Avveniva
così un’utile collaborazione ed un’economia nella spesa
giornaliera. In quel periodo di boom economico, i marittimi furono tra i
primi a potersi permettere l’acquisto delle nuove case che andavano
sorgendo, anche se senza ascensore ma con bagno in casa. Nei momenti dei
grandi avvenimenti familiari, come battesimi, cresime, prima comunione,
conoscenza dei suoceri, fidanzamento ufficiale dei figli o sposalizio,
si faceva coincidere l’evento con la presenza del marittimo a casa,
d’accordo col parroco della chiesa.

La Conte Biancamano
Nelle
lunghe notti d’inverno, seduti intorno al braciere (u rasiere), allora
non c’era la televisione, fra fattarielli e cuntarielli, tratti dal
grande libro immaginario che era la mente dei nonni, noi pensavamo ai
nostri cari lontani, e dai loro racconti sull’America, cercavamo di
immaginare come fossero i televisori, i frigoriferi, le grandi e lunghe
automobili, le cucine (da noi si usava ancora il focolare), le grandi
strade a quattro corsie, le scale mobili, il treno sottoterra e altro
ancora; poi, con i grandi occhi spalancati, andavamo a dormire sognando
l’AMERICA.

La Conte Biancamano (Vecchia foto)
All’arrivo
della nave nel porto di Napoli, a Piazza Municipio, “è arrivat u Papòr
i Papà” dicevamo noi ragazzi; c’era una grande festa, la tristezza
provata alla partenza era compensata dalla gioia dell’arrivo. Madri,
mogli, fidanzate, figli, nipoti andavano sotto bordo; venivano da tutte
le parti della Campania, e anche dalla Calabria, affittando le
automobili, le famose 1400 Fiat, e, per l’occasione le donne, si
facevano le acconciatura ai capelli.
Su
alcune navi, c’era anche la banda che suonava marcette e canzoncine.

La
Conte Biancamano, in coperta
Dalla
nave sbarcavano pacchi e contrapacchi che riempivano bagagliai e
portabagagli dei taxi napoletani di color verde e nero, erano le fiat
1100 E con ruota di scorta sul cofano posteriore. La nave per incanto si
alleggeriva, e passato il controllo della Dogana si tirava un forte
respiro di sollievo. Le molte bottiglie di wisky, Fundador, Bacardi,
Ballantines, Chivas, Johnnie Walker, che i torresi portavano non per
berle, ma per regalarle o per abbellire il “buffè” di casa, penso
che siano ancora lì a fare bella mostra. Si usava invece molto caffè,
la famosa marca Gold Medal, e il caffè crudo che si abbrustoliva in
casa.

La Conte Grande
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