Anno II
n. 1 - Gennaio 2002 

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Aspetti sociali di Torre del Greco
di Salvatore Garofalo e Felice Gaglione
 

meravigliosa isola di Capri. Molti anni fa era un paese turistico bello e attraente soprattutto per la sua vivibilità. Adesso, il paese in cui viviamo non ci offre neanche la possibilità di andare al mare per fare un bagno in acque chiare e balneabili.
Si cerca di evadere dalle preoccupazioni per rendere meno deprimente la vita e la nostra città offre ai suoi giovani cittadini comuni luoghi di ritrovo, quali la "Vesuviana" e la "Villa comunale "; ragazzi che si uniscono in gruppo per confrontarsi con altri, ma che non sempre trovano la soluzione ai loro problemi.
Da molti anni Salvatore ed io siamo in cura presso il Servizio psichiatrico territoriale di questa città; abbiamo seguito diverse terapie con psicofarmaci e da qualche tempo abbiamo incominciato a svolgere attività socializzanti, proposte dal nostro Centro, che ci aiutano a stare meglio.
Tutto questo non è abbastanza, anche perché attraversiamo una fase di vita molto difficile e viviamo in un paese contaminato da smog e questo non fa altro che peggiorare la nostra malattia. Vorremmo che il nostro Centro ci offrisse la possibilità di viaggiare, di scoprire posti incontaminati del mondo, magari all’equatore, alle Maldive, dove, ancora, ci sono oasi di paradiso e pace.

Quali sono i problemi della nostra città? Innanzi tutto quelli dei giovani! L’educazione che parte dai genitori prima e dalla scuola poi ci dovrebbe indirizzare sulla giusta strada del lavoro. Non sempre questo è possibile per i problemi dovuti al degrado del mezzogiorno che colpisce dapprima il popolo, che ne paga le conseguenze e poi le amministrazioni locali, che cercano di fare del loro meglio, ma che spesso falliscono nell’impresa.
I giovani, dopo la scuola, sono disposti anche a fare dei sacrifici pur di ottenere un’occupazione e spesso sono costretti a partire per il nord Italia per avere un posto di lavoro sicuro e una regolarità contrattuale.
Quelli che non hanno la fortuna di studiare, spesso, si avventurano nello sport; la nostra città, infatti, offre strutture sportive per consentire ai giovani di crescere in modo forte e sano e dà loro la possibilità di esprimere qualità sportive e sociali.



La città di Torre del Greco offre una storia molto ricca da un punto di vista culturale; ancora oggi si possono osservare nelle mostre organizzate lavori su cammei di pregiata fattura.
Non tutti hanno la possibilità di lavorare nell’antica tradizione artigiana, sia per il progresso, che ha cambiato il grado d’istruzione e le aspirazioni lavorative, sia per la carenza di corallo e i suoi elevati costi di produzione.
Torre del Greco è un paese mediterraneo, è affacciato sul mare fra Napoli e Sorrento, alle spalle c’è il Vesuvio con le sue verdi pinete e davanti ai nostri occhi c’è la

Il  segreto?  Pazienza  e  creatività
Intervista al prof. Francesco Battiloro, direttore e docente della scuola artigiani torrese, incisore di cammei
di Francesco De Stefano

Professore può spiegarci in cosa consiste il suo lavoro di artigiano? Quali materiali usa, quali strumenti adopera, quanto è impegnativo?

Questo lavoro consiste nella produzione di manufatti su coralli e conchiglie, impegna di solito dalle otto alle dieci ore giornaliere, quando il prodotto è seriale. Ci vuole poca creatività e molta manualità. Gli strumenti usati sono: attrezzature tecniche, miste a bulini e motori, per quanto concerne l’incisione del corallo (es. collane, bottoni, ecc.), banchi con motori e ruote smeriglio, buratti e taglierine.

Nell’eseguire l’opera segue degli schemi prestabiliti o può esprimere liberamente la sua creatività?

Dipende dal tipo di prodotto: per il corallo nella lavorazione del "liscio" (collane, bottoni e manufatti che hanno superficie lisce) ci sono degli schemi precisi da seguire; invece per l’incisione, in linea di

 

massima vale molto la creatività, perché si è condizionati dalla forma della materia.

Quali emozioni si provano nel vedere l’opera completata?

Un bravo artigiano ha una sensazione molto intensa, paragonabile alla nascita di una "creatura", tanti altri sentono solo una gran soddisfazione.

Ci sono dei rischi professionali per la salute dell’incisore?

No, in quest’attività, considerando i dati storici, non ce ne sono!

E’ facile l’inserimento lavorativo per un giovane artigiano? Quanto è gratificante economicamente?

Un’abile artigiano può inserirsi facilmente e da un punto di vista economico può guadagnare molto di più di un impiegato statale.

Quali prospettive ha per il suo futuro?

Oggi è necessario un costante aggiornamento professionale e una buona progettazione di base per raggiungere validi obiettivi.

Cosa consiglia a un giovane che inizia ad intraprendere il suo lavoro?

Di studiare con tenacia e profitto, di specializzarsi in un settore di base, cosa che fin’ora nella nostra cultura torrese non c’è stato, e di seguire con diligenza e molta professionalità la sua attività.