LA TORRE     pag. 4

 13 gennaio 2006             Sta come Torre ferma che non crolla già mai la cima per soffiar dei venti

CRISI DELL’ALLOGGIO?

CI SONO PUR SEMPRE
LE VILLE VESUVIANE…!

di Maria Zeccato

Grave episodio di abusivismo edilizio: all’interno di Villa Vannucchi scoperti due appartamenti costruiti in quelle che un tempo dovevano essere stalle! La giustizia, pur muovendosi lentamente tra i meandri della sua burocrazia, sta facendo il suo corso. La polizia municipale dovrà procedere allo sgombero ed alla demolizione , con la speranza che non sopraggiunga, in extremis, il decreto del TAR per sospendere l’ordinanza! Non c’è rispetto nemmeno per il meraviglioso retaggio del nostro passato che, a dispetto del logorio del tempo, esercita ancora il suo irresistibile fascino su tutto il mondo! Forse qualche accenno storico riuscirà a scuotete le coscienze….?
Lungo la strada del Miglio d’Oro, come perle di una collana che cinge le pendici del sonnecchiante Vesuvio, sorgono splendide ville, mirabili vestigia di un’aristocrazia che nel corso dei secoli non trascurava alcun piacere. Villa Vannucchi, definita dal Duca di Noja "delizia degli Aquini detti di Caramanico", con l’ampio parco che ricopre circa 22000 m. quadri, rappresenta la più grande delle incantevoli ville vesuviane, seconda solo alla Reggia di Portici. La sua costruzione, che risale al 1770-1780, si sviluppa su tre piani, la facciata riccamente decorata da capitelli lavorati, stucchi ed archi ricorda lo stile di Ferdinando Fuga. Non si conosce il nome dell’autore del complesso, di recente, però, è stato accertato l’intervento di Pompeo Schiantarelli nel 1783. Il primo proprietario fu il Principe Tommaso d’Aquino di Caramanico, dopo le cui nozze con Teresa Lembi, nipote di Gioacchino Murat, la villa divenne punto d’incontro del bel mondo aristocratico napoletano. Vi si organizzavano feste, concerti, ricevimenti e …serate dedicate ai giochi d’azzardo! In seguito, tra successioni testamentarie e vendite, l’ultimo acquirente fu Giuseppe Vannucchi. Del complesso oggi rimane ben poco. Oltre alle trasformazioni subite nei passaggi di proprietà, durante la seconda guerra mondiale il parco fu trasformato dalle truppe alleate in parcheggio di mezzi blindati. La villa, acquisita dal Comune di S. Giorgio una ventina di anni fa, versa tuttora in stato di evidente abbandono!
Agli inizi degli anni 90, la scoperta di resti di costruzione sotterranea, un ninfeo, fontana monumentale in voga nell’età barocca, a cui è annessa una piccola stanza. In una pianta della villa sono rappresentate costruzioni non presenti. Potrebbero indicare un sistema di gallerie sotterranee, arricchite da incrostazioni calcaree e costruzioni artificiali che rispecchiano il gusto dell’aristocrazia del tempo. Solo nell’Aprile del ‘99 l’amministrazione ha affidato al Prof. Carrara ed a una equipe di geologi del Dipartimento di Geofisica lo studio della struttura del terreno, per meglio valutare la presenza di altre costruzioni. Grazie all’ausilio di sonde elettromagnetiche si è potuto misurare il valore di resistività del terreno.

L’ I N C O M P I U T A :

Casello senza bretella

E non è la prima. Onde evitare il ripetersi di disagi già esistenti, vedi scuole costruite senza vie d’accesso, centri commerciali senza parcheggi, viabilità senza marciapiedi, ecc.,il Comitato di quartiere Torre Nord, informa i cittadini che anche il nuovo casello autostradale rischia la stessa sorte, ossia d’essere una via senza accesso.

Il coordinamento Comitati di Quartiere, nel 1995, concordava con l’allora Commissario Prefettizio dr.Amoruso, poi con l’ex Sindaco prof.Cutolo, la contemporanea realizzazione della costruzione con la costruzione delle bretelle di raccordo. E non serve addossare la non costruzione di queste alla Sovraintendenza dei Beni Ambientali. Il nuovo Casello sarà comunque ultimato e funzionante nel prossimo semestre, aggravando in modo irreversibile la viabilità e vivibilità di tutta la città ed in particolare della zona a monte dell’autostrada, avendo adottato come soluzione- tampone, l’apertura solo in uscita del vecchio casello deviando tutto il traffico in entrata su via Scappi-S.Elena.

Solo con la realizzazione delle bretelle di raccordo al casello si ottiene distribuzione omogenea del traffico in entrata ed in uscita dell’autostrada, per cui CHIEDIAMO che sia mantenuto inalterato il vecchio casello fino a che le bretelle non siano ultimate. e l’impegno di responsabilità e disponibilità non solo verbale ma ufficiale dell’Amministrazione, acché lo scempio non abbia a verificarsi.

IL COMITATO DI QUARTIERE TORRE-NORD

IL COORDINAMENTO DEI COMITATI DI QUARTIERE


La struttura disomogenea del terreno, a circa due o tre metri di profondità, in determinati punti lascia ipotizzare la presenza di strutture estranee. Le analisi geofisiche, tuttavia, sono in grado di rivelare la presenza di costruzioni sotterranee, ma non la loro natura! Potrebbero anche essere costruzioni naturali di tipo calcareo. E’ necessaria, pertanto, la collaborazione tra archeologi e geofisici in modo da effettuare scavi mirati evitando di danneggiare eventuali tesori architettonici nascosti. Già nella primavera scorsa era stato approvato nel bilancio comunale la spesa per i lavori di recupero della villa.con la creazione di una sorta di stoà dedicato allo spettacolo. Ma per ora, tutto tace