
Portagioie
con cammeo di Pasquale Certosino
Realizzaz. R. Grassi -
Museo Liverino
Numerosissimi
furono gli ornamenti personali: collane, colliers, bracciali, orecchini,
spilloni, anelli, spesso
intere parures, da noi dette "finimenti", benché pesantemente
barocchi, furono il "pezzo forte" dell"800 napoletano.
Le
riproduzioni su scala ridottissima di foglie, di fiori e di frutti, che
andavano a comporre 1'ornamento detto proprio "foglie e frutti",
o le più stilizzate ispirantesi a soggetti neoclassici e mitologici,
caratterizzarono questi gioielli, in cui il corallo era sempre unico
incontrastato elemento. Dalla opulenza di tali realizzazioni si passava ad
altre più fini e delicate: piccoli fiori a più filari di petali quasi
trasparenti, farfalline e graziosi insetti dalle ali impalpabili, minuti
cammei formavano componenti per meravigliosi pendenti, fermagli, spilloni,
broches, bracciali, molto ambiti dalle donne. Per gli uomini le stesse
mini-opere andavano ad impreziosire una spilla da cravatta, un ciondolo
della catena dell'orologio, una coppia di gemelli da polso.

Cammeo
con puttini - Corallo mediterraneo
Inizio XX
secolo - Museo Liverino
Tutti questi
fantasiosi lavori avevano anche una ben precisa ragion d'essere di ordine
pratico: l'utilizzo dei residui della lavorazione primaria. Ad esempio
le
foglioline e i petali di fiori, i piccoli insetti venivano ricavati dalle
" scaglie " risultanti dal taglio dei rami. Da quelle di maggior
spessore il lavorante poteva ottenere una piccola pera, un'anforetta, una
mela, un uccellino. I "pedicini" invece, per la loro forma, si
prestavano alla riproduzione di roselline. 
Pettine
a tiara di argento dorato e corallo
Lavor. 4romana - Sec. XIX - Museo Liverino
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Catena monolitica per orologio. Corallo
Sciacca
Sec. XIX - Museo Liverino

Pomo di
bastone . Corallo "Scotch" (Cerasuolo)
Sec. XIX - Museo Liverino
In questo 1800, le collane in
particolare ebbero una varietà mai più ripetuta; lunghe e corte, a grani
lisci o faccettati; sottili e strette alla base del collo o ampie a
forma di preziosi colletti di baguettes di corallo,
spesso culminanti sul davanti con figure neoclassiche o superbe
composizioni di foglie, fiori e frutti. Ma furono le catene di corallo
ostentate dagli uomini sul gilé a rappresentare la prova piu sorprendente
dell'abilità dei nostri artisti, valutabile nella giusta misura solo da
chi, del mestiere, conosce le difficoltà tecniche superate affinché
tutta la catena fosse monolitica. Ma su questi capolavori napoletani che
potrebbe leggersi l'arte, perché una vera arte, della lavorazione del
corallo. 
Collana di trentaseimila microsfere Lavor.
cinese.
Sec. XIX Corallo Sciacca - Museo Liverino
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