IL CORTO TORRESE 23
MIRA ALL’OSCARINO
di Francesca Mari
Amore, tradimento e morte: i punti chiave del classico
delitto passionale, raccontati in soli quindici minuti attraverso i colori, i
suoni, le tradizioni e il folclore della nostra città. Si tratta di
"Tormento", il cortometraggio ideato dal torrese Peppe di Salvatore,
diretto da Carmine Garofalo e partecipante al concorso "Oscarino
2000" che si terrà a settembre a Lovere, in provincia di Bergamo.
Il minifilm, realizzato e ambientato interamente a Torre, è stato presentato,
in anteprima, ai torresi, martedì scorso presso il Circolo Nautico.
La trama è semplice anche se, non disdegna, sul finale, il classico colpo di
scena. La protagonista, interpretata da Daniela D’Amanzo, attrice di teatro, è
una moglie tormentata dall’atteggiamento del marito, parte affidata ad
Antonio Scardini, il quale la tradisce con una giovane cubista. Sentendosi
sempre più trascurata e respinta, la donna trasforma la sua gelosia in odio
e, segretamente, uccide la sua rivale con una cerbottana. Scoperta dal
marito e dalla cognata, ispettrice di polizia, diventa vittima di una messa
in scena che servirà ad incastrarla: il suo fallito tentativo di uccidere
entrambi, con armi, a sua insaputa, manomesse,
|
|
la porterà direttamente nelle braccia della polizia. Un mix di generi, quindi, dal thriller all’inchiesta,
per un prodotto che vuole essere soprattutto un "focus" sulla
città di Torre del Greco. Le scene esterne sono ambientate in alcuni dei
luoghi più emblematici dell’area corallina come Piazza S.Croce, i
Cantieri Navali, Via Vittorio Veneto e l’obiettivo è puntato su alcune
icone, ormai, storiche della nostra zona come il "venditore di
lupini", il quale, da anni è impiantato, col suo camioncino, nei
pressi della Villa comunale, e sui cosiddetti "aggarbatori",
artigiani che ridefiniscono i cammei, la cui figura sta scomparendo.
Molta attenzione, nel corto, soprattutto agli oggetti e, in particolare,
ad alcuni arnesi di origine sudamericana, come la cerbottana e una
maschera etnica che rappresentano il fulcro attorno a cui ruota la follia
della donna e che hanno ispirato l’autore per la sua creazione:
"Osservando questi oggetti tipici che ho in casa- dice Di Salvatore-
ho pensato ad una storia di passione, di ardore, che affonda le sue radici
nelle tradizioni e nel folclore, ed è nato "Tormento". Lo scopo
di questo corto è di far conoscere Torre attraverso un altro occhio,
quello della telecamera".
E la città è davvero rappresentata in tutti le sue espressioni: coi suoi
vicoli, con la piazzetta e con il porto, con la sua musica, grazie alla
colonna sonora realizzata dal musicista nostrano Marco Serpe. C’è anche
un riferimento alla stampa locale nella scena in cui il protagonista
maschile legge, interessato, le pagine del nostro settimanale. |