A rriva
l’Euro,
la vecchia
Lira
va in pensione
di
Pietro Oliviero
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perché in pochi conoscono già il valore delle
monete. Infine alcuni centri commerciali pretendono per il noleggio
dei carrelli al posto delle 500 lire una moneta da 2 euro (£ 3872
)!
Su un piano più specificatamente teorico, si può affermare che
grazie all’Euro sono state eliminate le fluttuazioni dei cambi
all’interno dei singoli Stati membri; il che significa che non
avremo più le quotazioni ufficiali delle monete di quei paesi,
(ad es. il Marco, il Franco, ecc). La cosa in effetti, sussisteva
già dal primo giorno 1999, anche se fino al 1° gennaio scorso l’Euro
era solo una moneta virtuale, poteva essere usata nelle
transazioni immateriali, ma non poteva essere consumata, spesa,
essere fisicamente utilizzata, scambiata. In una parola,
circolare.
Fra gli altri vantaggi dell’Euro c’è quello di eliminare i
rischi di cambio, cioè le oscillazioni delle diverse valute, che
non esistono più. E si eliminano quindi anche le commissioni
valutarie, cioè le spese relative al cambio fra le vecchie monete
europee.
L’introduzione dell’Euro crea inoltre un mercato unico, in cui
Internet sarà la vetrina per mostrare i propri prodotti con
prezzi in Moneta Unica, che sono direttamente raffrontabili dai
clienti. L’unione fra le due rivoluzioni, quella valutaria e l’informatica,
ci porteranno sempre di più verso un mercato veramente globale,
svincolato dalle ristrettezze locali. |
T utto quello
che sta accadendo sotto i nostri occhi in campo finanziario con l’introduzione
della moneta unica, pochi giorni dopo il change-over.
La nostra Lira, che per oltre un secolo ha
accompagnato gli Italiani nella loro storia, sta per lasciare il
passo alla moneta unica, scomparendo definitivamente.
Il tempo stringe, dal 1° gennaio 2002, giorno ribattezzato
Euro-day, L’Euro ha visto la luce ed è arrivata tra le mani
delle oltre 300 milioni di persone interessate dal cosiddetto
change-over, la conversione: un evento straordinario nella storia.
L’introduzione della moneta unica è vantaggiosa per tutti i
cittadini, ma potrebbe diventare un fatto alquanto traumatico, e
ciò nonostante la capillare opera d’informazione svolta da ogni
sorta d’Enti. Per i singoli cittadini è poi importante leggere
il prezzo delle merci e dei servizi in Euro sugli scontrini, sulle
fatture, sugli espositori. E ciò anche perché, dopo 50 anni,
sono tornati i centesimi, ed essi sono un’entità con la quale
bisogna fare i conti (in ogni senso) quotidianamente.
Il passaggio dalle monete nazionali all’Euro sta procedendo
senza |

particolari intoppi in molti dei paesi europei.
In Italia, il cambio monetario non marcia ancora a pieno ritmo,
dopo l’euforia arrivano i problemi. Ci
sono file in banca e alle poste; si segnalano aumenti
ingiustificati dei prezzi e arrotondamenti;
i bancomat hanno dato delle delusioni.
Secondo i dati ufficiali nella prima settimana gli apparecchi
capaci di erogare Euro erano il 70% dei complessivi, contro il
100% di quelli tedeschi e l’80% della media europea. Come se non
bastasse hanno scioperato i bancari per un giorno a causa del
superlavoro non retribuito. Ci sono da segnalare le code ai caselli
autostradali sempre per colpa dei conteggi.
La categoria più colpita dall’euro è risultata quella
dei camerieri, che hanno visto diminuire le loro mance |
L’Iconografia
dell’Euro
di
Gianfranco Oliviero |
Dal
primo Gennaio 2002 l’Euro, è entrato nelle nostre case in
funzione della lira. Nuovi colori e nuove immagini sono venute a
far parte nel nostro vissuto quotidiano, condivise da 300 milioni
di europei. Il processo d’integrazione risale agli anni ’50. E
dal trattato di Mastricht del 1992, sono passati 10 anni in cui si
sono visti susseguirsi vari patti di stabilità economica, che
regolavano l’integrazione finanziaria fra gli Stati membri.
Frutto tangibile di questo lungo processo di costruzione politica
e finanziaria sono le luccicanti monetine e le fruscianti
banconote nuove di zecca che da qualche settimana ci rigiriamo
orgogliosi fra le mani. Monete e le banconote disegnate da Robert
Kalina, un iconografo austriaco, che ha illustrato i 7 tagli di
banconote e gli otto pezzi delle monete.
Per i suoi disegni, Kalina si è ispirato, per quel che concerne
la cartamoneta, all’Architettura del periodo che va dal
ventesimo secolo, per il pezzo più forte, quello da 500 Euro,
fino al periodo romanico per la banconota da 10 Euro. |

I colori delle banconote vanno dal violetto della
banconota da 500 Euro, al giallo per quella da 200, al verde per
quella da 100, all’arancione per quella da 50, al blu per quella
da 20, al rosso per la banconota da 10, al grigio per quella da 5
Euro. Sul retro di tutte le banconote, accanto alla carta
geografica europea, è stato disegnato un ponte in funzione degli
stili.
In
definitiva l’Euro rappresenta iconograficamente l’unità dei
popoli che vi hanno aderito, mentre il ponte rappresenta il
passaggio tra la divisione e l’unità, fino a sottoscrivere la
Nuova Costituzione Europea. |
architettonici
che distinguono i 7 tagli.
Per le monete, l’iconografia è comune su una faccia
(rappresentazione stilizzata delle nazioni aderenti), mentre sull’altra
varia per ognuno dei 12 paesi che partecipano alla BCE, e cioè
alla Banca Comune Europea.
In Italia la moneta da 2 Euro ha sul retro la testa di Dante
Alighieri, la moneta da 1 l’uomo di Leonardo da Vinci, quella da
50 centesimi presenta l’iconografia del Marco Aurelio, la moneta
da 20 centesimi una scultura di Boccioni, quella da 10 centesimi
la Venere di Botticelli, la moneta da 5 centesimi il Colosseo,
quella da 2 centesimi la Mole Antonelliana, la moneta, infine, da
1 centesimo Castel del Monte. Le monete richiamano il colore della
lega metallica precedentemente usata dalle zecche nazionali dei
vari stati aderenti alla moneta unica. |
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