Il Corallo B. Liverino  pag 12 di 14

Benché‚ ricordato come "il secolo dell'arte del corallo", esso conobbe anche un periodo di crisi testimoniato da Pietro Balzano: "Ma dopo il 1815, mutate giustamente le cose tra noi e per quasi legittimo mutamento, decaduto a un tratto in Europa i1 grande uso che si faceva del corallo...". E veramente diffuso doveva essere questo disinteresse se i lavori delle fabbriche di Trapani venivano ceduti, come dice lo stesso autore, "a vilissimo prezzo" a Genova e a Livorno. Il periodo nero, pero, duro poco e non riuscì ad offuscare definitivamente il fascino del corallo e il gusto per il suo impiego. 
Nel 1838 ancora i1 Balzano, riferendosi a Genova, scrive: "ora e di nuovo che lavora in indicibil modo il corallo "; a Napoli nel 1860-70 si contavano cinquantacinque incisori gia espertissimi; Torre del Greco vantava otto fabbriche oltre a una miriade di lavoranti a domicilio. Di quanto diffusa e importante all'epoca fosse nella città ligure l'attività dell'Ottocento, ho trovato conferma tangibile in ciò che ancora rimaneva nel 1960 della antica azienda "Raffaele Costa", a mio avviso la maggiore tra tutte quelle che hanno trattato la nostra materia. 

L'ornamento di corallo, quindi, divenne nuovamente d'obbligo in tutta Europa; la duchessa d'Angouleme, figlia dei decapitati Luigi e Maria Antonietta, nella sua "bottega" di Parigi, realizzo preziosi ed originali gioielli in forme del tutto nuove per l'epoca: aeree roselline, piccoli cammei, delicate composizioni floreali di corallo risaltanti tra oro e minute perline. Si arriva cosi al momento della zona partenopea e quindi ai nostri artisti. Ai molti nomi famosi che dettero celebrità all'arte del corallo va aggiunta una pletora di sconosciuti quanto bravi incisori, i quali, avvalendosi anche della notevole quantità di grezzo fornito dai giacimenti di Sciacca, dettero vita ad una vastissima produzione di stupendi manufatti. 
Quante incisioni ad alto e a basso rilievo di ispirazione neoclassica o sacra - una Medusa o i1 volto di una Madonna, un gruppo di Cupidi e di Cherubini - poggiate su morbidi velluti e costrette incornici dorate, decorarono le pareti dei salotti di quell'epoca! Quanti lavori di corallo a tutto tondo, unitamente a preziose scatolette e ad altre inutili quanto belle "cosette" allora in uso, arricchirono i piccoli tavolini e gli artistici scrittoi!


Foglie e frutti - Corallo mediterraneo e oro - Manifattura torrese - Museo Liverino