Guerre
di religione
di
Francesco Albanese |
P e r
a m o r e
d i
D i o
di Felice Gaglione
L’attentato terroristico avvenuto negli Stati
Uniti ad opera dei kamikaze ha sconvolto il mondo; ha distrutto il
morale dei familiari che hanno perso i loro cari e di tutti i
cittadini che hanno seguito in diretta televisiva la conclusiva ed
esplosiva manovra terroristica alle Torri Gemelle di Manhattan.
Si dice che i terroristi che hanno organizzato l’attentato siamo
d’origine araba. Gli arabi sono un popolo che vive in una terra
continuamente afflitta dalle diverse ideologie mistiche e
religiose; gli americani sono, invece, un popolo dedito al lavoro
per fare concorrenza agli altri paesi tecnologicamente avanzati.
Quando succede un attentato terroristico non si riesce mai a
capire il motivo preciso per cui è stato compiuto, perché la
mente umana davanti ad un attacco del genere è talmente sconvolta
e terrorizzata che è fuori dalla realtà.
Un’altra ipotesi sui possibili attentatori delle Twin Towers
potrebbe far cadere la responsabilità sugli ebrei. Potrebbe darsi
che lo sterminio degli ebrei nei campi nazisti, durante la seconda
guerra mondiale abbia lasciato all’attuale popolo d’Israele
motivi d’odio verso l’umanità, tanto da indurli all’attentato.
Soccorritori americani
Per questo motivo lo sterminio degli ebrei dovrebbe farci
riflettere, quindi continuare a distruggere interi popoli per
motivi razziali, politici o religiosi è pericoloso per il futuro
delle nuove generazioni.
Lo stesso discorso vale per gli ebrei e i palestinesi. Infatti,
nella Terra Santa è continuamente guerra e non è giusto lottare
contro gli altri per affermare il proprio credo religioso.
La religione è una professione di fede, un modo per elevarsi
spiritualmente e trovare la pace interiore. E’, quindi, un
messaggio di pace e di civiltà e non di guerra e distruzione. |
Dette
anche "sante", da distinguersi da quelle demoniache.
Molti credono in maniera paranoica di conquistare il mondo
servendosi delle religioni come pretesto, ma in realtà ci sono
anche interessi economici dietro le quinte. Questi megalomani non
esitano a ricorrere al terrorismo, aiutati dal fatto che le
religioni fanno presa soprattutto sui giovani in maniera fanatica,
rendendoli "pericolosi per se e per gli altri", più che
se fossero "atei convinti".

Quanti sanno che per gli ebrei la Bibbia consta solo del Vecchio
Testamento? E non contiene il Nuovo o Vangelo, dove si parla della
vita di Gesù e del Regno dei Cieli.
Questa osservazione mi ha sempre assillato per diversi anni e
pertanto un giorno mi recai dal rabbino responsabile della
sinagoga di Napoli e gli chiesi esattamente questo: "Mi
scusi, sa dirmi perché voi ebrei non avete accettato Cristo, che
parla anche di un aldilà, mentre il Vecchio Testamento narra solo
di fatti terreni e non accenna al dopo la morte? "
"Senta", fu la risposta del rabbino, "Noi la
mettiamo su questo piano: qui ed ora; poi, quando saremo da un’altra
parte penseremo a cosa fare lì ed allora". Volevo replicare
dicendo: "Si, ma se non ci si prepara qui e su questa terra,
chissà che cosa ci aspetterà nell’altra dimensione". Il
rabbino troncò il discorso dicendomi: "M’ascolti, avete
voluto creare un’altra religione, fatti vostri! E vi siete
permessi di accostare al Vecchio Testamento il Nuovo, e sappia che
la traduzione di un testo può essere molto diversa dall’originale".
Me ne andai rattristato pensando che il fanatismo religioso non è
solo islamico, ma di chiunque crede ciecamente a libri scritti da
cosiddetti ispirati. Come si fa, soprattutto a vent’anni, a
resistere a questi Testi sacri, che
promettono delizie dopo la morte senza dover
più lavorare e penare a chiunque ammazzi chi crede in un altro
Dio?
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Questo fanatismo non è solo islamico, ma lo è
stato anche cristiano. Nel medio evo e fino al cinquecento, i
cristiani organizzavano crociate, guerre di religione, contro i
così detti infedeli, soprattutto maomettani. Oggi la religione
cattolica bandisce il fanatismo e proclama un inno alla vita, qui
su questa terra materiale, considerandola bella e sacra (io
sinceramente vedo tutto pericoloso!) e non sprona i giovani a
farsi ammazzare per nessun ideale, ma li invita a vivere, a non
farsi del male, a non drogarsi o ammazzarsi.
Così si spiega il parapiglia e il terrorismo
che ha preso le masse, in modo particolare in questi ultimi tempi.
I terroristi più pericolosi sono i giovani integralisti islamici,
fanatici che prendono alla lettera il Corano, affascinati dalle
promesse di delizie sempre più paradisiache per chi segue Allah.
Quasi sempre si tratta di giovani semplici, che vogliono imporre
il proprio dio, guidati da furbacchioni, capaci di modificare i
loro testi sacri fino a giustificare anche il terrorismo. Essi
hanno ben altre mire oltre quella religiosa, soprattutto quella di
natura economica e di potere politico.
Anche la religione ebraica, vetero testamentaria, che non
promette delizia nell’aldilà, può indurre al fanatismo: basti
pensare alla morte di Sansone, che ritengo essere il primo
kamikaze biblico, quando esclamò: " Muoia Sansone con tutti
i Filistei! "

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