Anno II
n. 1 - Gennaio 2002 

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Storie di ordinaria
           a
mministrazione

   
Intervista al dottor Giovanni Balsamo,
 Commissario Prefettizio di Torre del Greco

di Maurilio Tavormina

 

 

 

 

Stemma araldico  
            di
 Torre del Greco

Giovanni Balsamo, 52 anni, 3 figli, origini calabresi ma da qualche lustro romano d’adozione, Prefetto di Polizia, da 4 mesi Commissario Straordinario al Comune di Torre del Greco, ci riceve nel suo studio di Palazzo La Salle.

Lei è a Torre del Greco dallo scorso ottobre. Come si trova?

Mi trovo bene, l’ambiente è splendido e devo dire anche il lavoro.In un primo momento paventavo difficoltà nell’ amministrazione dell’apparato comunale, che in effetti poi non ci sono state. C’è la consapevolezza di un contesto ambientale e strutturale collaborativo, che ci da la possibilità di lavorare bene e realizzare qualcosa.

Ha trovato specificità locali nella nostra città?

Torre ha delle specificità che, secondo me, nascono da due elementi: il primo è quello di una città inserita in una fascia di conurbazione unica, che ovviamente crea una serie di difficoltà e di condizio-namenti, per cui gli abitanti devono essere attrezzati doppiamente rispetto a quelli di normali insediamenti territoriali. La seconda particolarità è quella legata alla prossimità con Napoli. Sicuramente Torre ne ha beneficiato, però ne ha anche in qualche modo subito il condizionamento, nel senso che spesso è dipendente dalla metropoli per l’iniziativa culturale intesa in senso lato. C’è il rischio di diventare una periferia eterodiretta.

Ai nostri lettori piacerebbe sapere quali sono le opere che ha realizzato, quali sono le cose che pensa di completare, quelle che terrebbe a fare, quelle che già sa di non poter portare a termine.

Nella gestione commissariale, che dura da 6 mesi, non si possono fare grandi programmi, ci si deve organizzare in modo da utilizzare il tempo e le risorse nel migliore dei modi, realizzando quello che è possibile portare avanti, per lasciare all’amministrazione subentrante qualcosa di più che sviluppato. Ecco perché mi sono mosso un po’ su tutti i settori, legandomi agli indirizzi, alla programmazione ed alle iniziative dell’amministrazione precedente. Ho trovato molte cose già avviate ed era un dovere portarle avanti. Il settore dove sto particolarmente lavorando è quello delle opere pubbliche, perché

"La Salle, sede del Comune
di Torre del Greco"

c’era la situazione anomala dei finanziamentifermi, inutilizzati. Ad esempio ci sono le scuole, i sottopassaggi,la viabilità urbana, la manutenzione straordinaria, la litoranea. Sono tutte opere in corso di lavorazione, ma la mèta non sempre è dietro l’angolo, perché le procedure sono abbastanza complesse, perché c’è un piano paesistico che vincola tutto il territorio e la fase della verifica spetta alla Sovrintendenza, ma io sono ottimista. Abbiamo inoltre cercato di dare impulso alle iniziative culturali, nel cui valore positivamente aggregante credo fermamente, in collaborazione anche con le scuole.

Come priorità nei prossimi mesi cosa pensa debba essere fatto urgentemente per la città di Torre del Greco?

Torre ha due problemi urgenti. Uno è la bretella di collegamento all’Autostrada Napoli-Salerno. In tal senso appena sono arrivato ho dato l’incarico, di elaborare il progetto definitivo, che mi è stato consegnato il 31 dicembre ed è stato quindi consegnato alla Sovrintendenza. Mi auguro che essa concluda al più presto la sua valutazione e che consenta quindi di attuare la variante al Piano Regolatore. Il secondo problema è quello della Nettezza Urbana per il quale ci sono difficoltà di carattere finanziario, dovuti a vincoli legislativi, che impongono di contenere le spese, a cui si aggiunge il problema della discarica, che non può accogliere grandi quantitativi di rifiuti e inoltre è chiusa nei giorni festivi, per cui nei week-end ci sono grossi accumuli. Anche su questo fronte lavoriamo alacremente con la competente società del consorzio.

Torre de Greco è ricordata come città turistica, una volta appunto il suo litorale era molto apprezzato.Tuttora c’è il divieto di balneazione...
Questo è un problema fondamentale,

attinente ai depuratori, al quale mi sto dedicando moltissimo, sono andato due volte al Ministero dell’Ambiente e non vi dico a Napoli, per risolvere le difficoltà di convogliamento dei liquami. Il mio impegno è di arrivare più rapidamente possibile alla definizione del progetto dei depuratori. Ciò non dipende da me, ma dal commissario straordinario dell’emergenza rifiuti della Regione e deve essere vagliato anche dalla commissione tecnica del Ministero dell’Ambiente; inoltre il progetto richiede consistenti finanziamenti. Però, io dal primo momento ho chiesto tenacemente gli incontri a vari livelli, perché chiedo che questo problema, durante la mia gestione, venga assolutamente definito. Io tuttora sto facendo una serie d’interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, che consentono ai due depuratori esistenti di funzionare, riducendo al massimo la loro inefficienza, ma, ovviamente, il risultato si otterrà con la soluzione di un progetto complessivo, che mi impegno a seguire passo passo, sia col commissario, sia col ministro e non mollerò su questo tema fino a quando non si arrivi a mettere un punto fermo.

Come le piacerebbe essere ricordato dai Torresi ?

Sto cercando di realizzare in linea con quel discorso che si faceva prima, una biblioteca, o meglio un centro culturale polifunzionale, per Torre del Greco, e questa è una delle cose a cui maggiormente aspiro. Un altro mio desiderio è quello di inaugurare il Palazzo di Città restaurato. Inoltre mi sono intensamente attivato con la Regione affinché la Metropolitana del Mare faccia scalo nel nostro porto.

Che effetto fa ad un prefetto di polizia essere intervistato da un giornale come il nostro?

Io credo che sia una gran bella idea di mettere insieme tante persone di più diverso tipo per realizzare qualcosa di utile per la comunità. La Legge 833 del ’78 è forse la legge con la più grande ambizione istituzionale che abbia avuto l’Italia, dove l’aspetto sanitario non è scisso da quello sociale e dal contatto col territorio. Sotto questo profilo mi pare che la vostra sia veramente un’iniziativa di molto valore e significativa, in linea con quell’esperienza di identità culturale che è importante per Torre del Greco.