A’ festa d''a Madonna  43

di Francesca Mari

La settimana celebrativa in onore di S. Maria di Portosalvo si è conclusa domenica scorsa, giorno della festa della Madonna, e ha visto la partecipazione di molti fedeli, soprattutto dell’area portuale, che hanno riconfermato il culto e la devozione per la loro protettrice.
Tale devozione rimane viva soprattutto nei marittimi, infatti molti torresi che vivono o lavorano fuori sono ritornati a Torre nel giorno della festa della Madonna per onorarla e per chiederle grazia e protezione.
Tutte le celebrazioni religiose, svoltesi in Chiesa durante la settimana festiva, sono confluite nella Messa solenne di domenica, presieduta dal Monsignor Giuseppe Magrin giunto da Roma esclusivamente per l’evento. Uno dei momenti più suggestivi della cerimonia è stato quello della benedizione delle candele. Meno fortunati, a causa del maltempo, sono stati i festeggiamenti serali che dovevano

svolgersi all’aperto e invece si sono tenuti nella sala sac. Luigi Acampora, adiacente alla Parrocchia.
La sala, infatti, è stata adibita a discoteca, e dopo la messa, adulti e bambini si sono scatenati in diversi tipi di balli. Sempre nella sala è stata allestita anche la "Sagra del dolce", con l’esposizione e la degustazione d’alcune varietà di dolci caserecci come la torta all’ananas, la torta di mele e le zeppole, preparati dalle donne della parrocchia.
Il momento più atteso della serata, quello dei fuochi d’artificio è stato interrotto da un imprevisto che ha deluso tutti i devoti alla Madonna, compreso il Sacerdote. Infatti, l’intervento della polizia ha impedito al tecnico di accendere i fuochi, e i partecipanti non hanno potuto godere dello spettacolo pirotecnico.
"Nonostante avessimo l’autorizzazione- spiega Don Franco Rivieccio- all’improvviso è intervenuta la polizia e ci ha impedito di accendere i fuochi col pretesto che potessero danneggiare i palazzi. Questa sembra una scusa non valida e ci ha molto deluso. In ogni caso siamo soddisfatti della buona riuscita della festa e ringraziamo tutta la popolazione che vi ha preso parte".