SI ACCENDE UN
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FARO PER LA CITTA’
di Francesca Mari
Né a destra, né a sinistra, né al centro: al di sopra dei partiti!
Questo il motto del nascente movimento popolare e democratico, denominato
"Il faro per la città", che si propone di riscattare il nostro
territorio attraverso un’opera di ripristino sociale, politico, economico e
culturale.
In vista delle prossime elezioni amministrative, il movimento, fondato da
alcune associazioni attive nell’area corallina, come la Pro-loco e il G.A.T,
ha presentato il suo programma con una conferenza, tenutasi venerdì scorso,
all’Hotel S.Teresa, con cui ha ribadito la sua natura esclusivamente
apartitica e l’intento di governare, per i prossimi cinque anni, all’insegna
della competenza e della conoscenza in diversi campi, in modo da poter offrire
risposte risolutive ai problemi incombenti sul territorio.
"Dopo alterne vicende- ha detto il coordinatore Antonio Altiero,
presidente provinciale dell’Unpli (Unione Nazionale Pro-Loco Italia) - la
politica cittadina ha registrato, negli ultimi anni, esperienze non concrete,
sfociate in litigiosità che, per ben tre volte, in meno di cinque anni, ha
reso necessaria la nomina di un commissario straordinario nel nostro Comune. Il
degrado cittadino è, purtroppo, sotto gli occhi di tutti, e le prospettive per
il futuro non sono certamente rosee, anche per la totale incapacità dei
partiti "tradizionali", di formulare proposte credibili. Per
protestare contro quest’immobilità politica, noi intendiamo offrire proposte
concrete, avvalendoci della collaborazione di diversi professionisti che
abbiano competenze di tipo politico, economico, sociale e culturale e che
sappiano, in base alle proprie conoscenze, estirpare il male alla radice."
Il neonato movimento intende realizzare, in particolar modo, tre obiettivi: la
riqualificazione urbana; il miglioramento dei servizi; l’impulso allo
sviluppo.
Per quanto concerne il primo punto, l’attenzione è rivolta soprattutto al
recupero della zona portuale che vorrebbe essere ripristinata, in quanto
costituisce una valida risorsa turistica, attraverso interventi concreti.
Per questo motivo, il movimento ritiene opportuna l’approvazione di un piano
regolatore, attualmente inesistente a Torre, che consenta un’azione più
consapevole.
Inoltre,
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attraverso consapevolezza storica e archeologica, si intendono recuperare le radici della nostra città con il
ripristino di siti antichi come: le Cento Fontane; Villa Sora; S. Maria di
Costantinopoli; SS. Trinità.
Il miglioramento dei servizi, invece, concerne, in particolar modo, le
inefficienze degli uffici postali e dell’Enel, che si intendono
sollecitare ad un maggiore attivismo. A tale proposito, il movimento
intende ripristinare gli uffici dell’URP (Ufficio di relazione per il
pubblico), collocandone uno nella zona centrale e due nelle zone
periferiche, per consentire alla cittadinanza di denunciare tutte le
negligenze degli enti pubblici.
Per un impulso allo sviluppo, infine, il movimento ritiene opportuno il
recupero di alcune strutture come i Mulini Marzoli, che anziché rimanere
inutilizzati, potrebbero costituire grandi centri di attività economiche,
e come Villa delle Ginestre, che rimane il centro di artigianato più
importante del centro sud.
Particolare attenzione è rivolta verso le strutture dell’ex Patronato
Scolastico, site nella zona di Leopardi, che si intendono recuperare per
insediarvi attività economiche o culturali che contribuiscano allo
sviluppo turistico della città.
"Per le strutture inutilizzate dell’ex Patronato Scolastico- ha
detto Altiero- il Comune di Napoli ha chiesto circa dodici miliardi di
danni. Noi vorremmo trovare un compromesso affinché questi soldi possano
essere utilizzati per rendere nuovamente agibili quelle strutture,
insediandovi un Museo della Musica che possa costituire un incentivo allo
sviluppo della zona."
Infine, il movimento si propone di mantenere una costante comunicazione
con il pubblico, con le forze politiche, con i sindacati e le associazioni
presenti sul territorio.
"Siamo convinti- conclude Altiero- che molti problemi siano
determinati soprattutto dalla mancanza di comunicazione e di informazione.
Molti concittadini ignorano Torre del Greco perché non la conoscono
abbastanza dal punto di vista territoriale e storico, così come molti
amministratori comunali, che hanno fallito, non conoscevano compiutamente
norme, compiti e funzioni né i meccanismi per promuovere lo sviluppo
sociale. Per questo motivo ci prefiggiamo di istituire, con esperti del
settore, seminari di approfondimento delle stesse leggi che disciplinano l’attività
amministrativa, in modo da formare una nuova classe politica, più
consapevole dei compiti e dei ruoli ad essa affidati dall’elettorato."
Il movimento è aperto a chiunque voglia dare un proprio contributo per la
definizione di un "Programma Elettorale" e a chi, con le proprie
competenze, possa contribuire a far brillare un faro per la città. |