La
Supplica
di Antonella Tarotto
Tutti
noi cristiani abbiamo tante occasioni per ritrovarci
insieme per qualche solennità religiosa, eppure, per
noi di Napoli e provincia, dove la devozione alla
Madonna del Rosario di Pompei è molto sentita, c’è
un particolare evento liturgico molto importante: la
supplica alla Madonna, che si tiene l’8 maggio e la
I domenica di ottobre.
Adesso che la data dell’8 maggio è prossima, tutti
i fedeli già pensano di recarsi in pellegrinaggio a
Pompei, per riunirsi nella piazza del santuario per
rivolgere a Maria una splendida preghiera.
La supplica fu scritta dal beato Bartolo Longo,
fondatore della nuova Pompei e della sua basilica. Si
recita l’8 maggio in ricordo dello stesso giorno del
1876 in cui fu posta la prima pietra del santuario,
terminato dopo ben venticinque anni.
Con questa preghiera i fedeli riconoscono i loro
peccati, chiedono clemenza per le loro miserie,
invocano il Santo Rosario, tanto caro a Maria, e
sperano in una sua benedizione. La Madonna in tutte le
sue apparizioni, a Lourdes, a Fatima, ci consiglia di
dire il rosario per chiedere la pace per l’umanità.
Ma a fare di quest’evento un qualcosa di speciale è
il significato che accomuna gli animi dei credenti,
nonostante la stanchezza di un lungo pellegrinaggio e
il clima, visto che sono ormai molti anni che la
Supplica si svolge all’esterno della basilica,
piccola per contenere migliaia di fedeli. |
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"Il santuario di Pompei"
Il tempo sembra fermarsi, si è incuranti dell’intemperie,
tutti gli affanni e i problemi sembrano scomparire e
accalcati gomito a gomito ci si sente uniti in una
grande famiglia. Tutti figli di una dolce Madre, che
invocano e supplicano La sua Amorevole protezione.
A Pompei in questo giorno solenne si respira un’aria
diversa, densa di fratellanza e pace spirituale,
proprio come auspicava un secolo fa il beato Bartolo
Longo. |