Rischio Vesuvio:            41
patto col Giappone

di Francesca Mari

Ancora una volta il Giappone fa capolino sulla nostra realtà cittadina, e non per l’artigianato di coralli e cammei, come si potrebbe pensare, ma per un problema ben più grave: il rischio Vesuvio.
Mercoledì scorso, infatti, il presidente della Campania, Antonio Bassolino, ha siglato un patto di collaborazione col Giappone per studiare i fenomeni vulcanici e le strategie di prevenzione anti-sisma. E in tali strategie i giapponesi sono davvero ferrati, poiché, nel loro territorio, i vulcani attivi sono ben novanta, e tra questi il Fujiama, uno dei più imponenti, ha molte affinità con il Vesuvio. Per tale motivo la nostra Regione, coi suoi comuni vesuviani maggiormente a rischio, primo tra questi Torre del Greco, si affida alla

cultura nipponica della prevenzione e nasce l’idea di una collaborazione tra la struttura di Protezione Civile della Campania e l’Agenzia Giapponese.
La stipula di quest’accordo, un protocollo d’intenti con relativo calendario di iniziative da realizzare subito, è avvenuta in Giappone durante l’incontro tra Bassolino, il vulcanologo Shigeo Aramaki, docente dell’Università di Tokyo, e il sottosegretario alla Protezione Civile nipponica, Tadahiro Matsushita.
Con Aramaki il presidente della Campania ha visitato l’Jma e il Cao, le due imponenti strutture che si occupano del monitoraggio e della gestione dei rischi naturali. Il vulcanologo giapponese, inoltre, sarà il tramite principale per le ricerche, i progetti e l’opera di prevenzione previsti dal patto, mentre il maggior referente italiano dell’intesa con l’Agenzia Nipponica sarà il vulcanologo Franco Barbieri, ex responsabile della Protezione Civile Italiana, che già da tempo ha stretto rapporti professionali con alcuni scienziati giapponesi, dai quali è molto stimato e apprezzato.