Ercolano:
turismo
e problemi!
L’attività
turistica della mia città, con le sue bellezze naturali, quali il
Vesuvio, i suoi luoghi d’alto interesse archeologico e artistico
come gli Scavi, le chiese e le Ville del Miglio d’Oro, non ha
avuto l’evoluzione e lo sviluppo che meritava.

Scavi di
Ercolano
Con ciò voglio dire che, nonostante il grosso afflusso di turisti
che giungono da tutto il mondo, Ercolano non offre servizi
adeguati; basti pensare alle strade del centro, che non sono
asfaltate, bensì sono lastricate di mattonelle sconnesse e di
vecchia epoca; per non parlare della pulizia delle medesime, dove
i cassonetti sono stracolmi di spazzatura e la stessa a volte si
riversa per terra.
Tutto ciò non desta una buona impressione all’occhio attento
del turista. Non vi sono inoltre alberghi e ristoranti nel centro
cittadino, per cui il turista viene solo per visitare gli scavi e
per andare sul Vesuvio, insomma non s’intrattiene più di tanto.
Favorire la conoscenza e l’utilizzo dei siti storici ed
archeologici è un altro modo per offrire dei servizi sociali; si
possono organizzare visite guidate agli Scavi, sia per scolaresche
e gruppi giovanili, sia per i turisti.
Si possono approntare dei servizi "navetta" per
facilitare escursioni sul Vesuvio ad ammirare lo stupendo
paesaggio del golfo, immersi nella macchia mediterranea, a parte
la vista delle devastanti cementificazioni selvagge!
Si possono organizzare mostre d’arte e concerti nelle Ville del
Miglio d’oro. La biblioteca comunale oltre ad essere luogo di
lettura tradizionale potrebbe essere informatizzata e collocata in
rete, per offrire un accesso rapido alle informazioni che
interessano.
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Sistema
urbano
ville vesuviane
Quando
si affronta il sistema delle Ville Vesuviane ci sono tre ordini
di problemi da risolvere:
il primo, se le Ville Vesuviane hanno nel tempo costituito un
sistema, e se cioè è stata fatta una pianificazione nel
costruire gli edifici e i giardini che compongono lo storico e
attuale sviluppo dell’aggregato urbano di Portici, Ercolano, San
Giorgio a Cremano e Torre del Greco.
A questa prima domanda si può rispondere che le conoscenze
tecniche e scientifiche esistenti nel 700 e nel 800 non erano tali
da permettere la pianificazione dei siti urbani e anche i
cortigiani e i committenti delle Ville utilizzando quei luoghi
ameni per abitazione, contribuivano a programmare i nuovi
interventi sul territorio.
Il secondo problema è se l’attuale sviluppo urbanistico delle
città sovra citate deriva da quell’impianto urbanistico
iniziale, o se l’attuale densità abitativa si è sviluppata
aprioristicamente.

Villa Campolieto
In verità fino a pochi decenni fa le città vesuviane hanno
mantenuto il disegno dell’impianto iniziale lungo il corso
Resina a Ercolano, la via Nazionale a Torre del Greco, le
diramazioni di corso Sirena a San Giorgio a Cremano e corso
Garibaldi a Portici. Ma gli strumenti tecnici di cui si è dotato
il disegno del territorio nel periodo dell’Architettura Moderna
hanno permesso ad aree periferiche, come i quattro comuni sovra
citati, di pianificare interventi a hoc per accogliere la
popolazione immigrata da Napoli, la città capoluogo.
Quindi il sistema urbano è ibrido e attualmente ben
identificabile nei suoi aspetti antichi e moderni.
Il terzo problema, che riguarda gli aspetti economico-urbani del
territorio vesuviano, è quello se le città citate siano sistemi
urbani autonomi.
In verità questa questione divide gli architetti e gli urbanisti
che operano sul territorio. Il problema non è da poco. Le Ville
Vesuviane costituiscono un sistema autonomo e allo stesso tempo
complementare di quello napoletano e campano in genere. Sta di
fatto che nel 700 la committenza fu di tipo europeo e romano e che
ora l’aggregamento urbano alle pendici del Vesuvio, unisce più
ceti e popolazioni che non dipendono necessariamente da Napoli.
Il problema del territorio vesuviano compete soprattutto gli
urbanisti che, dopo quanto è successo a New York l’11 settembre
2001, devono decidersi come chiamare la "Città
Vesuviana", se hinterland, conurbazione, metropoli
meridionale o megalopolis (la città illimitatamente estesa).
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Un altro problema
annoso per i cittadini è il traffico che dovrebbe essere meno
caotico ed inquinante, inoltre c’è anche il problema del
trasporto pubblico. Si dovrebbero evitare le ingombranti doppie
file d’auto in sosta, imponendo una maggiore sorveglianza sulle
strade. Il problema del trasporto pubblico va affrontato
soprattutto nelle periferie, dove i mezzi pubblici sono più
scarsamente distribuiti, e ciò costringe i cittadini delle zone a
servirsi dell’auto privata e dell’uso dei pulmini a pagamento,
ovviamente abusivi. Rendiamo Ercolano accogliente e vivibile e
tutti ne beneficeremo!

Villa
Ruggiero e Villa Campolieto
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