Anno II - n. 5-6 
Maggio-Giugno 2002 

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Lettera al professore
di Pina Prato

La decisione
i
mportante


di Cristina Tarallo

Sono una ragazza di ventisei anni, per anni ho frequentato il Centro di Salute Mentale di Portici-Ercolano, facendo anche attività di ginnastica, disegno, ceramica ed altro, ma nonostante ciò mi sentivo sempre chiusa ed isolata. Ha un certo punto ho deciso di cambiare Dipartimento, qui mi trovo bene, subito mi hanno accolta ed accettata come se lo frequentassi da tempo.

Credo che con l’aiuto del giornale che mi rende impegnata mentalmente e con il dialogo del mio dottore, nostro caporedattore, e con le altre attività riabilitative, sia per me fonte di benessere e la rampa di lancio per stare meglio in società. Sperando che con tutto questo riesca a non essere più introversa come ero prima.
Al Bottazzi, ho conosciuto ragazzi e ragazze simpatici con cui parlare e stare insieme; gli infermieri con i quali ho fatto amicizia sono gentili ed affettuosi; i medici, altrettanto, cordiali e disponibili.


A voi
di Antonietta Tarotto

A voi che mi avete regalato sorrisi e mi avete fatto capire com’è bello essere amici; un’amicizia disinteressata, profonda e illimitata. A voi che mi avete accolto dal primo momento: credetemi, non dimenticherò mai quello splendido evento!

Non vi potrei mai salutare con un addio, perché quanto tengo a voi lo so solo io; per questo vi saluto con un arrivederci a presto, per fare ancora insieme canti, balli e perché no, una partita di calcetto!

Caro "professore", sicuramente ti chiederai il motivo di questa lettera, vero? Ora ti spiegherò.
Voglio ringraziare tutti voi perché mi trasmettete un qualcosa di positivo. Da quando faccio il tirocinio in questo struttura sono diventata un’altra Pina.
All’inizio per me è stato un po’ dura perché, non conoscendo nessuno, mi sentivo a disagio, poi siete stati così simpatici e gioiosi che in me è scattata la molla per rendermi utile e dimostrarvi che sono davvero felicissima di operare in quest’ambito.
Ogni volta quando ritorno a casa, dopo che sono stata in vostra compagnia sono sempre allegra perché mi trasmettete la gioia, l’amicizia e mi fate dimenticare i miei problemi, trascorrendo un pomeriggio rilassante e sereno.
Professore tu sei stato il primo ad essermi vicino e non sai quanto sono stata contenta il giorno che mi rivolgesti la parola e capii di non essere invisibile.
Ho solo ventitré anni, ma posso dirti che ho vissuto anch’io momenti bui, mi sentivo persa, ma con la mia forza di volontà e la tenacia ho sempre superato tutti gli ostacoli. E’ vero che sono molto sensibile, ma sono anche determinata, sicura e vado avanti con la mia grinta. Mi sento una Pina rinata, diversa da quella di qualche anno fa.
Voi mi conoscete solo da poco, ma chi mi conosce meglio ha potuto vedere questo mio cambiamento.
Nel 2000 ho iniziato i miei studi universitari ed ero molto nervosa, sia quando studiavo, sia al momento dell’esame.
La paura mi ostacolava, ma ora non è più così. Il motivo lo so! Da quando faccio il tirocinio e sono in contatto con voi oltre ad essere allegra ho riconquistato un qualcosa che stava per finire. Sai cosa? Ho riavuto l’equilibrio e la serenità d’animo.
Tutto questo è accaduto grazie a voi. Per
me anche un sorriso, una parola conta molto. Non ho mai detto niente a nessuno: siete voi la mia serenità e il mio equilibrio interiore.
Quando sono a casa e studio

aspetto con ansia il giorno dell’incontro al Bottazzi, perché scarico lì tutte le mie preoccupazioni. Tutti voi siete una bella medicina, naturale e benefica, ancora grazie!
Spero di laurearmi al più presto, ma già so che alla fine della mia frequenza al tirocinio mi mancherà qualcosa di veramente grande. Mi mancherete voi e Vito, perché siete stati per me un grande famiglia. Sicuramente non mi dimenticherò di aver trovato delle persone davvero speciali, sentirò la vostra mancanza, come quella di Concetta e di Giuliana.
Sì perché, ognuno di voi, partendo da Vito, che è il mio tutor, e poi tutti quanti gli altri avete una grande sensibilità.
A volte penso al giorno che non starò più con voi e a dirti il vero mi viene una grande nostalgia.
Non pensavo di sentirmi così felice e non credevo di affezionarmi così tanto, quando terminerò sicuramente verrò a trovarvi qualche volta.
Siete tutti molto cari, un giorno anche quando invecchierò sarete il mio più bel ricordo e parlerò di voi con il sorriso sulle labbra.
Prego sempre per voi affinché il Signore possa darvi tanta forza e serenità, come voi l’avete data a me. Sono fiera di Vito perché è un uomo con grande entusiasmo e volontà ed è un vero amico, solidale con tutti, fa questo lavoro con grande passione ed io lo ammiro tanto. Spero che quando lavorerò un domani potrò essere anch’io una vera amica come lui. Sono contenta d’aver conosciuto anche Concetta e Giuliana perché sono brave ed infondono allegria.
Tu Mimmo sei davvero una persona buona, ti ringrazio di tutto e ti auguro di vivere con la tua famiglia dei momenti felici. Io sono un’alunna che ha imparato tante cose e non sapendo a chi lasciare questa lettera l’affido a te Mimmo che sei "il professore", così almeno quando non sarò più con voi, nel leggerla, vi ricorderete di me. Se nel lavorare con voi ho sbagliato qualcosa, perdonatemi, sono qui per imparare, siete tutti nel mio cuore.