E’
una delle infezioni più diffuse sul nostro pianeta e ogni anno,
da gennaio a marzo, colpisce almeno quattro milioni d’italiani.

Eppure le sue origini sono sconosciute ai più.
Parliamo dell’influenza, scatenata da un virus che ha la
sinistra capacità di variare continuamente (rendendo così
inutili i vaccini preparati da qualche tempo) e che, quasi
sempre, ha un nome asiatico: il "virus di Hong Kong",
l’"asiatica", la "taiwanese", la
"pechinese"... Non a caso, giacché la malattia nasce
dagli innumerevoli "allevamenti integrati" diffusi
nell’estremo oriente.
Il serbatoio naturale del virus dell’influenza di tipo A, sono
le anatre che insieme ai maiali popolano questi allevamenti, in
cui gli escrementi provenienti da una specie animale sono
utilizzati come fertilizzante per produrre cibo destinato ad un’altra
specie. Questo trasforma il maiale in una sorta d’incubatrice
per nuovi tipi di virus. Periodicamente, una variante di questi
si trasmette all’uomo e da anni l’Organizzazione Mondiale
della Sanità sta tentando di ridurre il numero di questi
allevamenti temendo il riproporsi di una nuova terribile
epidemia influenzale come quella, conosciuta in Italia come
"la spagnola", che nel 1918 uccise ventuno milioni di
persone.
Ma lasciamo gli epidemiologi ai loro studi e interessiamoci
della domanda che sorge spontanea leggendo il titolo di questo
breve articolo: cosa prescrive la medicina omeopatica per curare
l’influenza? In effetti, non è possibile dare una risposta
sintetica poiché, per la medicina omeopatica, al
di là dei sintomi "classici" dell’influenza
(febbre, cefalea, astenia...) ve ne sono altri che possono
definire un "quadro clinico" molto più
preciso.Sbirciamo insieme un trattato di terapia omeopatica. Se |
il paziente"influenzato" è
ansioso, agitato e, soprattutto, se ha una sete spiccata per
grandi quantità d’acqua fredda, il rimedio potrebbe essere l’Aconitum
dell’attenzione non è la malattia ma la globalità del quadro
presentato dal paziente e anche dettagli apparentemente
insignificanti, quali, ad esempio, la sua preferenza per
determinati sapori o temperature, l’espressione del volto, il
carattere... hanno grande importanza nell’individuazione del
"tipo".
La stessa individuazione della causa che ha scatenato l’influenza
(l’esposizione a vento freddo, uno scatto d’ira, un pasto
abbondante...) può servire a definire il "tipo" |
omeopatico e quindi il farmaco da
somministrargli.
Il virus, infatti, è solo la concausa dello sca tenarsi del
morbo e il compito della medicina omeopatica non è aggredire il
microrganismo "patogeno", ma suscitare nell’individuo,
quegli stimoli che gli permetteranno di incamminarsi sulla
strada della guarigione. Del resto, per fare nostre le parole di
Hanemann, il fondatore dell’Omeopatia, "La medicina cura,
la natura guarisce".
Ma, tornando al titolo dell’articolo, come proteggersi dall’influenza?
Per la medicina allopatica la risposta sta nei vaccini. E per l’Omeopatia?
Ne parleremo un’altra volta. |