GEMELLAGGIO… 20
BEATO
di Francesca Mari
La celebrazione del gemellaggio tra Torre e Melito, tenutasi
venerdì scorso durante la Santa Messa delle 19 nella Parrocchia di S. Croce, ha
regalato un momento di intensa suggestione religiosa, sociale ed emotiva a
tutti i partecipanti: autorità, membri ecclesiastici e fedeli delle due
province campane, tutti uniti all’insegna del Beato Vincenzo Romano. Grande
devozione al nostro patrono hanno dimostrato gli abitanti di Melito,
soprattutto i fedeli della Parrocchia dedicata al Beato, accorsi in numerosi.
Infatti, un’ora prima della celebrazione, è arrivato il pullman, con circa
ottanta fedeli accompagnati dal sacerdote Carlo Cicala, mentre le auto delle
autorità di Melito, col sindaco Antonio Amente, sono arrivate qualche minuto
prima dell’evento.
"L’immagine del Beato - ha detto Don Carlo Cicala, prete della
Parrocchia dedicata al nostro patrono - è molto importante per la città di
Melito, soprattutto per la sua figura di uomo e sacerdote sostenitore degli
umili e dei poveri. Con questo gemellaggio vogliamo entrare in comunione
ecclesiale con la città di Torre, patria del Beato, per sentirci più vicini a
lui e per sentirlo come il Padre di tutti."
Intanto la nostra Parrocchia era già piena di fedeli che si
preparavano ad assistere alla celebrazione, mentre delle |
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nostre autorità nemmeno l’ombra. Al settimo tocco della campana
ha avuto inizio la celebrazione: sono entrati in chiesa i rappresentanti
religiosi dei due comuni e le autorità di Melito, con lo stendardo del
comune. In questa passerella mancavano il nostro sindaco, Valerio
Ciavolino, e il commissario prefettizio, Giovanni Balsamo. Il parroco Don
Franco Rivieccio, vice-postulatore della causa di canonizzazione del Beato,
ha dato inizio alla funzione, e dopo circa mezz’ora l’attenzione dei
presenti è stata attratta dall’arrivo delle nostre autorità. Erano le
19,30, meglio tardi che mai!
Dopo la funzione religiosa si è avuta la cerimonia che ha suggellato il
gemellaggio tra i due comuni: il parroco e il sindaco di Melito hanno
consegnato ai nostri sacerdoti una rosa d’argento, che è stata riposta
nell’urna del Beato. Per il peso dell’urna è stato impossibile
trasportarla al centro dell’ara, come previsto, per rendere più
emozionante la cerimonia. Il nostro sindaco e il commissario prefettizio
hanno donato al comune di Melito una patena con cammei raffiguranti i due
stemmi comunali e l’immagine di Vincenzo Romano, realizzata dall’artista
torrese Franco Battiloro, mentre il nostro parroco ha donato alla
parrocchia della città napoletana uno stendardo in cui è rappresentato
il Beato in gloria. Infine, Don Franco Rivieccio ha consegnato al comune
torrese una copia delle microfilmature che hanno consentito di archiviare
gli scritti autografi del Beato.
Con grande entusiasmo di tutti si è conclusa la cerimonia con l’impegno
e la promessa, dai due comuni, di altri incontri e collaborazioni all’insegna
del Beato. |