La
festa della Repubblica si celebra il 2 giugno d’ogni anno, e la
tradizione risale a quel 2 giugno 1946 quando si tenne il
cosiddetto "Referendum Istituzionale", cioè quella
consultazione elettorale mediante la quale i cittadini italiani
scelsero come forma di governo la Repubblica, in sostituzione
della monarchia.
(continua a lato)
|
Tuttavia, la
ricorrenza è considerata come la festa del compromesso o della
riappacificazione, in quanto anche i monarchici accettarono con
serenità il risultato delle urne.
I risultati delle votazioni mostrarono in ogni modo una realtà
disomogenea: nel Sud, più tradizionalista, vinse la Monarchia,
mentre nel Centro-Nord, che fu teatro di una sanguinosa guerra
(continua a
sinistra sotto la foto)
|
Il
Maggio
dei
monumenti
di
Teresa Quirino
Anche quest’anno Partenope mette in mostra a
Maggio le sue grandi doti.
Sì perché a Napoli ormai "il Maggio dei monumenti" è
un’ottima e consueta opportunità d’incontro culturale,
storico, artistico, turistico ed economico, sia per le
amministrazioni, sia per i cittadini di Napoli e del mondo.
Se da un lato la città ha l’opportunità di tornare a
risplendere agli occhi di tutti come quando nel settecento faceva
capo culturalmente a città del calibro di Parigi, d’altro canto
il popolo dell’arte ha la possibilità di osservare alcune tra
le più belle opere dell’uomo, che fanno grande l’Italia in
Europa e l’Europa nel mondo. Il Cristo Velato (Cappella S.Severo),
il Museo Archeologico, il Museo di San Martino, il Palazzo Reale,
la chiesa di San Lorenzo Maggiore (del 1300) e il Maschio Angioino
(Castel Nuovo) etc.
Ebbene sembrerebbe proprio che a maggio le muse si riuniscono
tutte a Napoli per dar vita ad una gran danza in onore dell’arte
e per far sì che questa gran figlia dell’intelletto umano possa
conoscere ancora momenti di condivisione e di gran partecipazione
collettiva.
A dare sostegno alle manifestazioni ci sarà anche il Web dove il
popolo d’Internet potrà sotto la voce di "maggio dei
monumenti" trovare numerose notizie riguardanti le nuove
manifestazioni, gli orari, gli indirizzi, le fotogallery e le
informazioni specifiche per ogni punto d’incontro.
Nell’augurare un grande "in bocca al lupo" al sindaco
di Napoli, Rosa Russo Iervolino, e a tutta l’amministrazione
invito cordialmente grandi e piccini, a visitare i tesori della
città, aperti e tirati a lustro per l’occasione.
|
civile, durata due
anni, trionfò la Repubblica.
Il segno di quel compromesso fu d’assegnare le due più alte
carica della neonata Repubblica a due monarchici dichiarati:
Enrico De Nicola ed Alcide De Gasperi furono rispettivamente il
primo Presidente della Repubblica ed il Primo Capo di governo. E
ciò in omaggio alla priorità data all’esigenza di ritornare
alla normalità dopo una guerra disastrosa e di procedere alla
ricostruzione del Paese, grazie anche all’aiuto degli alleati.
Attualmente la celebrazione di questa festa ha anche un
significato del rilancio nel nostro paese dell’amor patrio, come
ripetuto dal Presidente della Repubblica Ciampi in occasione dell’ultimo
2 giugno, e come momento per superare le divisioni ideologiche e
geo-politiche che ancora attraversano il Paese.
(continua a lato)
|
Ogni anno la festa
della Repubblica viene celebrata con un’imponente parata
militare sui Fori Imperiali a Roma, e termina davanti all’Altare
della Patria. L’anno scorso hanno partecipato per
la prima volta alla parata anche delegazioni d’eserciti
stranieri, e di reparti femminili, da poco instaurati nel nostro
esercito. Quest’anno, c’è stata anche una sezione storica,
con militari che indossavano divise del passato espressive della
storia d’Italia. La cerimonia è stata chiusa dall’esibizione
del reparto acrobatico dell’aviazione militare, quelle
"Frecce Tricolori" che da tempo costituiscono una dei
migliori gruppi da esibizione aeronautica del mondo.
Oltre che un momento d’appello all’unità del Paese, la parata
del 2 giugno rappresenta anche un giusto riconoscimento all’impegno
delle forze armate al servizio della Nazione.
|