Ronaldo
il fenomeno
E’ difficile non rimanere conquistati da
Ronaldo, perché vederlo in azione serve a capire cosa sia il calcio
oggi e come si sia evoluto nel tempo, sino ad esprimere un tale
fenomeno, prototipo del campione del nuovo millennio. Ronaldo al
pari di Pelé partecipò a solo diciassette anni al mondiale
americano nel ’94; la sua convocazione fu il segnale che una nuova
stella stava nascendo nel mondo del calcio. In Brasile questo
fenomeno del calcio diventa il modello per tutti i ragazzi poveri,
di riscatto dalle proprie condizioni e di speranza di successo.
Ronaldo nacque a Rio De Janeiro in uno dei quartieri più poveri
della città, il 22 Giugno del 1976. Nel 1994 "Ronny"
giocò nel PSV Endowen senza difficoltà d’ambientamento, passando
poi al Barcellona nel giugno del 96. Visti i contrasti con il
Barcellona e la sua preferenza con l’Inter, Ronaldo, per la modica
cifra di quarantotto miliardi, nell’estate del 1997, approvò alla
corte di Massimo Moratti, presidente dell’Inter. Il Fenomeno è un
brasiliano che può tenere il pallone fra i piedi per ore e in più
ha la velocità scattante degli europei. Il veloce fantasista è in
grado di adattarsi a tutti i moduli di gioco e fu premiato con il
pallone d’oro nel 97. Nel derby Inter - Milan, finito 3 - 0, il
campione scrisse una delle pagine più memorabili della storia del
calcio. |
Lettera al Sindaco
di Torre del Greco
Signor Sindaco,
Siamo un gruppo di giovani appartenenti al Centro
di Salute Mentale del Bottazzi. Lo scopo dei medici, che ci guidano,
è quello di riabilitarci alla vita sociale, in quanto siamo più o
meno affetti da disturbi psichici.
Anche quest’anno l’associazione ci ha indirizzato sulla strada
di varie iniziative. Una di queste riguarda il giornale
"Integrazione". Questo è un mensile che si occupa dei
problemi dei giovani in generale e d’attualità. Gli articoli sono
scritti da noi pazienti e sono basati sulle esperienze di ciascuno
di noi, sui sondaggi che facciamo sui cittadini di Torre del Greco,
sulle interviste e sulle fotografie che danno colore al periodico.
Lo scopo della presente è quello di chiederle, gentilmente, che
cosa ne pensa dell’iniziativa e se lei è disposta ad interessarsi
in qualità di Sindaco, ad assegnarci una sede adeguata.

|
Se " la stella del calcio" decide
di fare goal, prima o poi riesce nell’intento, in quanto in lui c’è
l’istinto naturale del fuoriclasse e i difensori non possono
resistergli per molto. Nell’aprile del duemila subì un terribile
infortunio e la speranza di tutti i suoi tifosi è di rivederlo al
più presto in campo a deliziare le platee. Ronaldo Luiz Rosario da
Lima è il numero uno del calcio, è il "fenomeno", non
solo per gli interisti, ma anche per tutti quelli che amano il gioco
del calcio.
Giovanni Iennaco |
Il
napoli non convince
Il Napoli è spento, senza forza e in attacco non
riesce a concretizzare, basti vedere le ultime partite con il Lecce,
il Vicenza, il Perugia, l’Atalanta, il Milan e con un golletto che
vale "tanto oro" con il Bari. In queste partite non si è
quasi mai tirato in porta; alcune dovevano essere assolutamente
vinte e invece abbiamo sciupato tutto! Tuttora la nostra classifica
è incerta.
l chiarimento che c’è stato tra l’allenatore
e la squadra sembra che ci possa far sperare, Edmundo permettendo.
La stella dovrebbe, secondo me, dimostrare il suo splendore e la sua
umiltà lavorando con la squadra e per gli altri. Auguriamoci di non
dover fare affidamento solo sui centrocampisti.
Il mio commento da tifoso è che il Napoli deve
contare su Edmundo, perché ha le capacità tecniche per tirarci
fuori e ...che: "Dio ce la mandi buona!"
Mimmo Matrone

|
Lettera al dottor
Carlo Pazzaglia
di Francesco Albanese
Sono un appassionato lettore dei suoi articoli
che appaiono su "Il Mattino", e si può dire che compro il
giornale esclusivamente per leggere la sua risposta ai quesiti che
le giungono dai lettori. Ho inviato anch’io più volte lettere da
porre alla sua attenzione, ma credo che siano stati cestinati per
tema di mettersi nei guai con le autorità ecclesiastiche o laiche.
Mi permetta di farle osservare una cosa: le mie
missive per quanto dissacranti, non arriveranno mai a delle persone
bigotte, che potrebbero essere traumatizzate. Pure se dovessero
leggerle, lo scritto sarebbe per loro come un geroglifico o un
ideogramma tutto da interpretare e non capirebbero niente.
Tanto per farle un esempio, sfido chiunque,
dotato di una certa cultura, pazienza ed anche tanta umiltà a far
capire con parole semplici ad una persona incolta che cosa sia un
geroglifico o un ideogramma, ricorrendo magari anche all’etimologia
della parola (e qui sfido chiunque a far capire cosa sia mai l’etimologia
ad una popolana o ad un uomo di strada).
Ritengo i miei scritti forse dissacranti, ma meritevoli di essere
pubblicati, se non altro per amore della verità.
Distinti saluti ed
auguri.
|
|