LA TORRE     pag. 3

    N. 6 - 18 febbraio 2006           Sta come Torre ferma che non crolla già mai la cima per soffiar dei venti

Un antidoto
contro la mucca pazza
e i cibi transgenici

BIOTECNOLOGIE:
QUESTO
IL FUTURO

Colture e allevamenti biologici al centro del dibattito tenuto dall’on.

Marcello Taglialatela di A.N. e il dottor Pierluigi Pecoraro.

Fabio De Silva

Nella sede torrese di A.N, l’on. Marcello Taglialatela ha presentato una relazione sul progetto di legge regionale per l’agricoltura biologica.

14 articoli che dovrebbero regolare le biotecnologie ed il loro utilizzo.

"Dobbiamo puntare ad un’agricoltura di qualità che miri a valorizzare i prodotti meridionali. L’agricoltura tradizionale non è da eliminare ma deve essere sottoposta a severi controlli per la tutela della salute del cittadino e affiancata dall’agricoltura biotecnologica. Ci siamo mai chiesti il motivo che ci spinge a preferire le attraenti ma insipide mele della Val di Non e del Trentino alle succulenti mele meridionali?

La risposta è facile, le mele del Nord hanno meno sapore ma sappiamo che vengono realizzate con meccanismi migliori rispetto a quelle nostrane.

In ogni supermercato è presente il cosiddetto PUNTO BIO dove poter trovare prodotti biotecnologici di sicuro trattamento e di controllata provenienza. Se leggiamo sul retro delle confezioni, ci accorgiamo che questi prodotti provengono tutti dal Nord, a scapito dei prodotti agroalimentari nostrani, generando così un danno economico e occupazionale per le nostre aziende ed i nostri lavoratori. E’ proprio in questo senso che si dirige il progetto di legge: far creare alimenti biologici del Sud."

Sulla stessa lunghezza d’onda, l’intervento del Dottor Pierluigi Pecoraro, docente universitario in scienze dell’alimentazione.

"Bisogna favorire lo sviluppo di quei prodotti che meglio possono adattarsi alle caratteristiche del nostro territorio. I prodotti biologici sono ottenuti con un procedimento quasi interamente naturale, per questo sono da preferire ad altri tipi.

Non va dimenticata poi la tutela ambientale: i fertilizzanti usati disperdendosi nell’aria, provocano un danno ecologico non indifferente e poi anche la salvaguardia dell’animale stesso per il quale devono essere usati mangimi adatti. La cosa migliore sarebbe istituire un divieto di utilizzo di alimenti O.G.M. (organ. geneticamente modificati n.d.r.). Lo sapete che in molte merendine è stata rilevata la presenza di O.G.M.

La Regione Campania ha creato una legge ad hoc solo l’anno scorso. Il problema è che l’Italia non producendo alimenti con OGM (quelli presenti, infatti, vengono importati dall’America) non ha le strutture adatte per effettuare i controlli su tali alimenti.

Quindi il male proviene da fuori. Voglio fornire solo un dato: in Germania il fatturato per i prodotti biotecnologici supera i 3000 miliardi, in Francia i 1800; in Italia arriviamo appena a 600 miliardi, situazione alquanto allarmante.

A proposito delle carni alternative c’è da dire che le carni di pesce e struzzo sono prive di regolamentazione".

Interviene nel dibattito un dottore che nell’esporre la sua romantica tesi afferma che il problema non sono i fertilizzanti o altro, ma i supermercati che hanno schiacciato il piccolo produttore ed annullato quella genuinità degli alimenti di una volta.

Romanticismo a parte, nel 2000 non si può tornare a mezzo secolo fa!.

 


LEGISLATURA

ABUSI FAMILIARI:

SENATO APPROVA LEGGE

Approvata definitivamente la legge contro le violenze in famiglia. La Commissione Giustizia del Senato ha, infatti, approvato, nello stesso testo approvato dalla Camera, la legge relativa alle ''misure contro la violenza nelle relazioni familiari''. La legge prevede misure quali l'allontanamento dalla casa del familiare; il divieto di rientro senza l'autorizzazione del giudice; il divieto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, quali il posto di lavoro, il domicilio o la scuola dei figli; l'ingiunzione di pagamento periodico, fissato dal giudice, di un assegno a favore delle persone conviventi che rimangano prive di sostentamento. Viene inoltre previsto che il giudice possa disporre l'intervento dei servizi sociali o di centri di mediazione culturale o di associazioni che abbiano la finalita' del sostegno e dell'accoglienza di donne e minori. Infine, per chiunque eluda l'ordine di protezione contro gli abusi familiari, sono previste sanzioni penali sino a tre anni con la multa da 200 mila lire e due milioni.

Marco Di Costanzo


ACCIDENTI

BANDE e CITTADINI
DI SERIE B

Ciro Guarino – M.Di Costanzo- Margherita

A S.Maria la Bruna; da quasi tre mesi, abitazioni e negozi sono visitati da ospiti per nulla graditi.Una banda organizzata di ladri ha colpito più volte, e ancora continua a "svolgere" il suo lavoro" indisturbata e tranquilla.
Dapprima sgraffignava biciclette, canne da pesca e oggetti vari dai garage delle villette, ora indirizza le mire sulle automobili parcheggiate, per asportare stereo di marca o addirittura, semplici giubbotti. Infine non disdegna di passare "ai piani alti"
Molti gli appartamenti svaligiati di notte, anche se presenti i proprietari; per non parlare poi del furto dei personal computer dalla scuola media "Angioletti".
Un filo diretto sembra collegare questi furti effettuati con le stesse modalità e, soprattutto, nell’arco di poche centinaia di metri.
Situazione allarmante, che però non sembra preoccupare più di tanto le autorità competenti.I residenti, denunciati i danni, chiedono alle forze dell’ordine di essere più presenti e vicini alle case o alle loro attività, ma la risposta tarda a venire.
Un commerciante della zona lamenta: "Purtroppo non si vedono auto della polizia o dei carabinieri dalle nostre parti; non vorrei che fossimo abbandonati da soli a combattere questa delinquenza".La preoccupazione è rivolta anche ai troppi tossicodipendenti per le vie, come conferma un’anziana signora che vive qui dalla nascita: "Sono preoccupata per i bambini che a scuola possono imbattersi nei malviventi.Le nostre case non sono sicure come una volta e nessuno ci dà una mano. Al solito la periferia è lasciata a se stessa e i suoi residenti sono considerati cittadini di serie B".

MERCATINI, TERRA DI NESSUNO

…nelle edizioni n.2 e 3 di febbraio del vostro giornale di cui sono un abbonato,pensionato marittimo, ho letto l’articolo riguardante i mercatini ( la piazzetta). Ho sempre considerato quei mercatini dove mi reco quasi tutti i giorni a fare spesa,terra di nessuno. Non ci ho mai incontrato un vigile urbano a mantenere un po’ d’ordine e disciplina.I venditori fanno a gara a chi più si può allargare nell’esporre la propria merce e a noi acquirenti, rimane uno spazio talmente ridotto che non resta che procedere in fila indiana.In più, prepotenti, i motorini irrompono nel già esiguo spazio, con rischi di scippi e borseggi. Eppure ai tempi del regime due guardie municipali, fisse, controllavano l’igiene e la qualità delle merci e che non si fosse fregati sul peso, mediante una bilancia a piatti su apposito banchetto. Bastava reclamare in caso di dubbio e per il venditore erano multe! Per i venditori era d’obbligo indossare un camice grigio.
Le Guardie municipali, poi, pur essendo brave persone, in servizio "non guardavano in faccia nessuno". Chi sbagliava pagava multe salate.Andavano via solo quando alle ore 14 il mercato terminava e dopo la pulizia tornava come nuovo. Ricordo che il Comandante delle guardie sorvegliava da solo e a piedi tutto il centro torrese. Scusatemi; il mio sfogo è per fare un confronto di come viviamo adesso a Torre, rispetto al passato.
E’ tutto un abbandono!                           C.D.

ASTENSIONISMI e TEPPISMI-RABBIE-GUERRIGLIE

Forse perché di domenica, forse perché oramai increduli di possibilità di "cambiamenti di rotta" e di tutele e tutori politici e sindacali, c’è calo d’interesse rispetto a conferenze e assemblee, e la mattina del 18 marzo la Villa Comunale era più affollata di rendez-vous dei soliti ragazzi dinanzi ai suoi cancelli e di anziani sulle panchine o ai bordi delle aiuole, che di marittimi convocati dagli Slai Cobas, in attesa di assicurazioni e promesse dall’ on. Malavenda. E, invece, rabbie impotenti a lungo covate, esplodono in furie distruttive proprio verso quei disservizi che le Autorità non riescono a sanare (sicurezza, trasporti, monnezza) che avvelenano l’aria e la vita di città e cittadine nostrane. I diseredati occupano, incendiano, mettono alle strette i politici proprio mentre le manfrine elettorali procedono. Periodo inquietante. Da Napoli, tornano le BR.? Intanto dall’Unione Europea 2000 miliardi sono stanziati per garantire sistemi di sicurezza al Sud dopo aver individuato le zone a maggior rischio.

SPAZZATURA, ECOBALLE, TRENI

Se viaggiate in treno insieme ad ecoballe da scaricarsi in sversatoi a nord di Napoli, siete fritti. Rischiate di scontrarvi nelle stazioni dove queste sono destinate, in folle inferocite disposte a tutto pur di evitare con ogni mezzo, seppure bestiale, che le balle pestifere siano scaricate, proprio come cani che ringhiano e assaltano chi osa invadere il loro territorio. Oltre ai ritardi catastrofici, aspettatevi di tutto!

NUOVA LEGGE per L’AFFIDO

In  attesa  che la  nuova  legge  che agevola le  adozioni sia riportata   sulla  Gazzetta  Ufficiale, parte la  campagna  di  affido  familiare  varata  da Regione  Campania, Servizi  Sociali  e Comune. Le  famiglie  che hanno difficoltà  ad  accudire  in  modo  adeguato  i  propri  figli , li affidano ad altra famiglia affinchè  i  minori  non  finiscano  in  istituto.
Diventano   affidatari anche  i  singoli facendone  istanza  presso  i  servizi  sociali e dopo incontri   di  formazione  con  esperti e incontri  con  il  bambino  e con  la  famiglia  d' origine. Anche  dopo  l' affido, bambino e  famiglie  saranno  seguiti  passo dai  servizi  sociali.  Previsti, inoltre, contributi  economici  dalle  300.000   alle  450.000  lire.  La  forma  di  affido  RESIDENZIALE, può  essere  a  breve, medio  o  lungo  termine  e  permette  al  bambino  di  trascorrere   con  gli  affidatari  giorno  e  notte, il PART-TIME, invece, è  un  sostegno  offerto  alla   famiglia  d'origine  del  bambino  anche  per  poche  ore  o  in  periodi  particolari (  vacanze  pasquali,  natalizie  o  estive.) 
L' affido  rientra  nella  legge  più  generale  285  sulla  tutela  dell' infanzia e  prevede  fondi  regionali  per  varare  progetti  che  tutelino  il  minore. 
Per l’affido ci si rivolge ai  Servizi  Sociali, alle  Case-Famiglia,  al  Comune.