La
Bibbia
di Mimmo Matrone
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Caro
Dio
di Enrica Sorrentino
Caro Dio,
lo so che in questo momento mi stai ascoltando, come ogni volta
che io parlo con te.
E’ tardi e mi sento sola, ho una gran paura, vorrei poter
chiudere questi miei occhi e dimenticare tutto.
Dentro di me non ci sono solo io, nel mio corpo esiste la presenza
di un essere malvagio, è il demonio con la forma di un cane, che
mi porta a dire e a fare cose sbagliate. Per esempio se sto fuori
al balcone una voce dentro di me dice: "Buttati giù, che
vivi a fare! Forse seguendo la mia voce potrai risolvere tutti
questi problemi". Ed io dico: "Che devo fare?" e mi
blocco. Avrei tanta voglia di piangere, di gridare e di sbattere
la testa contro il muro, dicendomi: "Sei inutile, sei
inutile!"

"Cristo docente"
Mi sento
così nervosa che non puoi immaginare, Dio, sto attraversando un
periodo molto particolare. Io non credo più in me stessa e la mia
presenza su questo mondo non significa nulla. Vorrei poter tornare
indietro, poter evitare tutto ciò che adesso mi fa sentire male,
anche se poi ad essere sincera la mia vita non è poi tanto
gradevole. Il mio cervello macina fino a portarmi all’ossessione.
Se potessi lo prenderei e cambierei quei fili che si sono
arrotolati.
Dio perché mi hai fatto nascere se poi dovevo soffrire tanto? A
che serve la mia esistenza?
A queste domande non ho trovato ancora le risposte.
Dio perché mi hai fatto nascere se poi dovevo soffrire tanto? A
che serve la mia esistenza?
A queste domande non ho trovato ancora le risposte.
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Chi
può rispondere ai miei interrogativi? Per ché sono nato? Da dove
vengo? Dove vado? Che cosa faccio qui? Perché c’è il male? La
solitudine? La morte?
A tutte queste domande e ad altre ancora, quali risposte darò?
Ciò non di meno, non tenderò a dimenticare e a vivere come un
animale irragionevole. Allora cerco. Cerco, ma non trovo. Eppure
la filosofia e la religione hanno provato ad aiutarmi, ma tutte le
loro risposte mi portano ad inciampare in un altro interrogativo.
Sono nato per caso, vivo per necessità, poi scomparirò...
fatalmente.
Sarei potuto non nascere. Potrei non vivere. Posso morire. Sono
qui e non comprendo. Si, decisamente tutto questo è assurdo! A
meno che ..., ed ecco che un vecchio libro pretende da molti
secoli che c’è un creatore e che Egli ha qualcosa da dirmi.
Ciò m’interessa. E questo libro si dice dà delle risposte
soddisfacenti a tutti quelli che osano aprirlo. Allora perché non
dovrei farlo io?
Ecco, ho aperto questo libro: ho letto la Bibbia! La leggo ancora.
In essa ho scoperto, ogni giorno
un po’ di più, il mio Creatore. Un Dio grande, giusto, santo e
pieno d’amore, che mi dice tutto e mi rivela ciò che
è veramente la vita. Sì davvero, la vera vita è conoscerLo. Lui
è il solo vero Dio, è Colui che ha mandato
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Gesù Cristo. Adesso so dove vado.
La Bibbia descrive il pensiero di Dio, lo stato dell’uomo, la
via della salvezza, la condanna dei peccatori, la felicità dei
credenti. Le sue dottrine sono sante, i suoi precetti vincolanti,
i fatti storici veri, le sue direttive immutabili. Leggila per
trovare la salvezza, credi per essere salvato, mettila in pratica
per sperimentare la santificazione.
Vi troverai luce per essere guidato, cibo spirituale per
alimentarti e conforto per rallegrarti. E’ la gioia del
viaggiatore, il bastone del pellegrino, la bussola del marinaio, l’arma
del soldato, la norma di vita del cristiano.
Cristo n’è il gran soggetto, il nostro bene n’è lo scopo, la
gloria di Dio il fine.
Leggila con calma, sovente, in preghiera. E’ una miniera di
tesori, un paradiso di gloria, un fiume di serenità.
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Ll
mese
mariano
di Francesco De
Stefano
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P arlare
della Madonna non è mai abbastanza, infatti, di generazione in
generazione la "Donna" di nome Maria è venerata dai
cristiani di tutto il mondo.
Nella Bibbia Maria è il filo conduttore dell’intera storia
della Salvezza, partendo dalla Genesi, capitolo tre versetto
quindici, passando per Luca e finendo con l’Apocalisse la figura
di Maria, madre di Dio perché madre di Gesù è venerata
particolarmente nei mesi di maggio e ottobre.
Le origini del mese mariano hanno un inizio molto remoto nel
paganesimo erano "ludi floreales", festeggiamenti
propiziatori in onore di "Flora Mater", dea della
vegetazione. Come culto alla Madonna il maggio mariano risale al
Medio Evo. Il primo che si conosca che associò al mese mariano la
figura di Maria fu Alfonso X il saggio, re di Castiglia e Leon
(1284). Un altro che al culto per la Madonna associava l’abbondanza
primaverile, fu il beato E. Suso Di Costanza (1336). A Roma il
maggio mariano si configura con San Filippo Neri (1596). Per
rendersi concreto dobbiamo attendere fino all’ultimo quarto del
secolo XVII. Nel 1701 la devozione fu estesa al tutto il mese, non
era ancora quello attuale,
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ma vari elementi lo facevano presagire. Con l’ottocento questa
pratica si sposta dalle case alle chiese e s’iniziano pratiche
come il rosario, l’adorazione alle icone e al Santissimo.
Se è facile ricostruire la storia non è così facile
interpretare il fenomeno. Di sicuro questa pratica ha le sue
fondamenta nella pietà popolare oltre che avere dei connotati
teologici.
Di sicuro nella modernità accanto ai tempi forti della liturgia
canonica, vi è il mese dedicato tutto alla Madonna: il mese delle
rose.
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