Celebrare il Beato           8

di Francesca Mari

Il processo di canonizzazione del Beato Vincenzo Romano mantiene sulle spine molti torresi, eppure l’ultima grazia necessaria alla sua realizzazione sembra non arrivare mai.
A partire da venerdì avranno inizio una serie di manifestazioni e celebrazioni che si concluderanno il 29 novembre, in occasione della Festa Liturgica dedicata al Beato.
La Postulazione, organo che si occupa del processo di canonizzazione del Beato, tiene particolarmente all’esito di questa manifestazione:
"Quest’anno- afferma Don Francesco Rivieccio, vicepostulatore- la festa mira maggiormente ad una sensibilizzazione della popolazione nei confronti del Beato e alla diffusione di informazioni sul suo conto. Perché si realizzi la canonizzazione, è necessario che tutti i fedeli ci segnalino a tempo le grazie ricevute, ma spesso molte di queste sono tenute nascoste. Il nostro monito è che vengano segnalate tutte, anche le più lievi".
Attualmente la Postulazione è impegnata nell’analisi di due casi di miracoli, probabilmente guarigione da tumori, avvenuti nella nostra diocesi. I casi saranno sottoposti al controllo di una Commissione di medici di Napoli, e se saranno ritenuti non spiegabili scientificamente, attraverso vari processi giungeranno a Roma dove potranno essere giudicati dal Papa.
In attesa di risposte, gli addetti ai lavori non bloccano la loro opera divulgativa che ha come epicentro proprio il sito internet, www.vincenzoromano.org, dove è possibile richiedere materiale informativo e segnalare le grazie ricevute. Negli ultimi mesi è aumentato visibilmente il numero di visitatori e richiedenti, e pare che molte adesioni vengano proprio dall’estero.
"Ultimamente - dice Don Franco Rivieccio - sono aumentate le adesioni al nostro sito internet, molti più fedeli segnalano le loro grazie e ci giungono richieste di materiale anche da stranieri, come da un Vescovo Indiano e da un Vescovo Vietnamita. Proprio ora ho davanti a me la lettera di un giovane di S. Francisco che mi chiede informazioni sul Beato.

Ciò è gratificante perché vuol dire che la nostra opera di divulgazione sta raggiungendo buoni risultati."
Proprio per agevolare anche gli stranieri, o i torresi che vivono all’estero, la Postulazione sta pensando di redigere un depliant multilingue che riporti gli elementi più importanti del Beato Vincenzo Romano.
Intanto l’attenzione è rivolta alla festa che si protrarrà per una settimana, e che può essere di buon auspicio ai casi che attualmente sono in analisi ma che potrebbero rivelarsi come veri e propri miracoli operati dal Nostro Beato.
"La mia speranza- conclude Don franco- è che i fedeli partecipino attivamente a queste manifestazioni, e soprattutto che capiscano che non c’è nessuna paura ad ammettere che abbiamo chiesto l’aiuto di Dio, tramite il Beato, e che quest’aiuto l’abbiamo ricevuto".
In attesa di risposte, gli addetti ai lavori non bloccano la loro opera divulgativa che ha come epicentro proprio il sito internet, www.vincenzoromano.org , dove è possibile richiedere materiale informativo e segnalare le grazie ricevute. Negli ultimi mesi è aumentato visibilmente il numero di visitatori e richiedenti, e pare che molte adesioni vengano proprio dall’estero.
"Ultimamente- dice Don Franco Rivieccio- sono aumentate le adesioni al nostro sito internet, molti più fedeli segnalano le loro grazie e ci giungono richieste di materiale anche da stranieri, come da un Vescovo Indiano e da un Vescovo Vietnamita. Proprio ora ho davanti a me la lettera di un giovane di S. Francisco che mi chiede informazioni sul Beato. Ciò è gratificante perché vuol dire che la nostra opera di divulgazione sta raggiungendo buoni risultati."
Proprio per agevolare anche gli stranieri, o i torresi che vivono all’estero, la Postulazione sta pensando di redigere un depliant multilingue che riporti gli elementi più importanti del Beato Vincenzo Romano.
Intanto l’attenzione è rivolta alla festa che si protrarrà per una settimana, e che può essere di buon auspicio ai casi che attualmente sono in analisi ma che potrebbero rivelarsi come veri e propri miracoli operati dal Nostro Beato.
"La mia speranza - conclude Don franco - è che i fedeli partecipino attivamente a queste manifestazioni, e soprattutto che capiscano che non c’è nessuna paura ad ammettere che abbiamo chiesto l’aiuto di Dio, tramite il Beato, e che quest’aiuto l’abbiamo ricevuto".