Anno III
Aprile-maggio 2003 
n. 4-5

pag. 3 di 16

Lettera
ad un ammalato

da un informatore scientifico
del farmaco.....

di Valerio Sullo

sommario
4 Nemici miei carissimi 
A colloquio 
con Emanuela Sorrentino
di Vincenzo Ricccio

5 Specchi rotti
  e lanterne magiche
Non prendermi l’anima
di Adele Pisapia

6 Salute mentale
La compagnia Majkovskji
di Gianfranco Oliviero
Il disagio mentale e la società
di Lucio Bonelli

7-10 Speciale 
     Torre Annunziata
7  Francesco Maria Cucolo 
risponde
   di Stefania Iele
8  Origini di Torre Ann.ta
   di Adelaide Tagliaferri
   Oplontis
   di Maria Pasqua Di Donna
9  La Villa di Poppea
   di Sabatino Falanga
   Lo scoglio di Rovigliano
   di Giacomo Trotta
10 La Madonna della Neve
   di Ida Balzano 

11 Lo Sport 
Olimpic Center
di Giovanni Iennaco

12-13 Guerra e Pace 
12  Guerra intelligente? No grazie
    di Antonio Muzio
    Guerra in TV
    di Sabatino Falanga
13  Educazione alla pace
    di Cristina Tarallo
     Danni e guadagni della guerra
    di Maria Pasqua Di Donna

14 Temporanei accessi 
di ragione  
Guerra a ‘nfenta
di Giovanni D’Amiano
La Pasqua
di Carla Di Cristo
Gianfranco Vené: il Golpe fascista
di Antonio Giordano

15 Alimentazione 
   e Benessere
Enrica risponde
di Enrica Sorrentino
Poesia
Il mondo
di Annamaria Sorrentino
Inno alla vita
di Simona Giraud
Povero ma ricco
di Mimmo Matrone
Lealtà
di Anna Altamura

16 Per ridere un po’
Vignette sulla follia
di Adelaide Tagliaferro 

Caro amico, oggi il fantomatico "rompiscatole" in giacca e cravatta, con la borsa piena di campioni gratuiti di medicinali si chiama proprio così: informatore scientifico del farmaco! Non meravigliarti. Pochi conoscono questo termine, pochissimi conoscono questa professione. Spesso puoi aver pensato: "Ma che fastidio queste persone! Ci fanno solo perdere un mucchio di tempo!" Non è colpa tua se quasi mai nessuno, in televisione o sui giornali, ti ha spiegato esattamente cosa succede nell’incontro tra noi e il tuo medico.

A confonderti ulteriormente le idee, qualche mese fa, si sono impegnate trasmissioni televisive, aiutate dai maggiori quotidiani nazionali. Hai avuto modo di leggere ed ascoltare che oggi è consuetudine per le aziende farmaceutiche corrompere e per i medici farsi corrompere. Caro amico ti confido di aver provato tanta amarezza. Ho pensato: "Perché non fanno dei distinguo? Nel nostro ambiente non mancano persone oneste e professionali!"

Ma sai qual’è la cosa più grave? In questo modo hanno messo a dura prova la tua fiducia. Credimi, la realtà non è così nera come vogliono farla apparire. Le aziende farmaceutiche rispondono alle leggi del profitto? Vero! In tutto il mondo lo fanno. Perché sono aziende private e in commercio domina il libero mercato. Devi sapere, però, che da tempo alcune aziende hanno capito che, quando si ha a che fare con le malattie delle persone, il libero mercato deve essere limitato dal rispetto di indispensabili regole. Così, può capitare che, all’inizio della nostra professione, si sottoscriva un credo di comportamenti etici. In ogni caso, rispondiamo a regole stabilite dal Ministero della Salute: oggi ne attendiamo di nuove. Ben vengano se riusciranno a rasserenare gli animi e

a recuperare la fiducia. Per quelli di noi che sbagliano le autorità preposte potevano ieri e possono oggi tranquillamente intervenire per tutelarti.

Ci si dimentica, poi, che il medico è un professionista in grado di filtrare le notizie che riceve da noi per poterle utilizzare nella maniera più opportuna. Se il tuo curante ci espone un dubbio, riguardo il farmaco che stai assumendo, nostro dovere è consigliarlo e informarlo correttamente per la tutela della tua salute. Ecco cosa c’è di tanto misterioso negli incontri tra noi ed il tuo dottore.

Cerchiamo di curare la sua informazione farmacologica, aggiornandolo sulle novità scientifiche e, se possibile, di risolvere, insieme a lui, le tue difficoltà, anche con incontri scientifici specifici, rigorosamente autorizzati dal Ministero della Salute. Credimi, la mia più grande soddisfazione, umana e professionale, è quando apprendo che sei riuscito a risolvere le sofferenze che ti affliggono. Guardiamo insieme al futuro con speranza e serenità. Oggi ce n’è davvero tanto bisogno.