Il Corallo B. Liverino  pag 13 di 14


  Portagioie con cammeo di Pasquale Certosino
         Realizzaz. R. Grassi - Museo Liv
erino

Numerosissimi furono gli ornamenti personali: collane, colliers, bracciali, orecchini, spilloni, anelli, spesso intere parures, da noi dette "finimenti", benché pesantemente barocchi, furono il "pezzo forte" dell"800 napoletano.
Le riproduzioni su scala ridottissima di foglie, di fiori e di frutti, che andavano a comporre 1'ornamento detto proprio "foglie e frutti", o le più stilizzate ispirantesi a soggetti neoclassici e mitologici, caratterizzarono questi gioielli, in cui il corallo era sempre unico incontrastato elemento. 
Dalla opulenza di tali realizzazioni si passava ad altre più fini e delicate: piccoli fiori a più filari di petali quasi trasparenti, farfalline e graziosi insetti dalle ali impalpabili, minuti cammei formavano componenti per meravigliosi pendenti, fermagli, spilloni, broches, bracciali, molto ambiti dalle donne. Per gli uomini le stesse mini-opere andavano ad impreziosire una spilla da cravatta, un ciondolo della catena dell'orologio, una coppia di gemelli da polso.

     Cammeo con puttini - Corallo mediterraneo
           Inizio XX secolo - Museo Liverino

Tutti questi fantasiosi lavori avevano anche una ben precisa ragion d'essere di ordine pratico: l'utilizzo dei residui della lavorazione primaria. Ad
esempio le foglioline e i petali di fiori, i piccoli insetti venivano ricavati dalle " scaglie " risultanti dal taglio dei rami. Da quelle di maggior spessore il lavorante poteva ottenere una piccola pera, un'anforetta, una mela, un uccellino. I "pedicini" invece, per la loro forma, si prestavano alla riproduzione di roselline. 


       Pettine a tiara di argento dorato e corallo
    Lavor. 4romana - Sec. XIX - Museo Liverino


  Catena monolitica per orologio. Corallo Sciacca 
                   Sec. XIX - Museo Liverino

                  
  Pomo di bastone . Corallo "Scotch" (Cerasuolo)
                    Sec. XIX - Museo Liverino

In questo 1800, le collane in particolare ebbero una varietà mai più ripetuta; lunghe e corte, a grani lisci o faccettati; sottili e strette alla base del collo o ampie a forma di preziosi colletti di baguettes di corallo, spesso culminanti sul davanti con figure neoclassiche o superbe composizioni di foglie, fiori e frutti. Ma furono le catene di corallo ostentate dagli uomini sul gilé a rappresentare la prova piu sorprendente dell'abilità dei nostri artisti, valutabile nella giusta misura solo da chi, del mestiere, conosce le difficoltà tecniche superate affinché tutta la catena fosse monolitica. Ma su questi capolavori napoletani che potrebbe leggersi l'arte, perché una vera arte, della lavorazione del corallo.


Collana di trentaseimila microsfere Lavor. cinese.
     Sec. XIX Corallo Sciacca - Museo Liverino