ARCI PESCA:               21
GLI AMICI DEL MARE

di Francesca Mari

Il recupero del patrimonio marittimo della nostra città, sebbene possa sembrare un’utopia, è la meta che intende raggiungere l’Associazione Arci Pesca F.I.S.A (Federazione Italiana Sport Acquatici).
La neonata associazione, infatti, si propone di risollevare lo stato delle aree balneari del territorio, sia dal punto di vista ambientale che culturale, seguendo due direzioni: da una parte, promovendo una serie di iniziative come la pulizia dei fondi marini e il recupero delle spiagge; dall’altra diffondendo la cultura degli sport acquatici come la pesca sportiva e professionale.
"L’idea è venuta- spiega Giulio Esposito, presidente dell’associazione- a un gruppo di dieci persone che abitualmente si ritrovano al porto a pescare. Guardandoci intorno e riflettendo sullo stato pietoso delle nostre zone costiere, abbiamo pensato di mobilitarci per un recupero dell’ambiente marino e delle attività ad esso connesse. Vogliamo fornire un supporto di carattere informativo, ambientale e educativo per avvicinare la gente al mare."
L’associazione, sorta soltanto da due settimane, consta già

di cento iscritti tra cui molte donne dedite alla pesca e alle attività marittime. I membri del direttivo, infatti, non sono tecnici specializzati in attività sportive o ambientali, ma sono persone comuni che hanno dimestichezza con il mare e che intendono diffondere le loro conoscenze, soprattutto tra i giovani, per sfruttare appieno questa meravigliosa risorsa che, nostro malgrado, rimane abbandonata al suo destino.
Purtroppo, però, i soci non hanno potuto dare inizio ai lavori poiché non riescono a trovare un edificio in cui insediarsi stabilmente.
"Stiamo cercando uno spazio tra gli immobili di proprietà pubblica - dice Esposito - ma è quasi impossibile trovare infrastrutture libere. Saremo costretti ad affittare una sala nei pressi del porto".
L’inizio delle attività, quindi, è rimandato di qualche giorno ancora, anche se i membri dell’associazione hanno le idee molto chiare sulla strada da intraprendere:
"La proposta più volte affrontata - conclude Esposito - è di prendere in gestione un arenile in cui inserire un gruppo di lavoro che provveda alla pulizia ed al ripristino; molto probabilmente ci occuperemo della zona Scala. L’impresa sarà sicuramente ardua, ma noi contiamo sull’affluenza di molti giovani che ci aiutino a rivendicare a Torre il prestigio di "città balneare" di cui ha sempre goduto".

L’iscrizione all’associazione è aperta a tutti. Chi è interessato può rivolgersi al numero 081 8824597.