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Argomento presente: « I giovani e la cultura... »
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ID: 357  Discussione: I giovani e la cultura...

Autore: Vera & Paola  - Email: virnapaola@hotmail.com  - Scritto o aggiornato: martedì 23 gennaio 2007 Ore: 21:47

Siamo due ragazze, Vera & Paola, di 22 e 26 anni. Abbiamo visitato questo bellissimo sito e ci siamo chieste se e quanti giovani torresi siano stati in grado di apprezzare questo immane sforzo di diffusione di cultura...
Non crediamo molti: avendo a che fare quotidianamente con i nostri coetanei notiamo spesso e volentieri un completo DISINTERESSE alla cultura, torrese e non...!
Come vi spiegate questa tendenza, dei giovani d'oggi, ad interessarsi solo ad argomenti e ad attività ludiche e futili?! Eppure a Torre del Greco possiamo vantare un patrimonio artistico e culturale che andrebbe continuamente valorizzato e sviluppato, prorio come ha fatto l'autore di questo sito, al quale cogliamo l'occasione per rivolgere i nostri più vivi complimenti per la completa e appassionata opera svolta!
Vera e Paola
 
 
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ID: 1280  Intervento da: Vera Paola  - Email: virnapaola@hotmail.com  - Data: giovedì 3 marzo 2005 Ore: 00:48

Buona notte a tutti.
Io e vera abbiamo sempre letto il forum da quella volta che scrivemmo.Scrivo io Paola perché Vera è andata a nanna. Io seguo il festival di S. Remo fino alla fine.
Cos'è successo all'improvviso, tutte queste risposte. Generalmente non riesco ad afferrare i contenuti dei messaggi del Sig. Mari, ma questa volta il discorso della cultura e l'erudizione è stato chiaro.
Comunque cultura o erudizione i nostri coetanei sono solo attratti dall'evasione.
Il discorso della signorina Busiello viene condiviso parola per parola da noi due. A cominciare dal DVD del Sig. Mari da cui è partita la nostra discussione.
A Torre del Greco non va bene nulla, L'educazione civica non esiste. Le autorità e gli educatori tutto fanno tranne che essere autoritari ed educare come si deve. Capisco il malcontento della Prof. Busiello. Ha ragione al 100x100.
Vorrei che parlasse ancora di tutti i problemi che riguardano noi giovani. Chi lavora nella scuola ha un bagaglio di conoscenze che le persone della strada non conoscono.
Per quanto riguarda il Dott. Langella ho capito solo che vede le cose sotto un aspetto più politico, parla di "sistema" di consumismo, di gioco economico perverso.
Già abbiamo fatto fatica a capire il messaggio 1277, figuriamoci il 12 78.
Ma davvero pretende che si possa capire "...non deprimetevi,... il trucco c'è.... basta pensare!!"?. Dott. Langella, quando abbiamo letto tutti i messaggi della discussione Nella bottiglia, ci siamo fatte un sacco di risate, ci scusi, siamo giovani, ridiamo per un nonnulla. Abbiamo riso a crepapelle perché non abbiamo capito una sola parola del significato che lei voleva esprimere.
Tra lei e il sig. Mari scegliere non saprei. Pretendete un po' troppo con tutte queste metafore. Lei in particolare è così ermetico che non lascia nessuna possibilità di indovinare la soluzione, peggio della settimana enigmistica.
Ora domando due cose a lei a alla prof. Busiello (a Mari no, per carità, ase no mi scarica 20 pagine di spiegazione) Chiedo due cose. Notiamo tutti i problemi del mondo esistenti a torre, ma cosa c'è da fare, quali sono le soluzioni? Seconda cosa: tutto va male, ma perché? Qual'è il movente che spinge quelli che hanno il potere politico ed economico di fare del male al mondo? Non sarebbe più bello per loro vedere i propri simili felici invece che insoddisfatti e sofferenti. Per il potere, per il danaro? No, io e Vera crediamo che c'è un'altro movente di fondo, ma non sappiamo cos'è.
Paola



ID: 1278  Intervento da: Aniello Langella  - Email: aniello.langella@tiscali.it  - Data: mercoledì 2 marzo 2005 Ore: 23:41

...non deprimetevi,... il trucco c'è.... basta pensare !!

ID: 1277  Intervento da: Aniello Langella  - Email: aniello.langella@tiscali.it  - Data: mercoledì 2 marzo 2005 Ore: 23:40

Vi parla un vecchio ( considerati gli anni delle due interlocutrici )!
Il mio non ha l'abito del sermone, infatti sarò sintetico.
Non cervate le cause del declino in arzigogolate indagini. La casua del declino ( secondo me ) è nel sistema . Chi ebbe la pazienza di leggere i "messaggi nella bottiglia" FORSE capì .
Il sistema imposto dall'occidente VUOLE CHE TU CRESCA NEL CONSUMO nella usura delle materie prime. Secondo i "geni" di questo sistema impazzito il progresso si misura in consumo. Il vigile che non multa è vittima del sistema ! " Tutto gira intorno a te" ...ma solo se hai un telefonino. Un uomo vero non è tale se ad un party non porta uno spumantino. La libertà di un popolo si mirurerebbe sul voto imposto.....
Il gioco perverso a questo punto uccide prima i più deboli. Ossia ( secondo me ) quelli che non pensano o non possono pensare. Il sistema è un corpo estraneo che fagocita chi non pensa !!
Queste sciocchezze che scrivo le aveva pensate qualcuno molto prima di me,.... ma molti anni fa e non aveva il computer, nè kinder bueno, nè coca cola, e nè la iuve. Aveva la scatola cranica zeppa di neuroni connessi.
Aniello


ID: 1276  Intervento da: Giuseppina Busiello  - Email: pip67@libero.it  - Data: mercoledì 2 marzo 2005 Ore: 23:14

Prima di esprimere la mia opinione in merito, voglio ringraziare il signor Luigi Mari per il presente recapitatomi tramite il professor Ciavolino. La visione del cd ha appassionato anche mia madre. Le dirò che mi ci vorrà molto tempo per visionarlo e gustarlo, avendo già avuto modo di apprezzarlo.
Quanto alla cultura dei giovani, care Vera e Paola, io ho circa 38 anni, e vi assicuro che questo declino progredisce già da oltre un decennio.
Certo il carattere personale e i propri interessi influiscono molto sulle inclinazioni culturali, ma molta parte la decidono le istituzioni educative, compreso la famiglia, e l'ambiente.
I genitori di oggi sono troppo permissivi, la scuola rincorre programmi talvolta avulsi dalla realtà e l'ambiente sociale e amministrativo conclude il triste quadro della pietà!
Io vengo dalla scuola del merito e dei sacrifici; oggi le famiglie esaudiscono troppo facilmente le richieste dei figli, neppure desideri li chiamerei, senza introiettare il valore del sacrificio economico che ne implica. La cultura è un valore prezioso che va difeso, coltivato e ottimizzato.
Quando parlo di istituzioni mi riferisco anche alle amministrazioni . Quante volte vediamo sfrecciare motociclisti senza casco dinanzi a coloro che sono PAGATI per far rispettare il codice? Come pretendiamo che i giovani si comportino correttamente se nessuno li controlla? Quante volte dobbiamo evitare escrementi di cani sui marciapiedi o aggirare cassettoni stracolmi? Anche questo è cultura. Siamo provinciali, ecco che siamo! Abbiamo bisogno di chi ci redarguisca per rispattare le regole del vivere civile. Già, perché se andiamo fuori da Torre ci mostriamo tutti più diligenti.
A proposito di codice della strada, non capisco come l'amministrazione possa consentire quei piccoli cimiteri da marciapiede - mi riferisco alle lapidi e ai fiori che genitori di ragazzi , spesso incoscienti, mettono per ricordare "il morto x incidente". Piuttosto si dovrebbe richiamare al proprio DOVERE la polizia municipale, sensibilizzare i ragazzi e i genitori sulle conseguenze delle infrazioni + comuni. (Scusate, ma io porto ancora i segni di un incidente causato da una stupida conducente, dove ho avuto la peggio xché guidavo una vespa (CON IL CASCO, altrimenti non starei qui a scriverlo!).
Pur lavorando nella scuola, e forse proprio questo mi permette di poterne parlare, mi convinco sempre + che sono pochi i docenti che lavorano con coscienza professionale; se a questo si aggiunge il fatto che seguono delle direttive ministeriali, mi cadono le braccia. Oggi si fanno mille progetti, si dedicano ore alla lingua straniera, al computer alla recitazione... togliendole alle materie base.
Ero ignara del fatto che al liceo scientifico non si studiasse Geografia... poi non ci si lamenti se i ragazzi non sanno dove si trova Verbania o che Rimini è una città di provincia della Romagna.
Potrei dirne tante sulla scuola ma la cosa mi darebbe maggior nausea. Io credo nel mio lavoro e faccio di tutto xché si cresca con delle regole e dei valori... anche se parte di ciò che costruisco non sarà sempre salvaguardato da chi circonda i discenti.
Mi auguro un futuro migliore per i Torresi.
Pina


ID: 1273  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Data: mercoledì 2 marzo 2005 Ore: 15:47

Vera e Paola,
stamani ho fatto un po' di zapping nel forum e ho rispolverato questa vostra e-mail.
I giovani e la cultura, avete detto. Io ho un grande rispetto per i giovani, anche se essi sono vessati dalle devastanti antitesi dei mass-media. Sono riusciti a sconvolgere la mente femminile giovanile (oggi piaga sociale) iniettando nelle pieghe del cervello una delle caratteristiche che una volta era solo prerogativa delle sante: l’anoressia, un nichilismo praticato non già per voto al Signore, ma obbedienza al Dio-apparire.

Sono riusciti, i mass-media, a sovvertire l’ordinamento del tempo. Il Signore creò il giorno per vivere e la notte per dormire. Oggi i giovami escono alle undici di sera e vanno a dormire alla sei di mattina. Gradirei un sondaggio su ciò. Accade in che percentuale?

Non ci sono molti casi di cultura propriamente detta a Torre.
Nicola Scognamiglio in quel di Milano nell'identificativo 1235 della discussione "Iscritti perplessi" fa una chiara relazione sulla differenza che passa tra cultura ed erudizione; sembra calzi a pennello qui:

ERUDIZIONE = Ampio corredo di cognizioni apprese didatticamente intorno a varie discipline lettererie, tecniche, ecc.

CULTURA = Complesso di intuizioni, procedimenti inventivi, comportamentali, filosofici, letterari, storici, artistici ecc. adoperati e diffusi da singoli individui o da gruppi sociali di particolare levatura.

e conclude con una citazione latina di S. Anselmo:

"Credo ut intelligam, non intelligo ut credam".
(Credo per comprendere, non comprendo per credere).

E' il caso di aggiungere, da parte mia, il significato di "coltura" che simula l’ "erudizione".

COLTURA: Allevamento, messa in opera di semi presistenti per il fine di produrre raccolti predeterminati.

Finché non ci sono "intuizioni, procedimenti inventivi", cioè la creatività del sapere non si fa altro che fare "didattica" o "professione" e mai cultura.

Ora citatemi dei casi di cultura eclatanti nella nostra città, nei vari campi dello scibile, che abbiano avuto risonanza planetaria, a parte l’arte la glittica.

Storiografia, saggistica, narrativa, letteratura settoriale, musica, spettacolo, medicina, ricerca, Arte, ecc.

Storiografia = Solo riporti di eventi libreschi da antesignani come Ignazio Sorrentino, Gaetano De Bottis, Vincenzo Di Donna, ecc. Assenza di sperimentazioni su reperti e documentazioni inedite. Non escludento un plauso alla tenacia e all'impegno dei "contemporanei" come, ad esempio, De Gaetano e Raimodo. Fanno eccezione le sperimentazioni corredate da studi relativi di Aniello Langella.

Saggistica = Solo riporti di eventi libreschi. Fa eccezione la dillogia di Eugenio Torrese sul corallo, la sua economia, ecc. con fattori inediti di ricerca, statistiche, ecc.

Narrativa = Bassissima produzione. Casi sporadici di racconti e aneddotica. Clelia Sorrentino, C. Raimondo, R. Raimondo (all'interno di "Itinerari torresi"), A. Abbagnano, A. Argenziano).

Letteratura settoriale = Agiografia di stampo libresco tramiti eventi e documentazioni, ed assenza di aneddotica e profili psicologici e caratteriali dei personaggi. Inedito lo studio di Salvatore Argenziano sul dialetto locale e qualche caso di manualistica avanzata sulla lavorazione del corallo con esperienze e riporti di prima mano come appunto "Il corallo" di Basilio Liverino e "L'oro Rosso" di Flavio Russo. Poi più nulla di inventivo e creativo adatto a piattaforme internazionali.

Musica: A parte Giuseppe Raiola (Raimir) Torre non ricorda compositori. Poiché qui si intende la cultura come inventiva, scoperta e creatività si ricordano solo esecutori come Albanese, Todisco e il grande Salvatore Accardo. I vari gruppi muscali classici o moderni fanno diffusione di erudizione, ma non si può parlare di cultura propriamente detta, tutt'al più di maestria esecutiva. Non so giudicare le composizioni del Maestro Izzo, ma sicuramente non c'è stato rilievo internazionale.
Spettacolo: Solo due casi di rilievo: Gennaro Vitiello e Lucio Beffi in quanto alla scrittura di testi. Attori a josa, anche bravi. O qualche caso di filologia della materia come Antonio Borriello con Beckett.

Medicina - Ricerca: A memoria d'uomo, nulla.

Arte: L’unico settore dove il discorso cultura è calzante. La creatività nelle arti figurative, nella glittica e nella oreficeria ci fa detenere primati in tutto il mondo. Non voglio fare l’avvocato del diavolo sospettando che buona parte della valentìa dei nostri artisti si avvale anche del prestigio della materia in se, ma i riconoscimenti internazionali ci sono stati e ci sono, materia o non materia di valore. Sarebbe un discorso dissacratorio e gratuito se i capolavori di incisoria di un Parlato o di arte figurativa di un Ascione, di un Mazza o di un De Corsi (torrese adottivo) venissero esclusi dal discorso Cultura.
E’ chiaro che la cultura non è fatta solo Di Michelangeli, di Manzoni e di Shakespeare.

Questo discorso non prevede demeriti per nessuno. Chiunque, a modo suo, dà il proprio contributo, anche se talvolta solo passivo, al sapere. Torre del Greco è pregna di intelligenza di sagacia, di capacità su tantissimi settori anche perché si è avvalsa della scuola del mare. Noi siamo diretti eredi della prima scuola del mondo, quella salernitana dai normanni al XIII secolo.

Non c’è cultura, forse, anche in un casatiello, in una pastiera di grano, in una semmolella?

Luigi Mari


ID: 360  Intervento da: luigi Mari  - Email: gigiomari@libero.it

Troppa Grazia, Sant'anto'.
Luigi Mari
P. S. - Iniziate voi a scrivere e sensibilizzare i coetanei.


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