Anno II - n. 5-6 
Maggio-Giugno 2002 

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Il Toro
di Felice Gaglione
La poesia

Mamma
di Ida Balzano

Poeta non sono, ti canterò

questi pochi versi

affinché il tuo cuore li gradisca.

Mamma, che dolce suono ha questa parola,

oh mamma, stella raggiante del mio cuore,

infinita dolcezza della mia anima.

Amore indescrivibile,

gioia eterna della mia prima gioventù,

fine immacolato, luce dei miei occhi,

colomba bianca della mia vita,

gioia del mio cuore.

Dolce melodia di cherubini,

voce celestiale del mio animo,

sole splendente, luce dei miei passi,

poesia del mio canto,

amore del mio cuore.

Amore
di Antonello Di Letto

Amore, comm ‘ è strana stà parola

Che vo dicere "st ‘ Ammore"?

E’ na bella mericina?

E’ na dolce ninna nanna?

E’ na voce, è a voce e mamma

C’a te vene a sussurrà

"figlio mio te voglio bene,

sulo mai te lassarraggio,

‘o pensiero e mamma toia,

n’ sieme a te sempe starà"

E si ammore fosse e femmena?

Fosse chillo e na cumpagna

E na femmina c’affianco

Sempe a te rimanarrà

Fino a o juorno c’a o Signore

Sulo a uno lassarà

Ma l’ammore è pure e figlie

Chilli figlie assaie vulute

Chilli figlie desiarrate

C’a nu juorne vularranno

Chistu "nido" lassarranno

Comme tu faciste tanno

Ma si o core l’è ‘mparato

‘O ricordo e mamma è tanto

e mai scurdare putarranno

Te dimmanne ancora "ammore"?

Ma si tosto o scemunuto?

Vuò capì c’a chisto ammore

Nun è cosa e tutte quante

L’ ja piantà, l’ ja cultivà

L’ ja fa crescere e arracquà

Ma si vene forte e bello

Stà sicuro, murarraje, ma l’ammore che ha lassato,

miezo a gente camparrà.

 

Senza parlare

di Catello Caiazzo

Una vecchia sull’uscio di casa

Seduta su una vecchia seggiola,

intenta ancora a ricamare,

rapisce l’ultimo bagliore

caldo del sole.

Il viso solcato da rughe

Alza verso di me lo sguardo;

con quegli occhi spiritati

senza parlare.

Abbozza ad un sorriso di mamma,

nonna e vecchia, di quelle che ne

hanno passate.

In me tutto questo provoca

un senso di riguardo ed

anch’io come lei sorrido,

con la medesima tenerezza.

 

 

Malinconico moderato

di Anna Altamura

Funesto

calpesto

l’odiato timore

di un giorno migliore.

E’ un canto,

in un pianto,

mi reca il sano respinto sospetto

che sia di difetto

alla specie.

Perché giorno migliore

È questo,

che

di luci e d’ombre

fa pieno il paesaggio.

Nostalgico certo,

ma... offerto,

in dono a te

che sei la più bella.

Segno di terra, fisso, negativo, femminile, governato da un pianeta
poco noto agli astronomi, ma intuito, conosciuto e chiamato X dagli astrologi.
Chiamerei questo pianeta Teseo, personaggio mitologico dell’antica Grecia. In natura questo segno è identificato nei prati verdi e fioriti, nei piacevoli profumi dell’aria, nei colori che adornano i campi.

Il settore d’appartenenza del segno del Toro è il secondo e riguarda l’aspetto fisico e finanziario. Anatomicamente è legato alla gola. Il Toro, in quanto segno di terra, ha senso pratico, è razionale, laborioso, routinario e queste caratteristiche lo aiutano a trovare la giusta direzione nella vita; è fondamentalmente legato al passato, è attratto dai beni materiali e dai guadagni.
Chi ha un forte secondo settore nel proprio quadro astrale è interessato alle attività di agricoltore, allevatore di bestiame, guardia forestale, banchiere, cassiere ed in generale a tutti i lavori che lo pongono a diretto contatto con il denaro.
Favorito dalla dominazione di Venere, che trova nel Toro il suo domicilio base, il secondo segno zodiacale ha anche senso estetico ed artistico, ha una voce gradevole e molti artisti della musica sono infatti del Toro o segnati dal secondo settore. Nelle relazioni sentimentali si dona con romanticismo, sensualità e anche con molta grazia venusiana.
Giove ha nel segno del Toro il suo domicilio d’esaltazione rendendolo ottimista nella vita e donandogli altre caratteristiche gioviali, quali gli studi universitari, la conoscenza delle lingue, lunghi viaggi, lo sport, l’amore per gli animali e il misticismo.

Gemelli di F. G.

Segno di aria, mobile, positivo, maschile, dominato dal pianeta Mercurio.
In natura il segno dei Gemelli è identificato nella primavera giunta alla sua ultima fase, la vegetazione è più colorita, i fiori iniziano a mostrare le prime varietà di frutti, le foglie si atteggiano verso l’alto conquistando l’elemento aria, proprio del segno, gli uccelli sono in un continuo cinguettio.
Come la natura inizia a comunicare così il pianeta Mercurio ci caratterizza da bambini, quando incominciamo a muovere i primi passi, a scandire le prime parole e a mostrare le prime astuzie. Il Gemelli ha uno spigliata valenza comunicativa, è affascinante, simpatico, intelligente ed ha buone capacità nel commercio, nelle attività di rappresentanza, nel giornalismo ed in generale in tutte le attività svolte nelle relazioni con il prossimo. Il suo settore di appartenenza, il terzo, riguarda i rapporti con il mondo che più ci circonda; è il domicilio dei fratelli, dei cugini, dei cognati, della radio, della televisione, degli scritti ed in particolare di letteratura, della guida di mezzi di locomozione per piccoli spostamenti, del computer, del telefonino. Anatomicamente il Gemelli è legato ai polmoni e alle braccia. Plutone trova nel terzo segno dello zodiaco la casa di esaltazione, rendendolo sensibile al sesso e all’occulto.

Un pianeta poco noto agli astronomi e denominato Y dagli astrologi, trova in questo segno il suo domicilio base, donandogli capacità lavorativa e senso di cura della propria persona.