il Vesuvio, che rimane una delle nostre più grandi risorse, eliminando lo spettacolo indecente dell’abusivismo, colpevole dell’impraticabilità delle nostre strade.

C’è abusivismo di necessità e di non necessità. Per le case insanabili non vogliamo una nuova fase di recupero, altrimenti, con il perpetuarsi di sanatorie ad ogni decennio, ci ritroveremmo le case fin dentro la bocca del vulcano,a meno che, eruttando, non ce lo impedisca Lui.

Per due anni hanno sostenuto che il Polo Orafo sarebbe stato il fiore all’occhiello di questa amministrazione, e invece non si è imbastito nulla. Io sono contrario ai Poli in quanto nella nostra realtà non c’è la possibilità di concentrare più attività artigiane anche se con lo stesso comune denominatore, nella stessa area.

Alcune zone di Torre nascono per la lavorazione del corallo e delle conchiglie altre per l’intreccio di reti e cordoni per la pesca, e così via.

E sembra assurdo che, con i Molini Marzoli a disposizione, si cerchino aree decentrate e persino al di fuori del territorio, per costituire il Polo Torrese.

Il problema è che non esiste la volontà politica di crearlo, esistono solo interessi personali e partitici. Si era pensato di sfruttare la zona di S.Maria La Bruna con uno staziamento di centinaia di migliaia di mq, per realizzarvi anche dei grandi centri commerciali. Torre non ha bisogno di altro cemento armato quando, per creare il Polo, ne basterebbero 20000.

La legge prevede che ci debbano essere 20 mq di verde per ogni abitante a Torre ce ne solo 10 cmq per ognuno!

Come dicevo, tutto si ricollega. Riqualificando i Molini, andrebbe da sé la stessa riqualificazione della zona marina e del Porto.

Lei, da ingegnere, come risanerebbe definitivamente l’emergenza rifiuti?

Si crede di risolvere il problema- spazzatura usando S.Maria La Bruna come discarica quando potremmo organizzare impianti moderni che non danneggino l’ambiente e forniscano lavoro ai disoccupati. Bisogna partire dalla raccolta differenziata di rifiuti: dopo la raccolta, stoccaggio e selezionatura. Infine gli incerenitori che a certe temperature, invece che diossina, si riciclano producendo materiali inerti, ottimi da utilizzarsi per l’industria.

Torre è l’unica in Campania a non avere raccoglitori per la differenziazione. L’attuale situazione è frutto di anni e anni di inerzia: si è preferito far ingrassare l’ecomafia e c’è pericolo che questa "ingrassi" ancora se anziché combatterla, ci si lascia adescare dallo sfruttamento di essa in termini camorristici.

Negli ultimi Consigli Comunali non vi sono novità di rilievo. La più importante vi sarà sabato prossimo, 31 marzo, con l’approvazione del bilancio. La Giunta torrese non è stata riazzerata e il Sindaco Del Giudice continua ad amministrare.

Proposte e alleanze?

Una su tutte: a Salerno, città all’avanguardia, è stato istituito il Treno Verde che consente la comunicazione tra itinerari culturali. Lo stesso potrebbe farsi a Torre quando fra qualche anno la linea regionale delle FF.SS. dovrà essere sostituita e invece di perderla, si presterebbe ad essere usufruita in questo modo.

Ancora in fasi altalenanti le alleanze politiche. Con noi DS, al momento c’è il Comitato Rutelli, la Margherita e, forse, Rifondazione Comunista e I Comunisti Italiani.

Noi, Confederazione delle Sinistre, siamo qui, se altri si sentono pronti ad unirsi a noi, li attendiamo."

NUMERO CHIUSO PER L’UNIVERSITÀ TORRESE

DI BIOLOGIA MARINA

Grazie ad una convenzione fra il Comune di Torre del Greco e l’Università Federico 2° di Napoli,da tre anni la facoltà di Scienze ha sede distaccata proprio nella Città del Corallo, che permette di conseguire il diploma universitario in Biologia,indirizzo Produzioni Marine.

Diploma di laurea della durata di tre anni, pari a sei semestri, al quale ogni anno sono ammessi 60 studenti.Attualmente si contano circa 180 iscritti.Gli studenti seguono i corsi in via Calastro, nell’area degli ex Molini Marzoli.

"Formiamo figure professionali capaci di monitorare, gestire e tutelare l’ambiente acquatico e valorizzare tutte le attività artigianali,artistiche e culturali collegate alle produzioni marine" afferma il professore Ciarcia,docente di Citologia e Istologia, coordinatore del diploma di laurea.

Quali, le materie più studiate?

"Sicuramente chimica,fisica e biologia sono le materie di base- continua il prof.Ciarcia- poi dipende dall’indirizzo che intende seguire lo studente. Da noi si studiano anche materie economiche".

Interessanti gli sbocchi professionali offerti dal diploma di laurea in biologia,con indirizzo delle Produzioni Marine.I diplomati, avendo conoscenze altamente qualificate, potranno operare nel settore acqua-maricoltura, nelle gestioni di parchi marini e aree protette,nel settore- pesca e industrie di trasformazione del pescato,dell’artigianato e del commercio dei prodotti marini.

Alla fine del terzo anno sono previste 300 ore di tirocinio presso alcune aziende ed enti del territorio,come la Bioservice di Napoli, che si occupa di monitoraggio ambientale-acquatico,l’Isvem, che opera nel settore della depurazione e del commercio dei molluschi,o la Lega Navale, ente morale avente il compito di monitorare il litorale torrese-stabiese.

Il tirocinio è un modo di far conoscere agli studenti le realtà professionali di cui andranno ad occuparsi, è un primo contatto con il mondo del lavoro.

L’Università ha scelto Torre del Greco come sede di un corso di biologia con indirizzo delle produzioni marine, proprio a causa della salda tradizione che lega la città al mare, alla pesca e alla lavorazione del corallo.

Fra non molto la convenzione fra il Comune e la Federico 2° verrà rinnovata,e dopo la riforma delle università,per l’anno accademico 2001-02 , il diploma di laurea diverrà corso di laurea in Biologia delle Produzioni Marine.

                                              Michele Palomba

Anni ’20 LA TORRE E LA CULTURA

 REVIVAL

LA CITTA’ DI CARNE

LA VILLE CHARNELLE

…è il titolo del libro che ottiene attualmente a Parigi, il più strepitoso successo. Basti dire che il pochi giorni, è giunto alla settima edizione, suscitando entusiasmi, discussioni e polemiche, l’eco delle quali si ripercuote ogni giorno in tutti i grandi quotidiani parigini.

Un simile successo non tarderà a propagandarsi nel mondo intero perché così avvuiene per tutti i libri che hanno fortuna a Parigi, e il nome dell’autore sarà in breve popolare quanto quello di tutti i maggiori poeti viventi. Infatti, Cosa incredibile, La Ville charnelle è un libro in versi, uno di quei libri di cui, generalmente, il gran pubblico meno si cura. Ma ne è autore F.T. Marinetti, e questo nome può bastare a rivelare il segreto del clamoroso trionfo che noi siamo tanto più lieti di constatare, inquantoché il trionfatore, poeta francese, è italiano di nascita.

Marinetti, che gode già in Italia e in Francia di grandissima notorietà, tanto per le sue opere precedenti che per Poesia, la grande rassegna internazionale ch’egli fondò quattro anni or sono e ormai celebre nel mondo intero,, Marinetti, diciamo, ha dato in questa sua nuova opera tutta la misura del suo eccezionale ingegno.

L’eminente critico parigino Glanser, occupandosi lungamente nel Figaro di questa sensazionale novità libraria, così si esprimeva: " Ecco un volume di versi che solleverà molti entusiasmi pazzi e mille disapprovazioni feroci. Esso merita gli uni e le altre, e il poeta Marinetti è degno, ad ogni modo, di un’alta ammirazione… Molte delle poesie di cui si compone il libro possono essere esaltate senza restrizione per la meravigliosa forza lirica, per la delierante immaginazione, pel ritmo strano, armonioso e nuovo. Senza alcun dubbio questo libro d’amore che Marinetti dedica ai suoi becchini, contiene pagine che sono di un vero, grande e generoso poeta, entusiasta e disinteressato, che ama la Musa, anche e soprattutto nel genio di altri poeti, dei quali esalta l’arte in alcuni meravigliosi ditirambi…" Come tacere, inoltre, dei due poemi ispirati a Marinetti dall’automobile e dalle corse automobilistiche? Questi due componimenti impressionanti che l’autore declama con efficacia irresistibile, riscossero grande successo…

LA TORRE, dall’editoriale del 1° direttore Luigi Sorrentino

Antidoto a mucca pazza e cibi transgenici

BIOTECNOLOGIE, QUESTO IL FUTURO

Colture e allevamenti biologici al centro di un dibattito presso la sede di AN

 

L’on. Marcello Taglialatela presenta una relazione sul progetto di legge regionale per l’agricoltura biologica, 14 articoli che regolerebbero le biotecnologie ed il loro utilizzo."Dobbiamo puntare a un’agricoltura di qualità che valorizzi i prodotti meridionali. L’agricoltura tradizionale va sottoposta a severi controlli per tutelare la salute del cittadino,affiancata dall’agricoltura biotecnologica. Il motivo che ci fa preferire le insipide mele della Val di Non e del Trentino alle succulenti mele meridionali?Le mele nordiche hanno meno sapore ma sappiamo che vengono realizzate attraverso meccanismi più salubri rispetto a quelli nostrani.

Nei supermercati è presente il cosiddetto PUNTO BIO dove trovare prodotti biotecnologici di sicuro trattamento e controllata provenienza. Sul retro delle confezioni, questi prodotti risultano provengono dal Nord, a scapito dei prodotti agroalimentari nostrani, generando così danno economico e occupazionale per le nostri aziende e lavoratori. E’ proprio in questo senso che si dirige il progetto di legge: creare alimenti biologici del Sud."

Sulla stessa lunghezza d’onda, l’intervento del Dott.Pierluigi Pecoraro, docente universitario in scienze dell’alimentazione.

"Favorire lo sviluppo di quei prodotti che meglio si adattano alle caratteristiche del nostro territorio. I prodotti biologici ottenuti con un procedimento quasi interamente naturale, sono da preferire ad altri tipi e tutelano l’ambiente dai fertilizzanti che si disperdono nell’aria, e l’animale per il quale devono essere usati mangimi adatti. Anzi sarebbe da vietare l’utilizzo di alimenti O.G.M. (organ. geneticamente modificati n.d.r..di cui sono stati rilevate di recente le presenze nelle merendine).

La Regione Campania ha creato una legge ad hoc solo l’anno scorso. Il problema è che l’Italia non producendo alimenti con OGM (quelli presenti, infatti, vengono importati dall’America) non ha le strutture adatte per effettuare controlli su tali alimenti.

Quindi il male proviene da fuori. Voglio fornire solo un dato: in Germania il fatturato per i prodotti biotecnologici supera i 3000 miliardi, in Francia i 1800; in Italia arriviamo appena a 600 miliardi. A proposito delle carni alternative c’è da dire che le carni di pesce e struzzo sono prive di regolamentazione".

Durante il dibattito, qualcuno, nell’esporre la sua tesi, afferma che il problema non sono i fertilizzanti o altro, ma i supermercati che hanno schiacciato il piccolo produttore ed annullato la genuinità primordiale degli alimenti. faccia della medaglia che elude il dato di fatto e come correre ai ripari.

E, romanticismo a parte, siamo al 2000 e non è possibile tornare indietro.

                                              Fabio De Silva


A differenza degli altri siti, www.torrenet.com, è un sito giovane e dinamico, in continua metamorfosi; proprio questa caratteristica lo rende vario e interessante da esplorare.

Grazie all’abilità dei suoi creatori, il sito coniuga storia, cultura e arte di Torre del Greco in un tutt’uno organico e fluido; poiché è aggiornato in tempo reale anche grazie alla collaborazione dell’assessore alle politiche degli Eventi, avv. Paola Grado, al segretario, Antonino Lopez, e all’ufficio stampa, i quali si sono dimostrati disponibili.

Oltre che alla parte testuale, non mancano le foto degli eventi, delle mostre. I due creatori,Vincenzo Aucella e Raffaele Sangiovanni, molto attivi per quanto riguarda la scena musicale torrese; hanno dedicato un’ampia sezione ai gruppi emergenti torresi, che racchiude notizie, informazioni utili, e quant’altro concerne i gruppi e le manifestazioni a cui prendono parte.. www.torrenet.com , è un sito polivalente, aperto a 360° sulle realtà di Torre del Greco, per valorizzarle e renderle note al grande pubblico…

La redazione de "La Torre", sicura d’ interessare le generazioni più giovani, in collaborazione con Torrenet.com, riserverà ogni settimana uno spazio al sito, in modo da informare "in esclusiva", sui gruppi musicali torresi, su eventuali concerti…

Un assaggio in anteprima?

Nella prossima uscita sarà di scena il gruppo del momento, gli "Annozero": Lo sapevate che è uscito da poco il loro ultimo CD?…