DON GIOSUE’              13
CONTRO IL PIPPO NAZIONALE

di Francesca Mari

Sanremo è Sanremo, si sa! E come ogni anno, anche questa nuova edizione della kermesse canora, nonostante le critiche e i battibecchi, ha tenuto attaccati alla TV milioni di spettatori. Ma ad accrescere l’audience sanremese, almeno nelle serate di mercoledì e giovedì, non hanno contribuito certamente i fedeli della Parrocchia S. Croce, i quali, negli orari in cui andava in onda lo spettacolo, hanno preferito pregare per la pace, anziché discutere della gara disputatasi sul palco dell’Ariston e degli abiti della Gerini e dell’Autieri.
L’idea è stata del Parroco don Giosuè Lombardo, il quale, ritenendo opportuno associare al digiuno per la pace, sancito dal Papa per il mercoledì delle ceneri, anche una sorta di "digiuno televisivo", ha deciso di collocare alcune celebrazioni religiose proprio negli orari in cui hanno inizio le trasmissioni televisive.
"La televisione, spesso, appiattisce- dice don Giosuè – e non sempre consente alle persone di riflettere su delle problematiche importanti. Per questo, accogliendo l’invito del Papa a digiunare e a pregare per la pace, abbiamo invitato i nostri fedeli a venire in Chiesa a tarda ora per
vivere anche un digiuno dalla televisione, la quale, come 

ogni cosa materiale, distrae l’uomo dalla sua vera missione che è quella di perseguire la strada del Signore. Col monito "spegni Sanremo e accendi la preghiera", quindi, abbiamo inteso riaccendere nei fedeli il primato di Dio e l’autonomia dalle cose terrene".
Infatti, mercoledì scorso, la celebrazione del S.Rosario, attraverso il quale, secondo l’invito del Papa, tutti i santuari Mariani dovevano "elevare al cielo una preghiera per la pace in Medio Oriente", nella nostra parrocchia si è tenuta alle 20.30. La celebrazione del Rosario meditato è stata molto suggestiva, soprattutto grazie all’animazione dei giovani della Parrocchia i quali hanno letto alcuni brani di Martin Luter King, di Papa Giovanni XXIII e di Raul Follerau, un apostolo dei lebbrosi. La cerimonia si è protratta per circa un’ora e ha visto la partecipazione di moltissimi fedeli.
Anche il giorno dopo molti fedeli torresi hanno preferito alle prediche di Super Pippo, quelle di tutti i sacerdoti torresi che alle 17,30 si sono riuniti in Parrocchia per una "Veglia di preghiera per la pace". La veglia si è ispirata al Messaggio di pace del Papa ed è stata intervallata da canti e preghiere. Inoltre, durante la cerimonia, i giovani della parrocchia hanno letto alcuni brani tratti da testi di importanti religiosi come Elder Comar, un vescovo brasiliano, e di Papa Giovanni XXIII. La celebrazione religiosa, però, si è conclusa alle 21.00, e, forse, qualcuno ha fatto in tempo a correre a casa per sintonizzarsi sulla prima rete e godersi Sanremo. Ma a don Giosuè piacerà pensare che i fedeli abbiano seguito il suo messaggio e che si siano astenuti, almeno per qualche sera, dall’impugnare il telecomando.