Anno II - n. 5-6 
Maggio-Giugno 2002 

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L’ e s o r d i o
d e l l’
I
t a l i a
di Adelaide Tagliaferro


"L’ottimo Tommasi alle prese con Chala e Obregon, due giocatori dell’Ecuador"

 l’entrata in campo di Del Piero, un calciatore molto popolare e molto esultato dai tifosi.
Totti ha giocato molto spesso sotto la porta come si suole dire "con il sangue agli occhi", facendo una partita eccezionale e un goal mancato purtroppo, che però non gli ha tolto nessun merito. L’Italia è una squadra molto forte e lo sa! Da quello che ho potuto vedere l’Ecuador ha potuto fare solo un gioco molto centrale perché i nostri azzurri spingevano l’azione degli avversari al centrocampo e li dominavano.
In breve l’Italia ha sconfitto l’Ecuador per 2 a 0, giocando con tecnica migliore e con molta energia, per la gioia di tutti noi tifosi. Spero che ora si stiano riposando bene e che altrettanto si stiano allenando per farci rivivere tanta felicità anche nella prossima partita.

Sono una mamma di ventiquattro anni, tifosa del calcio e più precisamente dell’Italia. La nazionale ha esordito nei Mondiali 2002 martedì 4 giugno giocando contro l’Ecuador.
Nonostante l’entusiasmo che mi spingeva a calcolare bene il tempo da impiegare per svol


gere tutte le faccende domestiche e i giochi da dedicare a mia figlia, non sono riuscita a seguire in TV i primi sette minuti di gioco e mi sono persa giusto il goal di Vieri: la prima rete dell’Italia! Ho potuto solo sentire le trombe e l’esultanza del vicinato, che

ben per loro, erano già nelle proprie case davanti il televisore, mentre io varcavo la soglia del mio palazzo per raggiungere a pochi metri da lì l’abitazione di una mia parente, dove finalmente ho potuto godermi la partita.
L’Ecuador è una squadra formata, nella maggior parte, da giocatori di colore, alti e fisicamente muscolosi al punto giusto. Ho voluto sottolineare questo particolare per introdurre il fatto che durante l’incontro sportivo la squadra avversaria ha commesso molti falli, sicuramente molto di più della nostra e la partita è stata impegnativa sul piano atletico.
Il nostro gioco è incominciato bene, con la splendida rete di Vieri, che ho visto poi alla moviola, ed è continuato altrettanto regalandoci intensi minuti di gioia ed eccitazione. E’ stato bellissimo quando il nostro "super-bomber" al cinquantesimo minuto ha segnato il goal della vittoria: ci siamo trovati tutti in piedi ad urlare di felicità.

Durante il secondo tempo ci sono stati diversi cambi di giocatori, sia per noi, sia per l’altra squadra, tra cui

Italia - Croazia: 1-2 di Davide Corazza

L’8 Giugno 2002, ore 11,00 italiana, in Ibaraki, Giappone, l’Italia incontra la Croazia per la prima volta in un mondiale. E’ la seconda gara di qualificazione per gli ottavi del girone G. La nostra avversaria ha bisogno di vincere se vuole restare aggrappata alla qualificazione. Gli azzurri vorrebbero chiudere il discorso per non giungere in affanno alla gara contro il Messico. Purtroppo, per l’Italia le cose sono andate diversamente.
Tanto per cominciare, nella pre-gara s’infortunano capitan Maldini e il centrocampista Di Biagio. Il "Trap", confortato dal parere dei sanitari, ha deciso di far giocare il primo e di sostituire il secondo con Cristian Zanetti. Nella Croazia mancano all’appello i due "grandi vecchi" Suker e Prosinecki, rei soltanto di aver disputato una pessima gara contro il Messico, a detta del loro allenatore Mirko Jozic.
L’arbitro Graham Poll, alla sua prima esperienza alla fase finale di un mondiale, ha diretto la partita 

commettendo gravi errori decisionali annullando due goal regolarissimi all’Italia, su segnalazione del guardalinee da nese, e non fischiando alcuni vistosi falli.
Ma andiamo per ordine. Già nei primi minuti, la Croazia si è rivelata un avversario temibile e deciso, al punto tale da costringere il portiere Buffon a dei miracolosi interventi. E infatti, la

nostra squadra era allungata e non riusciva a fare filtro a centrocampo, servendo pochi palloni alla punta e

sostenendo non a sufficienza la difesa. Nonostante un Maldini, suo malgrado poco in forma, gli azzurri nella seconda parte del primo tempo si svegliano e si avvicinano più volte alla porta avversaria.
Nel secondo tempo succede di tutto. Bobo Vieri segna e l’arbitro non convalida, per presunto fuorigioco di Zambrotta e dopo poco lo stesso cannoniere ci porta in vantaggio con uno splendido goal di testa su cross di Doni. La Croazia reagisce con fermezza segnando ben due reti in pochi minuti con la disattenzione di Materazzi e ad opera di Olic e di Rapaic.
Al colmo della sfortuna Totti su punizione colpisce il lato interno del palo avversario; e in aggiunta sul finale ancora una madornale svista dell’arbitro, che annulla una rete regolarissima al nostro Inzaghi.
La partita termina con la vittoria della Croazia, con problemi all’orizzonte per la nostra qualificazione ed una ventina di milioni di telespettatori italiani delusi ed amareggiati.