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settembre a New
York e Washington, con cui ha superato ogni limite. Troppi morti,
una scena apocalittica, che costringe il presidente
americano Bush ad organizzare una reazione violenta che ha come
scopo oltre all’eliminazione d’Osama Bin Laden (esiste una
taglia di oltre 50 miliardi), l’estinzione radicale del
terrorismo islamico dal pianeta in modo che la pace, quella vera,
regni sovrana in ogni angolo del mondo.

Quella mattina dell’11 settembre 2001, ho ascoltato la notizia
alla radio e la prima sensazione che ho avvertito è stata una
forte rabbia, accompagnata da una grande paura; nel vedere poi in
televisione quelle scene apocalittiche, sono rimasta col fiato
sospeso ed in pena a pensare che migliaia di vittime, erano
coperte da macerie. Nei giorni seguenti al disastro, ho pensato
che la cosa migliore fosse di stare calma ed attendere che la
situazione internazionale si possa risolvere senza la morte d’altre
vittime innocenti. Mi auguro che il buon Dio faccia terminare
tutto al più presto e che possiamo cercare di dimenticare tanto
orrore, fiduciosi nel prossimo avvenire, nel quale gli uomini
siano più solidali tra loro e con più amore nel cuore. |

di Maria Pasqua Di Donna
Osama
Bin Laden è nato a Riad, in Arabia Saudita, nel marzo del 1957 da
una famiglia di ricchissimi imprenditori del settore immobiliare
molto vicino alla famiglia reale. A 16 anni, si lega ad un gruppo
di fondamentalisti islamici e comincia a mostrare la sua indole
violenta. Dalla sua ricca famiglia eredita oltre 600 miliardi in
aggiunta a tante proprietà immobiliari, un’enorme ricchezza che
gli servirà per sovvenzionare l’integralismo islamico nel
mondo. Quattro mogli, 5 figli e tanto ricco, invece di dedicarsi
agli affari e alla bella vita, parte ad appena 22 anni per l’Afghanistan
dove guida i volontari arabi contro l’invasione sovietica.
Raccoglie soldi, compra armi, organizza campi militari, diventando
praticamente, il punto di riferimento del terrore islamico.
Ritorna in Arabia Saudita, ha più di 30 anni, è un uomo senza
pace, si scaglia contro
le autorità saudite, che hanno chiesto l’appoggio degli Stati
Uniti d’America per combattere Saddam Hussein, non rispettando
le vecchie leggi arabe, in virtù delle quali nessun infedele
avrebbe dovuto calpestare il sacro suolo arabo.
Siamo nel 1992, l’Arabia Saudita lo espelle dal paese,
indesiderato, si rifugia in Sudan. |
Nel frattempo
fonda, dopo il ritiro dei Russi dai territori afgani, insieme con
altri alleati, una base, chiamata"Al Quaida" e riesce a
collegare, tra loro diversi gruppi islamici del terrore,
appartenenti ad una trentina di paesi. Nel 1996 tenta di
rientrare in Arabia Saudita, ma senza successo perché il paese
gli toglie la cittadinanza e Osama Bin Laden è costretto a
chiedere ospitalità al popolo afgano.
Dall’Afghanistan lancia la guerra santa contro l’America, che
odia a morte giacché, è il simbolo dello sporco capitalismo
corrotto.
Ormai, ha fatto le sue folli scelte, tutte le sue ricchezze
serviranno per la lotta terroristica contro il nemico americano ed
i suoi alleati. In Afghanistan diventa forte anche per l’appoggio
e la protezione dei Talebani di Kabul, guidati da Omar Muhammed,
che ha sposato, intanto, una figlia di Bin Laden.
Osama Bin Laden è considerato il mandante di numerosi atti
terroristici, molti dei quali contro gli USA nel 1995 a Riad, nel
1996 a Dahean, nel 1998 alle ambasciate americane e alla nave USA
Cole ormeggiata a Aden nel 2000 e infine quelli dello scorso 11  |