POLO ORAFO: A TORRE
Incontro con l’ing. Giovanni Falanga Cons.Comunale
D.S.
Fabio De Silva
Lei ha sfiorato la carica di Primo Cittadino
alle ultime elezioni politiche. Ora che le posizioni non sono
più estreme, quali le sembrano le più significative differenze
fra Destra e Sinistra?
"Mi sembra che la Destra compia delle
battaglie formali, mentre la sinistra, sostanziali.
Tanto per portare un esempio, noi non
puntiamo sull’ottenimento da parte della donna, tanto per
parlare di un nostro storico " cavallo di battaglia,"
del solo stipendio da casalinga, ma all’effettiva
liberalizzazione del lavoro e a fornire garanzie sociali alle
casalinghe. Per quanto riguarda la donna in politica, pari
opportunità non vuol dire candidare per forza una donna a
sindaco, ma libero accesso alla politica da parte sua".
I DS hanno posto come condicio sine qua non,
la permanenza del Polo Orafo a Torre in cambio dell’appoggio
al sindaco Del Giudice…e come la mettete con il condono
edilizio, il Porto?
"Le questioni sono sempre tra loro
collegate; la nostra è una città particolare e quindi non è
possibile parlare disgiuntamente dei vari problemi. La prima
cosa da fare è attuare una riqualificazione dei beni culturali
torresi, e per primo il Vesuvio, che rimane una delle nostre
più grandi risorse, eliminando lo spettacolo indecente dell’abusivismo,
colpevole dell’impraticabilità delle nostre strade.
C’è abusivismo di necessità e di non
necessità. Per le case insanabili non vogliamo una nuova fase
di recupero, altrimenti, con il perpetuarsi di sanatorie ad ogni
decennio, ci ritroveremmo le case fin dentro la bocca del
vulcano,a meno che, eruttando, non ce lo impedisca Lui.
Per due anni hanno sostenuto che il Polo
Orafo sarebbe stato il fiore all’occhiello di questa
amministrazione, e invece non si è imbastito nulla. Io sono
contrario ai Poli in quanto nella nostra realtà non c’è la
possibilità di concentrare più attività artigiane anche se
con lo stesso comune denominatore, nella stessa area.
Alcune zone di Torre nascono per la
lavorazione del corallo e delle conchiglie altre per l’intreccio
di reti e cordoni per la pesca, e così via.
E sembra assurdo che, con i Molini Marzoli a
disposizione, si cerchino aree decentrate e persino al di fuori
del territorio, per costituire il Polo Torrese.
Il problema è che non esiste la volontà
politica di crearlo, esistono solo interessi personali e
partitici. Si era pensato di sfruttare la zona di S.Maria La
Bruna con uno staziamento di centinaia di migliaia di mq, per
realizzarvi anche dei grandi centri commerciali. Torre non ha
bisogno di altro cemento armato quando, per creare il Polo, ne
basterebbero 20000.
La legge prevede che ci debbano essere 20 mq
di verde per ogni abitante a Torre ce ne solo 10 cmq per ognuno!
Come dicevo, tutto si ricollega.
Riqualificando i Molini, andrebbe da sé la stessa
riqualificazione della zona marina e del Porto.
Lei, da ingegnere, come risanerebbe
definitivamente l’emergenza rifiuti?
Si crede di risolvere il problema- spazzatura
usando S.Maria La Bruna come discarica quando potremmo
organizzare impianti moderni che non danneggino l’ambiente e
forniscano lavoro ai disoccupati. Bisogna partire dalla raccolta
differenziata di rifiuti: dopo la raccolta, stoccaggio e
selezionatura. Infine gli incerenitori che a certe temperature,
invece che diossina, si riciclano producendo materiali inerti,
ottimi da utilizzarsi per l’industria.
Torre è l’unica in Campania a non avere
raccoglitori per la differenziazione. L’attuale situazione è
frutto di anni e anni di inerzia: si è preferito far ingrassare
l’ecomafia e c’è pericolo che questa "ingrassi"
ancora se anziché combatterla, ci si lascia adescare dallo
sfruttamento di essa in termini camorristici.
Negli ultimi Consigli Comunali non vi sono
novità di rilievo. La più importante vi sarà sabato prossimo,
31 marzo, con l’approvazione del bilancio. La Giunta torrese
non è stata riazzerata e il Sindaco Del Giudice continua ad
amministrare.
Proposte e alleanze?
Una su tutte: a Salerno, città all’avanguardia,
è stato istituito il Treno Verde che consente la comunicazione
tra itinerari culturali. Lo stesso potrebbe farsi a Torre quando
fra qualche anno la linea regionale delle FF.SS. dovrà essere
sostituita e invece di perderla, si presterebbe ad essere
usufruita in questo modo.
Ancora in fasi altalenanti le alleanze
politiche. Con noi DS, al momento c’è il Comitato Rutelli, la
Margherita e, forse, Rifondazione Comunista e I Comunisti
Italiani.
Noi, Confederazione delle Sinistre, siamo
qui, se altri si sentono pronti ad unirsi a noi, li
attendiamo."
NUMERO CHIUSO PER L’UNIVERSITÀ
TORRESE
DI BIOLOGIA MARINA
Grazie ad una convenzione fra il
Comune di Torre del Greco e l’Università Federico 2° di
Napoli,da tre anni la facoltà di Scienze ha sede distaccata
proprio nella Città del Corallo, che permette di conseguire il
diploma universitario in Biologia,indirizzo Produzioni Marine.
Diploma di laurea della durata di tre anni,
pari a sei semestri, al quale ogni anno sono ammessi 60
studenti.Attualmente si contano circa 180 iscritti.Gli studenti
seguono i corsi in via Calastro, nell’area degli ex Molini
Marzoli.
"Formiamo figure professionali capaci di
monitorare, gestire e tutelare l’ambiente acquatico e
valorizzare tutte le attività artigianali,artistiche e
culturali collegate alle produzioni marine" afferma il
professore Ciarcia,docente di Citologia e Istologia,
coordinatore del diploma di laurea.
Quali, le materie più studiate?
"Sicuramente chimica,fisica e
biologia sono le materie di base- continua il prof.Ciarcia- poi
dipende dall’indirizzo che intende seguire lo studente. Da noi
si studiano anche materie economiche".
Interessanti gli sbocchi professionali
offerti dal diploma di laurea in biologia,con indirizzo delle
Produzioni Marine.I diplomati, avendo conoscenze altamente
qualificate, potranno operare nel settore acqua-maricoltura,
nelle gestioni di parchi marini e aree protette,nel settore-
pesca e industrie di trasformazione del pescato,dell’artigianato
e del commercio dei prodotti marini.
Alla fine del terzo anno sono previste 300
ore di tirocinio presso alcune aziende ed enti del
territorio,come la Bioservice di Napoli, che si occupa di
monitoraggio ambientale-acquatico,l’Isvem, che opera nel
settore della depurazione e del commercio dei molluschi,o la
Lega Navale, ente morale avente il compito di monitorare il
litorale torrese-stabiese.
Il tirocinio è un modo di far conoscere agli
studenti le realtà professionali di cui andranno ad occuparsi,
è un primo contatto con il mondo del lavoro.
L’Università ha scelto Torre del Greco
come sede di un corso di biologia con indirizzo delle produzioni
marine, proprio a causa della salda tradizione che lega la
città al mare, alla pesca e alla lavorazione del corallo.
Fra non molto la convenzione fra il Comune e
la Federico 2° verrà rinnovata,e dopo la riforma delle
università,per l’anno accademico 2001-02 , il diploma di
laurea diverrà corso di laurea in Biologia delle Produzioni
Marine.
Michele Palomba
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Anni ’20 LA TORRE E LA CULTURA
REVIVAL
LA CITTA’ DI CARNE
LA VILLE CHARNELLE
…è il titolo del libro che ottiene
attualmente a Parigi, il più strepitoso successo. Basti dire
che il pochi giorni, è giunto alla settima edizione, suscitando
entusiasmi, discussioni e polemiche, l’eco delle quali si
ripercuote ogni giorno in tutti i grandi quotidiani parigini.
Un simile successo non tarderà a
propagandarsi nel mondo intero perché così avvuiene per tutti
i libri che hanno fortuna a Parigi, e il nome dell’autore
sarà in breve popolare quanto quello di tutti i maggiori poeti
viventi. Infatti, Cosa incredibile, La Ville charnelle è un
libro in versi, uno di quei libri di cui, generalmente, il gran
pubblico meno si cura. Ma ne è autore F.T. Marinetti, e questo
nome può bastare a rivelare il segreto del clamoroso trionfo
che noi siamo tanto più lieti di constatare, inquantoché il
trionfatore, poeta francese, è italiano di nascita.
Marinetti, che gode già in Italia e in
Francia di grandissima notorietà, tanto per le sue opere
precedenti che per Poesia, la grande rassegna internazionale ch’egli
fondò quattro anni or sono e ormai celebre nel mondo intero,,
Marinetti, diciamo, ha dato in questa sua nuova opera tutta la
misura del suo eccezionale ingegno.
L’eminente critico parigino Glanser,
occupandosi lungamente nel Figaro di questa sensazionale novità
libraria, così si esprimeva: " Ecco un volume di versi
che solleverà molti entusiasmi pazzi e mille disapprovazioni
feroci. Esso merita gli uni e le altre, e il poeta Marinetti è
degno, ad ogni modo, di un’alta ammirazione… Molte delle
poesie di cui si compone il libro possono essere esaltate senza
restrizione per la meravigliosa forza lirica, per la delierante
immaginazione, pel ritmo strano, armonioso e nuovo. Senza alcun
dubbio questo libro d’amore che Marinetti dedica ai suoi
becchini, contiene pagine che sono di un vero, grande e generoso
poeta, entusiasta e disinteressato, che ama la Musa, anche e
soprattutto nel genio di altri poeti, dei quali esalta l’arte
in alcuni meravigliosi ditirambi…" Come tacere,
inoltre, dei due poemi ispirati a Marinetti dall’automobile e
dalle corse automobilistiche? Questi due componimenti
impressionanti che l’autore declama con efficacia
irresistibile, riscossero grande successo…
LA TORRE, dall’editoriale del 1° direttore
Luigi Sorrentino
Antidoto a
mucca pazza e cibi transgenici
BIOTECNOLOGIE, QUESTO IL FUTURO
Colture e allevamenti biologici al centro di
un dibattito presso la sede di AN
L’ on.
Marcello Taglialatela presenta una relazione sul progetto di
legge regionale per l’agricoltura biologica, 14 articoli che
regolerebbero le biotecnologie ed il loro utilizzo."Dobbiamo
puntare a un’agricoltura di qualità che valorizzi i prodotti
meridionali. L’agricoltura tradizionale va sottoposta a severi
controlli per tutelare la salute del cittadino,affiancata dall’agricoltura
biotecnologica. Il motivo che ci fa preferire le insipide mele
della Val di Non e del Trentino alle succulenti mele
meridionali?Le mele nordiche hanno meno sapore ma sappiamo che
vengono realizzate attraverso meccanismi più salubri rispetto a
quelli nostrani.
Nei supermercati è presente il cosiddetto
PUNTO BIO dove trovare prodotti biotecnologici di sicuro
trattamento e controllata provenienza. Sul retro delle
confezioni, questi prodotti risultano provengono dal Nord, a
scapito dei prodotti agroalimentari nostrani, generando così
danno economico e occupazionale per le nostri aziende e
lavoratori. E’ proprio in questo senso che si dirige il
progetto di legge: creare alimenti biologici del Sud."
Sulla stessa lunghezza d’onda, l’intervento
del Dott.Pierluigi Pecoraro, docente universitario in scienze
dell’alimentazione.
"Favorire lo sviluppo di
quei prodotti che meglio si adattano alle caratteristiche del
nostro territorio. I prodotti biologici ottenuti con un
procedimento quasi interamente naturale, sono da preferire ad
altri tipi e tutelano l’ambiente dai fertilizzanti che si
disperdono nell’aria, e l’animale per il quale devono essere
usati mangimi adatti. Anzi sarebbe da vietare l’utilizzo di
alimenti O.G.M. (organ. geneticamente modificati n.d.r..di cui
sono stati rilevate di recente le presenze nelle merendine).
La Regione Campania ha creato
una legge ad hoc solo l’anno scorso. Il problema è che l’Italia
non producendo alimenti con OGM (quelli presenti, infatti,
vengono importati dall’America) non ha le strutture adatte per
effettuare controlli su tali alimenti.
Quindi il male
proviene da fuori. Voglio fornire solo un dato: in Germania il
fatturato per i prodotti biotecnologici supera i 3000 miliardi,
in Francia i 1800; in Italia arriviamo appena a 600 miliardi. A
proposito delle carni alternative c’è da dire che le carni di
pesce e struzzo sono prive di regolamentazione".
Durante il dibattito, qualcuno, nell’esporre
la sua tesi, afferma che il problema non sono i fertilizzanti o
altro, ma i supermercati che hanno schiacciato il piccolo
produttore ed annullato la genuinità primordiale degli
alimenti. faccia della medaglia che elude il dato di fatto e
come correre ai ripari.
E, romanticismo a parte, siamo al 2000 e non
è possibile tornare indietro.
Fabio De Silva
A differenza degli altri siti,
www.torrenet.com,
è un sito giovane e dinamico, in continua
metamorfosi; proprio questa caratteristica lo rende vario e
interessante da esplorare.
Grazie all’abilità dei suoi creatori, il
sito coniuga storia, cultura e arte di Torre del Greco in un
tutt’uno organico e fluido; poiché è aggiornato in tempo
reale anche grazie alla collaborazione dell’assessore alle
politiche degli Eventi, avv. Paola Grado, al segretario, Antonino
Lopez, e all’ufficio stampa, i quali si sono dimostrati
disponibili.
Oltre che alla parte testuale, non mancano le
foto degli eventi, delle mostre. I due creatori,Vincenzo Aucella
e Raffaele Sangiovanni, molto attivi per quanto riguarda la
scena musicale torrese; hanno dedicato un’ampia sezione ai
gruppi emergenti torresi, che racchiude notizie, informazioni
utili, e quant’altro concerne i gruppi e le manifestazioni a
cui prendono parte.. www.torrenet.com , è un sito polivalente,
aperto a 360° sulle realtà di Torre del Greco, per
valorizzarle e renderle note al grande pubblico…
La redazione de "La Torre", sicura
d’ interessare le generazioni più giovani, in collaborazione
con Torrenet.com, riserverà ogni settimana uno spazio al sito,
in modo da informare "in esclusiva", sui gruppi
musicali torresi, su eventuali concerti…
Un assaggio in anteprima?
Nella prossima uscita sarà di scena il
gruppo del momento, gli "Annozero": Lo sapevate che è
uscito da poco il loro ultimo CD?…
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