Lettera
al professore
di
Pina Prato
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La decisione
importante
di Cristina Tarallo
Sono una ragazza di ventisei anni, per anni ho
frequentato il Centro di Salute Mentale di Portici-Ercolano,
facendo anche attività di ginnastica, disegno, ceramica ed altro,
ma nonostante ciò mi sentivo sempre chiusa ed isolata. Ha un
certo punto ho deciso di cambiare Dipartimento, qui mi trovo bene,
subito mi hanno accolta ed accettata come se lo frequentassi da
tempo.

Credo che con l’aiuto del giornale che mi
rende impegnata mentalmente e con il dialogo del mio dottore,
nostro caporedattore, e con le altre attività riabilitative, sia
per me fonte di benessere e la rampa di lancio per stare meglio in
società. Sperando che con tutto questo riesca a non essere più
introversa come ero prima.
Al Bottazzi, ho conosciuto ragazzi e ragazze simpatici con cui
parlare e stare insieme; gli infermieri con i quali ho fatto
amicizia sono gentili ed affettuosi; i medici, altrettanto,
cordiali e disponibili.
A
voi
di
Antonietta Tarotto
A voi che mi avete regalato sorrisi e mi avete
fatto capire com’è bello essere amici; un’amicizia
disinteressata, profonda e illimitata. A voi che mi avete accolto
dal primo momento: credetemi, non dimenticherò mai quello
splendido evento!

Non vi potrei mai salutare con un addio,
perché quanto tengo a voi lo so solo io; per questo vi saluto con
un arrivederci a presto, per fare ancora insieme canti, balli e
perché no, una partita di calcetto!
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Caro
"professore", sicuramente ti chiederai il motivo di
questa lettera, vero? Ora ti spiegherò.
Voglio ringraziare tutti voi perché mi trasmettete un qualcosa di
positivo. Da quando faccio il tirocinio in questo struttura sono
diventata un’altra Pina.
All’inizio per me è stato un po’ dura perché, non conoscendo
nessuno, mi sentivo a disagio, poi siete stati così simpatici e
gioiosi che in me è scattata la molla per rendermi utile e
dimostrarvi che sono davvero felicissima di operare in quest’ambito.
Ogni volta quando ritorno a casa, dopo che sono stata in vostra
compagnia sono sempre allegra perché mi trasmettete la gioia, l’amicizia
e mi fate dimenticare i miei problemi, trascorrendo un pomeriggio
rilassante e sereno.
Professore tu sei stato il primo ad essermi vicino e non sai
quanto sono stata contenta il giorno che mi rivolgesti la parola e
capii di non essere invisibile.
Ho solo ventitré anni, ma posso dirti che ho vissuto anch’io
momenti bui, mi sentivo persa, ma con la mia forza di volontà e
la tenacia ho sempre superato tutti gli ostacoli. E’ vero che
sono molto sensibile, ma sono anche determinata, sicura e vado
avanti con la mia grinta. Mi sento una Pina rinata, diversa da
quella di qualche anno fa.
Voi mi conoscete solo da poco, ma chi mi conosce meglio ha potuto
vedere questo mio cambiamento.
Nel 2000 ho iniziato i miei studi universitari ed ero molto
nervosa, sia quando studiavo, sia al momento dell’esame.
La paura mi ostacolava, ma ora non è più così. Il motivo lo so!
Da quando faccio il tirocinio e sono in contatto con voi oltre ad
essere allegra ho riconquistato un qualcosa che stava per finire.
Sai cosa? Ho riavuto l’equilibrio e la serenità d’animo.
Tutto questo è accaduto grazie a voi. Per me
anche un sorriso, una parola conta molto. Non ho mai detto niente
a nessuno: siete voi la mia serenità e il mio equilibrio
interiore.
Quando sono a casa e studio
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aspetto con ansia il giorno dell’incontro al
Bottazzi, perché scarico lì tutte le mie preoccupazioni. Tutti
voi siete una bella medicina, naturale e benefica, ancora grazie!
Spero di laurearmi al più presto, ma già so che alla fine della
mia frequenza al tirocinio mi mancherà qualcosa di veramente
grande. Mi mancherete voi e Vito, perché siete stati per me un
grande famiglia. Sicuramente non mi dimenticherò di aver trovato
delle persone davvero speciali, sentirò la vostra mancanza, come
quella di Concetta e di Giuliana.
Sì perché, ognuno di voi, partendo da Vito, che è il mio tutor,
e poi tutti quanti gli altri avete una grande sensibilità.
A volte penso al giorno che non starò più con voi e a dirti il
vero mi viene una grande nostalgia.
Non pensavo di sentirmi così felice e non credevo di affezionarmi
così tanto, quando terminerò sicuramente verrò a trovarvi
qualche volta.
Siete tutti molto cari, un giorno anche quando invecchierò sarete
il mio più bel ricordo e parlerò di voi con il sorriso sulle
labbra.
Prego sempre per voi affinché il Signore possa darvi tanta forza
e serenità, come voi l’avete data a me. Sono fiera di Vito
perché è un uomo con grande entusiasmo e volontà ed è un vero
amico, solidale con tutti, fa questo lavoro con grande passione ed
io lo ammiro tanto. Spero che quando lavorerò un domani potrò
essere anch’io una vera amica come lui. Sono contenta d’aver
conosciuto anche Concetta e Giuliana perché sono brave ed
infondono allegria.
Tu Mimmo sei davvero una persona buona, ti ringrazio di tutto e ti
auguro di vivere con la tua famiglia dei momenti felici. Io sono
un’alunna che ha imparato tante cose e non sapendo a chi
lasciare questa lettera l’affido a te Mimmo che sei "il
professore", così almeno quando non sarò più con voi, nel
leggerla, vi ricorderete di me. Se nel lavorare con voi ho
sbagliato qualcosa, perdonatemi, sono qui per imparare, siete
tutti nel mio cuore.
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