Anno I
n. 2 - giugno 2001 

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            Ronaldo il fenomeno
            

E’ difficile non rimanere conquistati da Ronaldo, perché vederlo in azione serve a capire cosa sia il calcio oggi e come si sia evoluto nel tempo, sino ad esprimere un tale fenomeno, prototipo del campione del nuovo millennio. Ronaldo al pari di Pelé partecipò a solo diciassette anni al mondiale americano nel ’94; la sua convocazione fu il segnale che una nuova stella stava nascendo nel mondo del calcio. In Brasile questo fenomeno del calcio diventa il modello per tutti i ragazzi poveri, di riscatto dalle proprie condizioni e di speranza di successo. Ronaldo nacque a Rio De Janeiro in uno dei quartieri più poveri della città, il 22 Giugno del 1976. Nel 1994 "Ronny" giocò nel PSV Endowen senza difficoltà d’ambientamento, passando poi al Barcellona nel giugno del 96. Visti i contrasti con il Barcellona e la sua preferenza con l’Inter, Ronaldo, per la modica cifra di quarantotto miliardi, nell’estate del 1997, approvò alla corte di Massimo Moratti, presidente dell’Inter. Il Fenomeno è un brasiliano che può tenere il pallone fra i piedi per ore e in più ha la velocità scattante degli europei. Il veloce fantasista è in grado di adattarsi a tutti i moduli di gioco e fu premiato con il pallone d’oro nel 97. Nel derby Inter - Milan, finito 3 - 0, il campione scrisse una delle pagine più memorabili della storia del calcio.

Lettera al Sindaco

di Torre del Greco

Signor Sindaco,

Siamo un gruppo di giovani appartenenti al Centro di Salute Mentale del Bottazzi. Lo scopo dei medici, che ci guidano, è quello di riabilitarci alla vita sociale, in quanto siamo più o meno affetti da disturbi psichici.
Anche quest’anno l’associazione ci ha indirizzato sulla strada di varie iniziative. Una di queste riguarda il giornale "Integrazione". Questo è un mensile che si occupa dei problemi dei giovani in generale e d’attualità. Gli articoli sono scritti da noi pazienti e sono basati sulle esperienze di ciascuno di noi, sui sondaggi che facciamo sui cittadini di Torre del Greco, sulle interviste e sulle fotografie che danno colore al periodico.
Lo scopo della presente è quello di chiederle, gentilmente, che cosa ne pensa dell’iniziativa e se lei è disposta ad interessarsi in qualità di Sindaco, ad assegnarci una sede adeguata.

 Se " la stella del calcio" decide di fare goal, prima o poi riesce nell’intento, in quanto in lui c’è l’istinto naturale del fuoriclasse e i difensori non possono resistergli per molto. Nell’aprile del duemila subì un terribile infortunio e la speranza di tutti i suoi tifosi è di rivederlo al più presto in campo a deliziare le platee. Ronaldo Luiz Rosario da Lima è il numero uno del calcio, è il "fenomeno", non solo per gli interisti, ma anche per tutti quelli che amano il gioco del calcio.

                                                   Giovanni Iennaco

Il napoli non convince

Il Napoli è spento, senza forza e in attacco non riesce a concretizzare, basti vedere le ultime partite con il Lecce, il Vicenza, il Perugia, l’Atalanta, il Milan e con un golletto che vale "tanto oro" con il Bari. In queste partite non si è quasi mai tirato in porta; alcune dovevano essere assolutamente vinte e invece abbiamo sciupato tutto! Tuttora la nostra classifica è incerta.
l chiarimento che c’è stato tra l’allenatore e la squadra sembra che ci possa far sperare, Edmundo permettendo. La stella dovrebbe, secondo me, dimostrare il suo splendore e la sua umiltà lavorando con la squadra e per gli altri. Auguriamoci di non dover fare affidamento solo sui centrocampisti.
Il mio commento da tifoso è che il Napoli deve contare su Edmundo, perché ha le capacità tecniche per tirarci fuori e ...che: "Dio ce la mandi buona!"        Mimmo Matrone

Lettera al dottor
Carlo Pazzaglia

di Francesco Albanese

Sono un appassionato lettore dei suoi articoli che appaiono su "Il Mattino", e si può dire che compro il giornale esclusivamente per leggere la sua risposta ai quesiti che le giungono dai lettori. Ho inviato anch’io più volte lettere da porre alla sua attenzione, ma credo che siano stati cestinati per tema di mettersi nei guai con le autorità ecclesiastiche o laiche.
Mi permetta di farle osservare una cosa: le mie missive per quanto dissacranti, non arriveranno mai a delle persone bigotte, che potrebbero essere traumatizzate. Pure se dovessero leggerle, lo scritto sarebbe per loro come un geroglifico o un ideogramma tutto da interpretare e non capirebbero niente.
Tanto per farle un esempio, sfido chiunque, dotato di una certa cultura, pazienza ed anche tanta umiltà a far capire con parole semplici ad una persona incolta che cosa sia un geroglifico o un ideogramma, ricorrendo magari anche all’etimologia della parola (e qui sfido chiunque a far capire cosa sia mai l’etimologia ad una popolana o ad un uomo di strada).
Ritengo i miei scritti forse dissacranti, ma meritevoli di essere pubblicati, se non altro per amore della verità.
Distinti saluti ed auguri.