Sicuramente…amici     46

di Francesca Mari

Una serata all’insegna della solidarietà per manifestare la propria voglia di vivere attraverso l’aiuto per il prossimo. Si tratta di "Pericolosamente", lo spettacolo organizzato dall’Associazione torrese per il recupero di tossicodipendenti, "Sicuramente Amici", e tenutosi venerdì scorso, alle ore 20.00, nella sala adiacente la Chiesa di Portosalvo.
"Lo scopo della nostra associazione- spiega Giulio D’Urzo, uno dei soci fondatori- è di sostenere i tossicodipendenti nella loro lotta contro la droga e di orientarli ad impegnarsi in iniziative sociali"
Tale impegno, infatti, è stato dimostrato proprio durante lo spettacolo, in cui undici ragazzi della comunità si sono cimentati in una serie di performances artistiche come il canto e la recitazione di alcune poesie e di due atti di Eduardo De Filippo, riscotendo molto successo.
"Con questo spettacolo- spiega D’Urzo- i ragazzi hanno voluto esprimere il proprio attaccamento alla vita attraverso un messaggio d’amore teso a sensibilizzare le persone verso gravi problematiche sociali come le malattie e la povertà in alcuni paesi del mondo."
Lodevole lo scopo della manifestazione, il cui incasso sarà interamente devoluto alla lotta contro l’A.I.D.S ed al

progetto, in collaborazione con la Comunità di Maddaloni, della costruzione di una casa di accoglienza nel Madagascar.
Inoltre, parte dell’incasso sarà adoperata per consentire ai tossicodipendenti e alle proprie famiglie di effettuare un pellegrinaggio a Padre Pio.
Con grande entusiasmo dei membri dell’Associazione, la serata si è risolta brillantemente, e ha visto la partecipazione di circa duecento persone.
Erano, inoltre, presenti, il sindaco Ciavolino, per il progetto della raccolta dei fondi contro l’Aids, e la sociologa Giuliana Ciavolino, membro della comunità "Leo Amici" di Maddaloni, che ha illustrato il progetto di costruzione della casa nel Madagascar:
"Tale progetto_ spiega Giuliana Ciavolino- è stato avviato anni fa dal nostro compianto padre fondatore, Leo Amici, il cui intento era quello di fornire aiuto alla gente del Madagascar, un paese in cui incombe visivamente la povertà e la sottoccupazione. Da qui l’idea di sostenere almeno i bambini, che non hanno nemmeno la possibilità di andare a scuola, con la costruzione di una casa-famiglia che potesse accoglierne almeno un centinaio. Abbiamo già provveduto, in questi anni, a costruire le fondamenta della struttura, ora speriamo, col vostro contributo, di poter portare a compimento quest’opera, per regalare un sorriso a chi è meno fortunato di noi."
La proiezione di un video sulle condizioni di miseria del Madagascar ha invitato a riflettere i presenti sull’importanza dell’iniziativa.