Anno III
Gennaio-marzo 2003 
n. 1

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Ciao  Direttore
di Maurilio Tavormina

Sommario

4 Salute Mentale
Il CIPE e l’ASL Salerno 1
di Giuseppe Della Monica
Essere sfortunati
di Elisabetta Mattiucci

5 Specchi rotti
e lanterne magiche

Spider
di Adele Pisapia

6 Speciale Savoia

I Savoia in Italia
di Lucio Bonelli
E Napoli attende ancora
di Tavix
Napoli e i Savoia
di Vincenzo Riccio

7-9 Speciale Boscoreale

7
Intervista a Vincenzo Cavaliere
di Ciro Viola
Storia di Boscoreale
di Teresa Quirino
8
L’Antiquarium di Boscoreale
di Maria Pasqua Di Donna
9
Il tesoro di Boscoreale
di Simona Giraud
Boscoreale oggi
di Stefania Iele

10 Guerra e Pace

Signor Freud: perchè la guerra?
di Stefania Iele
La guerra
di Lucio Bonelli
La pace
di Maria Pasqua Di Donna

11-13 Speciale Alimenta-zione e Benessere

11
Il Pianeta Italia
di Rosanna Ciaravolo
12
Dalla Bulimia all’anoressia
di Errica Sorrentino
Nutrizione sana
di Cristina Tarallo
13
Il latte alla diossina
di Antonella Tarotto
Il pesce inquinato
di Sabatino Falanga

14-15 Temporanei accessi di ragione

14
Eutanasia
di Antonio Giordano
Quando Piove
di Renato Gervasio
Un tiro un goal
di Salvatore Garofalo
Compromessi
di Oscar Porcelli
15
Poesia
Un giorno
di Simona Giraud
Amica mia
di Mimmo Matrone
Beato il papà
di Suor Morgana
La signora Bice

di Ida Balzano

16 Per ridere un po’

Vignette sulla follia
di Adelaide Tagliaferro

Questo è l’ultimo numero che avremo il piacere di avere ancora con noi il nostro primario Walter di Munzio, direttore di Integrazione, perché dal primo aprile prenderà servizio all’ASL di Salerno 1 per dirigere un’altra Unità Operativa di Salute Mentale. Rimarrà comunque in noi della redazione la traccia indelebile dei suoi esperti consigli e dei suoi indirizzi e sarà ancora il nostro Direttore Responsabile, mentre lo scrivente firmerà l’editoriale futuro.
In questi anni, sotto la sua guida generosa ed esperta, abbiamo avuto dei successi formativi, che ci hanno permesso di crescere in autonomia di gestione e consolidare il gruppo redazionale. La sua è stata una direzione politica-sanitaria non verticistica, stimolante, attenta alle necessità del più debole, del

sofferente psichico e allargata alle  necessità operative territoriali, per una migliore strategia d’intervento alla lotta contro lo stigma sociale e l’emarginazione del malato mentale.
Ricordo con piacere la forza con-vincente del suo bianco sorriso e l’inestinguibile entusiasmo lavorativo. E’ capace di coinvolgerti posi-tivamente, anche quando sei stanco, perché crede nelle sue idee e non le molla fin quando non le concretizza, per poi passare in un continuo turbinio di progetti ed azioni ad altri obiettivi. Il suo agire è paragonabile ad un torrente in primavera!
Ma anche le azioni molto intense prima o poi terminano, e Walter come un astro fuggente si allontana con le prime luci del mattino, lasciando in tutti noi d’Integrazione un piacevole ricordo. Gli auguriamo di raggiungere i traguardi desiderati con lo stesso entusiasmo che ha suscitato in noi.