Anno I
novembre 2001 
n. 3

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Impariamo a socializzare
D
a più di un anno partecipo
alle iniziative del nostro centro. L’anno scorso ero iscritto al torneo di calcetto e ho conosciuto gli "altri". Dopo la partita settimanale uscivo con gli amici conosciuti. Il nostro paese non offre molte possibilità di svago, però se si riesce a stare insieme si creano occasioni d’incontro e le possibilità di uscire dalla routine quotidiana.
 

Nel nostro centro esiste anche il gruppo femminile, che permette a noi uomini di arricchire l’agenda telefonica. Nello scorso periodo pasquale uscivo con una ragazza, spesso andavamo in chiesa a seguire la Via Crucis e facevamo lunghe passeggiate nel parco della Vesuviana. Nel periodo natalizio si organizzò una tombolata e fu l’occasione per festeggiare insieme il nuovo anno. C’è poi l’attivi

I nostri giovani
I
giovani? Io non li stimo per
ché li trovo preda del successo.
Sono già svezzati dalla pubblicità che ne ha fatto dei soggetti di consumo e loro ci stanno, anzi, partecipano al consumismo e all’ edonismo sfrenato, tutto ciò nel consumo del proprio organismo, nella schizofrenica ricerca dell’identità e del successo.
Senza la via di mezzo, quale l’ascolto pacato dei genitori. Ritorno alla proposizione con cui ho iniziato quest’articolo, ebbene bisogna riconoscere che la gioventù contemporanea ha capito che, in una società usa e getta com’è la nostra, è bene spendersi subito in questa vana, per me, ricerca del successo in ogni campo e ad ogni costo.
Tutto questo va ricercato nella società contemporanea, che misura la capacità di un giovane dal suo guadagno immediato.
Ed aggiungo di mio. E’ la cognizione del tempo che può far sembrare definitiva una sconfitta, quando in realtà, quasi sempre essa ha effetti formativi consistenti?

Lucio Bonelli

La poesia
Amica

di Ida Balzano

Amica dalla chioma nera,
Di lunghi giorni passati in riva al mare.
I tuoi dolci sorrisi, la tua vivida fede.
Amica di tutti i bambini del borgo,
Che ti affollavano di fiori raccolti per la via
Che portava all’umile chiesetta.
Amica piena di vita e di beltà.
Ombra della mia anima,
Angelo dolce e paziente,
Tu illuminavi le mie giornate,
Mi facevi ridere al sole festoso d’Estate.
Ma il Signore un dì
Ti ha voluto lassù,
Spegnendo il mio sorriso in lacrime di stelle.

Il coraggio
di vivere

di Telem@tico
Percorrere la strada
della consapevolezza
Partendo dal buio profondo
Attraversare l’Universo
Arrivando agli occhi della gente
Capire ... e decidere di continuare

Il silenzio
del cuore

di Mariella Fiorini

"Hei! Amico", perché non mi senti?
Ti ascolto ma tu non parli
Be’ forse io non parlo,
ma da quando ti ascolto sento che
qualcosa dentro di me si dimena.
Ho deciso voglio ascoltarti,
ma siimi amico, altrimenti
potrei trovare il vuoto dentro di me.

La metamorfosi e la cultura umana

In questo mondo così preso da
tante effimere esistenze moderne e subalterne, oltre al coraggio di molti uomini e donne di buona volontà, ci vorrebbe un po’ di buon senso ed anche un po’ meno d’apatia e d’indifferenza.

Nella vita odierna si raggiunge un accordo solo trovando un equilibrio tra lo psicologico e il fisiologico. Oggigiorno c’è solo un basso livello d’interesse spirituale e morale, in un mondo dove l’uomo è molto spesso governato dall’interesse economico, dall’individualismo e dall’egocentrismo sociale, basato sul potere assoluto della repressione. l mondo necessita di maggiore umanesimo ed anche le cose materiali contribuiscono alla crisi morale di quest’inizio secolo.
C’è molto bisogno d’amore e l’uomo deve seguire questo fine nella sua vita, affinché la solitudine non lo uccida e lo faccia cadere nella depressione più totale e nel buio più profondo.
                               Carla Di Cristo