Anno I
Dicembre 2001 
n. 4

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Ercolano:
t
urismo e problemi!
L’attività turistica della mia città, con le sue bellezze naturali, quali il Vesuvio, i suoi luoghi d’alto interesse archeologico e artistico come gli Scavi, le chiese e le Ville del Miglio d’Oro, non ha avuto l’evoluzione e lo sviluppo che meritava.


                                 Scavi di Ercolano

Con ciò voglio dire che, nonostante il grosso afflusso di turisti che giungono da tutto il mondo, Ercolano non offre servizi adeguati; basti pensare alle strade del centro, che non sono asfaltate, bensì sono lastricate di mattonelle sconnesse e di vecchia epoca; per non parlare della pulizia delle medesime, dove i cassonetti sono stracolmi di spazzatura e la stessa a volte si riversa per terra.
Tutto ciò non desta una buona impressione all’occhio attento del turista. Non vi sono inoltre alberghi e ristoranti nel centro cittadino, per cui il turista viene solo per visitare gli scavi e per andare sul Vesuvio, insomma non s’intrattiene più di tanto.
Favorire la conoscenza e l’utilizzo dei siti storici ed archeologici è un altro modo per offrire dei servizi sociali; si possono organizzare visite guidate agli Scavi, sia per scolaresche e gruppi giovanili, sia per i turisti.
Si possono approntare dei servizi "navetta" per facilitare escursioni sul Vesuvio ad ammirare lo stupendo paesaggio del golfo, immersi nella macchia mediterranea, a parte la vista delle devastanti cementificazioni selvagge!
Si possono organizzare mostre d’arte e concerti nelle Ville del Miglio d’oro. La biblioteca comunale oltre ad essere luogo di lettura tradizionale potrebbe essere informatizzata e collocata in rete, per offrire un accesso rapido alle informazioni che interessano.
 

Sistema urbano
v
ille vesuviane
Quando si affronta il sistema delle Ville Vesuviane ci sono tre ordini
di problemi da risolvere:
il primo, se le Ville Vesuviane hanno nel tempo costituito un sistema, e se cioè è stata fatta una pianificazione nel costruire gli edifici e i giardini che compongono lo storico e attuale sviluppo dell’aggregato urbano di Portici, Ercolano, San Giorgio a Cremano e Torre del Greco.
A questa prima domanda si può rispondere che le conoscenze tecniche e scientifiche esistenti nel 700 e nel 800 non erano tali da permettere la pianificazione dei siti urbani e anche i cortigiani e i committenti delle Ville utilizzando quei luoghi ameni per abitazione, contribuivano a programmare i nuovi interventi sul territorio.
Il secondo problema è se l’attuale sviluppo urbanistico delle città sovra citate deriva da quell’impianto urbanistico iniziale, o se l’attuale densità abitativa si è sviluppata aprioristicamente.


               Villa Campolieto

In verità fino a pochi decenni fa le città vesuviane hanno mantenuto il disegno dell’impianto iniziale lungo il corso Resina a Ercolano, la via Nazionale a Torre del Greco, le diramazioni di corso Sirena a San Giorgio a Cremano e corso Garibaldi a Portici. Ma gli strumenti tecnici di cui si è dotato il disegno del territorio nel periodo dell’Architettura Moderna hanno permesso ad aree periferiche, come i quattro comuni sovra citati, di pianificare interventi a hoc per accogliere la popolazione immigrata da Napoli, la città capoluogo.
Quindi il sistema urbano è ibrido e attualmente ben identificabile nei suoi aspetti antichi e moderni.
Il terzo problema, che riguarda gli aspetti economico-urbani del territorio vesuviano, è quello se le città citate siano sistemi urbani autonomi.
In verità questa questione divide gli architetti e gli urbanisti che operano sul territorio. Il problema non è da poco. Le Ville Vesuviane costituiscono un sistema autonomo e allo stesso tempo complementare di quello napoletano e campano in genere. Sta di fatto che nel 700 la committenza fu di tipo europeo e romano e che ora l’aggregamento urbano alle pendici del Vesuvio, unisce più ceti e popolazioni che non dipendono necessariamente da Napoli.
Il problema del territorio vesuviano compete soprattutto gli urbanisti che, dopo quanto è successo a New York l’11 settembre 2001, devono decidersi come chiamare la "Città Vesuviana", se hinterland, conurbazione, metropoli meridionale o megalopolis (la città illimitatamente estesa).

    
     Ercolano - Ercole ebbro                    Ercolano Villa Campolieto

Un altro problema annoso per i cittadini è il traffico che dovrebbe essere meno caotico ed inquinante, inoltre c’è anche il problema del trasporto pubblico. Si dovrebbero evitare le ingombranti doppie file d’auto in sosta, imponendo una maggiore sorveglianza sulle strade. Il problema del trasporto pubblico va affrontato soprattutto nelle periferie, dove i mezzi pubblici sono più scarsamente distribuiti, e ciò costringe i cittadini delle zone a servirsi dell’auto privata e dell’uso dei pulmini a pagamento, ovviamente abusivi. Rendiamo Ercolano accogliente e vivibile e tutti ne beneficeremo!


                          Villa Ruggiero e Villa Campolieto